Paessler è pronta a supportare le imprese nel processo di trasformazione e nelle fasi di transizione verso la digitalizzazione. Per intraprendere il percorso verso la piena convergenza OT e IT è fondamentale avere una visione unificata dell’intera infrastruttura: Felix Berndt, esperto di Paessler e Business Development Manager per IIoT e Data Center EMEA ci racconta le peculiarità dell’offerta.
– Quale segmento ritiene maggiormente strategico in termini di sviluppo del Vostro business? Perché?
Ci consideriamo esperti di monitoraggio e naturalmente vogliamo utilizzare la nostra esperienza. Abbiamo maturato più di 25 anni di esperienza nel mercato del monitoraggio e intendiamo metterlo a disposizione di un’ampia gamma di utenti. È diventano progressivamente evidente che avremmo dovuto offrire soluzioni per la rete OT.
Leggendo gli attuali rapporti degli analisti industriali, è possibile riscontrare una forte domande legata a questo tipo di reti.
Alcuni decenni o solo pochi anni fa, l’officina era costituita da “singole isole”, non collegate tra loro. Al giorno d’oggi, invece, i processi di automazione e l’interconnessione tra i dispositivi portano a una complessa rete OT.
La conclusione è che, oggi, risulta essenziale fornire un’infrastruttura operativa capace di gestire una catena di approvvigionamento in modo affidabile.
– Monitoraggio e sicurezza sono due facce della stessa medaglia, come declinate questo paradigma?
Ci sono infiniti approcci diversi. Ad esempio, esistono alcuni standard per la sicurezza delle reti OT, come IEC 62443. Ma la vera sfida è tenere d’occhio ogni singolo componente di rete, dispositivo o applicazione.
Infatti, è fondamentale controllare lo stato del firmware o mantenere aggiornato il firewall e i backup per la sicurezza di tutti i dispositivi.
Tuttavia, per una rete affidabile e funzionante è fondamentale poter disporre di sistemi di monitoraggio capaci di leggere ogni aspetto. Il tutto, combinato in una dashboard ben progettata, che offra visibilità 24/7 circa lo stato dell’infrastruttura IT e OT e dei suoi componenti di sicurezza.
– Quali sono le prerogative e gli aspetti peculiari della piattaforma PRTG? Per quali ambienti è adatto?
Tra i vantaggi di PRTG, la semplicità del software e la possibilità di una implementazione rapida nelle strutture esistenti, per favorire l’integrazione dei sistemi di monitoraggio della rete IT e OT.
In più, i pannelli di controllo personalizzabili consentono di visualizzare l’intero ambiente industriale oppure solo viste parziali, con informazioni personalizzate per diversi utenti, in modo che i team abilitati ottengano le informazioni di cui hanno bisogno.
Dai macchinari della fabbrica ai PLC, dai dispositivi IIoT fino a gateway industriali e IPC, è indispensabile conoscere lo stato e le condizioni operative di tutta l’infrastruttura. PRTG è adatto a molti ambienti, per monitorare l’infrastruttura IT e OT e i sistemi ibridi. Questi sistemi ibridi richiedono anche il monitoraggio di piattaforme cloud, oggi parte integrante dell’infrastruttura aziendale.
– La cloud transformation è iniziata, quali saranno le priorità delle imprese in questa fase? Quali vantaggi si prevedono per le aziende?
Prima di tutto, si tratta di ottimizzazione dei costi e ottimizzazione della disponibilità. Le piattaforme cloud offrono un vasto repertorio di possibilità, ma, d’altra parte, è necessario considerare le funzionalità disponibili e le latenze operative, che naturalmente possono avere effetti sugli ambienti di produzione.
Per non parlare della sicurezza dei dati: quando si tratta di sviluppare il know-how in ambito produttivo, esso dovrebbe rimanere il più possibile all’interno dell’azienda.
Esistono soluzioni migliori nel caso in cui il servizio su piattaforme condivise non sia disponibile, cioè attraverso sistemi dedicati presso la struttura aziendale.
Tuttavia, sta emergendo la tendenza secondo la quale l’aggiunta di servizi cloud costituisca una integrazione ottimale al portafoglio IT e OT, anche in termini di flessibilità.
– Gli MSP sono un elemento fondamentale per una gestione efficiente delle reti e degli ambienti IT, come li affiancate nelle diverse fasi operative?
Sarebbe sempre meglio avere una soluzione flessibile per gli MSP e PRTG può sicuramente fornirla. Naturalmente, tutto dipende dall’architettura e dalle esigenze dei diversi stakeholder.
Ad esempio, un MSP può utilizzare PRTG e posizionare una cosiddetta sonda remota, chiamiamola satellite o crawler, nella rete e quindi estrarre informazioni critiche per la propria area.
Analogamente, PRTG può essere installato presso la sede del cliente e le informazioni possono essere messe a disposizione del MSP tramite apposite autorizzazione, per ottemperare allo SLA. Il business case dovrebbe sempre essere in primo piano, PRTG si adatta a questo tipo di operatività.