Gli Smart Meeting Device di PFU per le riunioni ibride

Smart Meeting Device: due nuovi prodotti, un hub 3-in-1 e un proiettore a tiro ultra corto, pensati per migliorare l’esperienza delle riunioni ibride aziendali.

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PFU (EMEA) Limited è una società di Ricoh specializzata in scanner documentali, Smart Meeting Device e tastiere. Fino a settembre 2022 PFU è stata parte di Fujitsu, per poi essere venduta a Ricoh. Nel luglio 2023 PFU ha annunciato l’arrivo di una nuova categoria di prodotti, gli Smart Meeting Device, dispositivi pensati per le aziende e per le riunioni ibride. Nei mesi successivi sono stati presentati i primi prodotti di questo tipo: i monitor touch portatili OLED 150 e 150BW, i proiettori laser e l’Hub Meeting 360, un device 3-in-1 che riunisce videocamera, altoparlante e microfono.

Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di PFU Italia, ha illustrato le caratteristiche dei prodotti Smart Meeting Device di più recente introduzione, l’Hub Meeting 360 e il proiettore a tiro ultra corto PJ UHL3660 UST.

Hub Meeting 360

Hub Meeting 360 (1.080,00 euro, 3 anni di garanzia) è un prodotto per l’ufficio, pensato per chi partecipa alle riunioni ibride aziendali (organizzatori, oratori, ascoltatori), tenute in società di qualsiasi dimensione, dalle PMI a quelle di livello enterprise. Grazie alla sua compattezza (altezza 27,3 centimetri, larghezza 11 cm), portabilità (1,13 chilogrammi) e semplicità d’uso (non è richiesta alcuna regolazione), questo dispositivo è utilizzabile in qualsiasi ambiente, dalle classiche sale riunioni ai negozi, dalle fabbriche agli ambienti domestici.

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Il prodotto è un cilindro verticale dotato di due telecamere con un angolo visivo di 180° (lenti fisheye), disposte in modo da riprendere l’intero ambiente a 360°. I sensori hanno risoluzione di 4.000 x 3.000 pixel e l’elettronica interna elabora le immagini in modo da produrre in output un flusso video Full HD (1.920 x 1.080 punti). La connessione con il computer è fatta tramite una porta Usb C, che consente il transito dei dati e dell’alimentazione elettrica.

Avevamo potuto osservare da vicino il prodotto durante la ICC9 (9th Information Capture Conference) a Dubai, il 13 e il 14 maggio 2024.

Nel corpo dell’unità sono presenti anche un set di microfoni omnidirezionali e tre speaker da 8 watt ciascuno, per emettere i suoni a 360°. La sezione di amplificazione audio lavora su due livelli a seconda dell’alimentazione: se questa arriva solo tramite il cavo Usb per i dati, la pressione sonora massima prodotta è di 81 dB (a un metro di distanza), se invece è collegato anche l’alimentatore esterno Usb in dotazione, il volume sonoro sale a 91 dB.

La seconda porta Usb serve anche per collegare un altro Hub Meeting 360, utile nel caso di sale riunioni molto grandi. Il riconoscimento e la sincronizzazione tra i due Hub sono totalmente automatici e trasparenti all’utente (queste funzioni saranno disponibili da gennaio 2025 e saranno caricate in automatico tramite un aggiornamento firmware).

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Per l’impiego, il dispositivo va semplicemente appoggiato al centro del tavolo della sala dove si tengono le riunioni ibride, in modo che possa inquadrare tutti i presenti (il device integra nella base anche un attacco a vite, per essere eventualmente montato su un treppiede). Una volta collegato al computer, quest’ultimo vede Hub Meeting 360 come una comune webcam.

L’elettronica interna riconosce i volti e fa uno zoom dinamico sull’oratore di turno e sulle ultime tre persone che hanno parlato. Il sistema distingue le persone fino a 3,6 metri di distanza, le voci fino a 6 metri. Le immagini sono ottenute da un ritaglio dell’inquadratura completa a 360° e sono presentate tutte insieme in un mosaico, dove si trova anche la panoramica complessiva della sala. L’elaborazione audio cancella l’eco e i rumori di sottofondo, inoltre regola in automatico il livello sonoro delle voci delle persone che parlano.

Hub Meeting 360 ha un numero ridottissimo di pulsanti ed è plug and play, dato che non richiede né driver né software da installare. Funziona in maniera nativa con Teams, Webex, Zoom (è certificato), Google Meet.

PJ UHL3660 UST

Ricoh ha a catalogo nove proiettori per ufficio e commerciali, tutti con lampada laser (laser e ruota a fosfori, per la precisione) e divisi in quattro famiglie: compatti, a tiro corto, ad alta luminosità, per installazioni fisse in grandi sale.

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Con il nuovo proiettore PJ UHL3660 UST a tiro ultra corto (6.500,00 euro, garanzia di 3 anni), Ricoh punta al settore più remunerativo dei proiettori per ufficio, quelli ad alta luminosità, ovvero sopra i 4.000 lumen, che hanno un tasso di crescita annuo del 35%, contro una contrazione del 18% dei dispositivi meno luminosi (Futuresource Consulting, marzo 2024).

Il PJ UHL3660 UST è pensato per sale conferenze, musei e ambienti pubblici dove non è possibile eliminare l’illuminazione generale e dove le persone devono potersi avvicinare allo schermo senza timore di proiettare ombre. Le immagini che l’unità produce sono sempre ben visibili grazie alla sua elevata luminosità, pari a 6.500 lumen. Il proiettore è un parallelepipedo in plastica bianca, grande 53 x 47 x 13,9 centimetri e dotato di un motore ottico costituito dal modulo OptiBright (due laser e due ruote a fosfori), da un DLP da 0,65 pollici di Texas Instruments con risoluzione nativa Full HD (1.920 x 1.080 punti) che, grazie alla generazione di quattro pixel per ogni microspecchio del DLP, sale a Ultra HD (3.840 x 2.160 punti).

La vita utile della lampada laser è di 40.000 ore in modalità Long Life (3.700 lumen, è acceso un solo laser alla volta), 26.000 ore a luminosità costante oppure 20.000 ore a potenza costante. A seconda della distanza dallo schermo (o dalla parete) su cui è proiettata la scena, la diagonale dell’immagine generata va da un minimo di 85 pollici (con un centimetro di distanza tra lo schermo e il retro dell’unità) a un massimo di 160” (a 86 centimetri). La sezione audio integrata è composta da una coppia di speaker da 3 watt ad ampia banda e da uno da 5 W per le note basse.

L’elettronica di controllo offre un set completo di funzioni per correggere il quadro nel caso il proiettore non sia perpendicolare allo schermo: correzione digitale del trapezio a 4 o a 6 punti oppure una griglia di aggiustamento composta da 61 x 31 nodi.

L’unità può essere installata con un’inclinazione qualsiasi, è fatta per rimanere accesa 24/7, può lavorare con una temperatura esterna fino a 45°C ed è protetta dalla polvere (IP6X).

Il proiettore può essere comandato da remoto grazie alle connessioni via cavo HDBaseT oppure wireless Miracast (in questo caso anche con i flussi video). Con il software Operation Management è possibile programmare l’accensione e lo spegnimento, regolare il fuoco motorizzato, aggiustare la geometria e la luminosità (edge blending), per uniformare le immagini generate da un massimo di 100 unità.

Il canale

Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di PFU Italia
Ricoh e PFU hanno sempre venduto i loro prodotti non in maniera diretta ma con il canale, quindi tramite distributori e partner. Questi nuovi prodotti della serie Smart Meeting Device non fanno eccezione e sono un’occasione per le figure del canale di allargare il proprio campo d’azione, dagli scanner documentali ai dispositivi per le riunioni ibride. È anche l’opportunità per l’ingresso di nuovi partner, che non hanno mai trattato gli scanner ma che hanno competenze nei device per le riunioni ibride aziendali.

I distributori attuali sono Esprinet, Ingram Micro, Techdata, Cometa, Computer Gross. Se in passato solo Cometa e Computer Gross potevano trattare gli Smart Meeting Device (a eccezione dei proiettori), da dicembre di quest’anno anche tutti gli altri sono abilitati a questo tipo di articoli.

Per quanto riguarda i proiettori, il discorso è diverso: ancora oggi PFU/Ricoh Italia sta cercando un distributore specializzato verticale per questa particolare categoria di prodotti, categoria che richiede competenze molto specifiche per la vendita.