NS Partners, come sarà il panorama internazionale?

Tra le incertezze anche i possibili cambiamenti di politica della nuova amministrazione statunitense.

panorama internazionale

Giacomo Calef, country-head di NS Partners si domanda come si presenteranno mercati e panorama internazionale stretti tra dinamismo e incertezza geopolitica.

Nel 2025, il panorama macroeconomico globale potrebbe diventare più dinamico, con i mercati chiamati a gestire una crescente complessità. Nei prossimi mesi, l’evoluzione del ciclo economico sarà probabilmente influenzata dall’interazione tra le dinamiche macroeconomiche e la politica monetaria, con l’incertezza aggiuntiva derivante dai possibili cambiamenti di politica della nuova amministrazione statunitense.

Panorama internazionale: l’anno nuovo all’insegna di dinamismo e incertezza

Nel 2024, l’espansione globale si è rivelata resiliente nonostante l’inflazione elevata che ha limitato lo spazio di manovra per i tagli dei tassi da parte delle banche centrali. Nel 2025, il PIL globale dovrebbe aumentare del 2,5% e l’inflazione core potrebbe rimanere persistente, mantenendosi vicino all’attuale 3%. L’Europa occidentale potrebbe rimanere un anello debole e si prevede che i tassi di politica nell’area euro scendano sotto il 2%. Al contrario, si prevede che la Fed e la maggior parte delle banche centrali dei mercati emergenti adottino azioni limitate.

La politica dei tassi

Questo potrebbe supportare una narrativa di tassi elevati per lungo tempo. Le incertezze legate al secondo mandato di Donald Trump e alla geopolitica rimangono importanti. Se la nuova amministrazione implementerà tariffe mirate e un moderato allentamento fiscale, questo potrebbe portare benefici all’economia statunitense. Ma i rischi di coda associati a politiche commerciali e di immigrazione più estreme non possono essere ignorati. Nel 2025, i mercati azionari globali potrebbero affrontare un ambiente caratterizzato da diversi contrasti. Il disaccoppiamento dei percorsi delle banche centrali, il progresso disomogeneo nella disinflazione e l’innovazione tecnologica continueranno probabilmente a guidare la divergenza dei cicli economici globali.

Il ruolo dell’incertezza geopolitica

L’aumento dell’incertezza geopolitica e l’evoluzione delle agende politiche dei governi potrebbero introdurre una complessità insolita nelle prospettive del mercato azionario. Alla luce di questi fattori, la performance azioni statunitensi potrebbe persistere anche nel 2025. Con quest’ultime preferite rispetto ai mercati azionari dell’’area euro e ai mercati emergenti. Gli Stati Uniti potrebbero continuare a essere il motore della crescita globale con il ciclo economico in espansione. Inoltre un mercato del lavoro sano, un ampliamento della spesa in conto capitale legata all’IA e la prospettiva di mercati dei capitali e attività di M&A robuste.

Panorama internazionale – I Magnifici 7

Tuttavia, è importante notare che gli indici azionari americani hanno mostrato una significativa polarizzazione dei rendimenti. Questi ultimi trainati principalmente da un ristretto gruppo di titoli tecnologici noti come i “Magnifici 7” (Apple, Microsoft, Amazon, Meta, Nvidia, Alphabet e Tesla). Queste società rappresentano una porzione considerevole dell’S&P 500, con un peso complessivo che ha superato il 27% nel 2024.

Le sfide dell’Europa

D’altra parte, l’Europa continua ad affrontare sfide strutturali. Mentre i mercati emergenti si trovano a dover affrontare tassi elevati per lungo tempo, un dollaro USA forte e ostacoli incrementali nelle politiche commerciali. Il rischio principale, soprattutto per i segmenti più rischiosi del mercato è quello in cui il progresso della disinflazione si arresta completamente e inizia a invertirsi. Costringendo così la Federal Reserve (Fed) ad aprire la porta a possibili aumenti più avanti nel 2025 o all’inizio del 2026.

Dinamismo e incertezza, come sarà il panorama internazionale?

A livello globale, lo scenario macroeconomico di base evidenzia una crescita resiliente accompagnata da un’inflazione persistente. In questo contesto caratterizzato da una crescente instabilità e dalle sfide inflazionistiche globali, la selezione dei titoli richiede un’analisi mirata e pragmatica. Per questo adottiamo un approccio blend, privo di bias geografico, focalizzandoci sui fondamentali aziendali. Inoltre su quelle società caratterizzate da tassi di crescita degli utili sostenibili, solidi flussi di cassa e dalla capacità di remunerare gli investitori anche in contesti di maggiore incertezza.