Da alcuni anni, i dati sono diventati il cuore pulsante dell’economia globale. Mentre una volta erano il petrolio, l’oro o altre risorse tangibili a trainare la crescita delle economie, oggi il vero patrimonio delle aziende sono i dati. Questa transizione ha comportato sfide complesse, ma anche opportunità senza precedenti. La gestione dei dati, l’analisi avanzata e le strategie di backup e protezione sono divenute non solo un obbligo, ma una necessità per la crescita delle imprese, alcune volte addirittura per la loro la sopravvivenza.
L’importanza strategica dei dati
Oggi l’economia digitale si fonda su un principio molto semplice: chi possiede dati di qualità e li sa gestire in modo adeguato è in grado di prendere decisioni più rapide e consapevoli, ottenendo un competitivo vantaggio strategico.
A seguito di ciò, il mercato dei big data sta vivendo una crescita senza precedenti. Markets&Markets stima una crescita del giro d’affari da 220,2 miliardi di dollari nel 2023 a 401,2 miliardi di dollari entro il 2028. Un aumento che dovrebbe avvenire con un CAGR del 12,7%.
Il cambiamento del mercato è determinato dal fatto che le organizzazioni riconoscono sempre più il potere di trasformazione che possono avere i big data. Le aziende stanno sfruttando le preziose conoscenze ottenute da grandi set di dati, conoscenze che consentono di prendere decisioni strategiche, anticipare le richieste dei clienti, ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza operativa.
L’aumento esponenziale della creazione di dati, alimentato dalla rivoluzione digitale, è un altro fattore chiave che spinge il mercato dei big data. Man mano che le industrie abbracciano la trasformazione digitale, la domanda di analisi avanzate, di elaborazione in tempo reale e di infrastrutture scalabili continua ad aumentare, contribuendo in modo significativo alla fioritura del mercato dei big data. Tuttavia, per poter estrarre valore dai dati è necessario saperli gestire in modo adeguato.
I tre pilastri della gestione dei dati
Un’efficace gestione dei dati si basa su tre colonne portanti: la raccolta, l’analisi e il backup. Ognuno di questi elementi rappresenta un tassello indispensabile per costruire una strategia vincente.
Raccolta e archiviazione
Le aziende raccolgono dati da una varietà di fonti “tradizionali”, come sistemi CRM e ERP, ma anche nuove e diversificate, riuscendo così a sbloccare intuizioni preziose che consentono analisi più solide e processi decisionali informati. Che si tratti di incorporare i dati dei social media, le informazioni generate dall’IoT o i dati non strutturati, la sinergia tra le applicazioni di big data e le fonti non sfruttate in precedenza apre strade all’innovazione. Questa integrazione non solo migliora la profondità e l’ampiezza dell’analisi dei dati, ma favorisce anche una comprensione più completa delle dinamiche aziendali. Avvalersi di questa opportunità consente alle aziende di rimanere competitive, di promuovere l’innovazione e di trarre maggior valore dalla ricchezza di ulteriori fonti di dati nel dinamico panorama digitale odierno.
La sfida è garantire che questi dati siano archiviati in modo scalabile, economico e accessibile. L’obiettivo è andare oltre i silos che nascono a fronte della mancanza di integrazione e interoperabilità e che rendono difficoltoso per le aziende avere una visione unificata delle loro informazioni. Tecnologie come i data lake e i database distribuiti hanno rivoluzionato questo settore, consentendo alle organizzazioni di conservare enormi quantità di dati in formati strutturati e non strutturati.
Fatto questo agevolato anche dall’evoluzione che hanno avuto i sistemi di storage, che consentono di realizzare soluzioni con sempre più spazio di archiviazione ma usando meno array. Questo si traduce in una maggiore efficienza e in un minor consumo e, quindi, anche in un più limitato impatto sull’ambiente.
Un altro aspetto che riguarda l’evoluzione dello storage è l’adozione del cloud computing. Sempre più aziende migrano i loro dati verso piattaforme cloud ibride o pubbliche, attratte dalla flessibilità e scalabilità offerte da provider come AWS, Microsoft Azure e Google Cloud.
Analisi avanzata
Senza una corretta analisi, i dati grezzi hanno un valore limitato. Gli strumenti di analisi avanzata (alimentati dall’intelligenza artificiale e dal machine learning) consentono di estrarre informazioni preziose, trasformando numeri e stringhe in insight operativi. Soluzioni come i modelli predittivi o gli algoritmi di deep learning stanno permettendo alle aziende di anticipare tendenze di mercato, personalizzare l’esperienza utente e ottimizzare le risorse aziendali.
Grazie al suo impatto trasformativo sul processo decisionale, il software per l’analisi dei big data acquisisce una sempre maggiore quota di mercato. Con la crescita esponenziale dei dati, le aziende si affidano sempre più a strumenti analitici avanzati per estrarre informazioni utili e guidare le iniziative strategiche. La versatilità del software di analisi dei big data consente alle organizzazioni di sfruttare la potenza degli algoritmi di apprendimento automatico, della modellazione predittiva e dell’analisi in tempo reale, offrendo una soluzione completa per estrarre informazioni significative da insiemi di dati vasti e complessi. Questa capacità non solo migliora l’efficienza operativa, ma consente anche alle aziende di effettuare scelte informate sulla base di intuizioni data based.
Backup e protezione
In un contesto sempre più esposto a minacce cyber, diventa cruciale garantire l’integrità e la disponibilità dei dati. Va da sé che il backup rappresenta oggi una misura di sicurezza imprescindibile. Tecnologie come il backup su cloud, la replica geografica e le soluzioni di disaster recovery sono progettate per garantire che i dati critici siano sempre recuperabili, anche in caso di attacchi ransomware o disastri naturali. L’obiettivo oggi è assicurare la continuità operativa anche se si è vittima di un attacco.
Non va però dimenticato l’aspetto cyber security in sé. Il backup è fondamentale, ma altrettanto importante è adottare le soluzioni più efficaci per limitare la possibilità di essere vittima di attacchi informatici. E in questo senso normative come GDPR, NIS 2 o DORA stanno sensibilizzando le aziende sul tema della sicurezza e della protezione della privacy, imponendo di seguire precise pratiche onde evitare rilevanti sanzioni per l’azienda ma anche personali, con la possibile interdizione dalle funzioni di chi è responsabile della sicurezza.
Le soluzioni dei vendor
I principali vendor di tecnologie collegate alla gestione dei dati offrono soluzioni innovative per rispondere alle esigenze aziendali. Secondo quanto riportato nei magic quadrant di Gartner, possiamo individuare quattro ambiti:
- Backup e disaster recovery: aziende come Cohesity, Commvault, Veeam e Veritas guidano il mercato con soluzioni che combinano velocità di recupero, automazione e supporto multi-cloud.
- Analisi avanzata: piattaforme come Tableau (di Salesforce), Power BI (di Microsoft) e Qlik e le soluzioni di Google e Oracle consentono alle organizzazioni di creare dashboard interattive e report dettagliati, facilitando la comprensione dei dati.
- Gestione e archiviazione: vendor come Dell EMC, HPE, NetApp e Pure Storage offrono soluzioni di storage ottimizzate per carichi di lavoro ad alta intensità di dati.
- Sicurezza: CrowdStrike, SentinelOne, Palo Alto Networks, Sophos e Trend Micro sono tra le aziende che meglio riescono a sfruttare l’intelligenza artificiale per rendere più efficaci le soluzioni per la sicurezza informatica.
Una tendenza sempre più diffusa presso gli utenti finali è l’adozione di piattaforme integrate che combinano strumenti per la gestione, l’analisi, il backup e la protezione, anche realizzati da vendor differenti. L’obiettivo è poter utilizzare sistemi unificati che riducono la complessità operativa e migliorano l’efficienza complessiva.
Il ruolo del canale: consulenza e personalizzazione
Una così ampia e variegata offerta crea molteplici opportunità per il canale. Infatti, i distributori e i system integrator, svolgono un ruolo strategico nel portare le soluzioni dei vendor alle aziende. A fronte del valore che hanno assunto i dati oggi, i partner non si limitano a rivendere prodotti, ma offrono consulenza personalizzata, aiutando le imprese a scegliere le tecnologie più adatte alle loro esigenze specifiche.
Sempre più focalizzate sulle attività core, sono in continua crescita le imprese, in particolare le PMI, che si affidano al canale per implementare soluzioni di archiviazione, backup e disaster recovery, senza dover dedicare del personale interno. Va sottolineato che questo vale anche per attività inerenti all’acquisizione di “nuove” tipologie di dati, come possono essere quelli ricavati dai macchinari del manufacturing (l’industrial Iot) o dalla videosorveglianza degli edifici ma anche dei negozi del retail.
Per riuscire a garantire la continuità operativa, i partner possono analizzare le esigenze del cliente, valutando i rischi specifici del settore di competenza, e proporre soluzioni scalabili così da consentire più agili modifiche a fronte di necessità future. Si può in questo modo instaurare un rapporto duraturo nel tempo, che vede il partner farsi carico della gestione delle piattaforme e delle infrastrutture in uso e della sicurezza IT, lasciando l’azienda libera di occuparsi unicamente delle attività legate al business. In tal senso, un valido supporto può venire dal cloud, in particolare dalle piattaforme basate su cloud ibrido.
Questo implica però che il partner si trasformi da fornitore di soluzioni a fornitore di servizi. In pratica, diventi un Managed Service Provider (MSP). Ciò comporta un’importante evoluzione dal punto di vista organizzativo, sia in termini operativi sia gestionali, perché diventare un MSP significa anche non avere più un fatturato legato alla singola vendita ma a un abbonamento mensile. Si crea affiliazione, ma si suddivide nell’anno un introito che prima era percepito in un’unica soluzione.
Tecnologia a parte, un’ulteriore opportunità è rappresentata da fatto che il canale può giocare un ruolo fondamentale nella formazione del personale, assicurando che i team aziendali sappiano utilizzare al meglio le tecnologie implementate.
Un’economia sempre più data driven
In un mondo sempre più digitale, i dati rappresentano la base su cui si fonda l’economia. L’efficace gestione dei dati, l’analisi avanzata e le strategie di backup e protezione non sono più solo attività riservate ai tecnici, ma leve strategiche per il successo aziendale. Mentre i vendor continuano a innovare e il canale gioca un ruolo strategico nel personalizzare e implementare le soluzioni: il futuro del mercato si gioca sulla capacità delle aziende di trasformare i dati in valore.
Per le imprese che sapranno sfruttare queste opportunità, i dati non saranno solo un costo, ma un motore di crescita. Le altre realtà, invece, rischiano di restare indietro in un’economia sempre più competitiva e data driven.