Kyndryl IT Readiness Report indaga i rischi, le priorità di investimenti e come i leader bilanciano tecnologia e preparazione: solo il 39% si considera “future-ready”.
L’analisi mostra inoltre come, nonostante la modernizzazione dell’IT stia aiutando le aziende a ottenere un vantaggio competitivo, solo il 42% del campione vede attualmente un ritorno positivo sugli investimenti nell’IA.
Nella nostra digital economy, i leader aziendali dicono di affidarsi all’IT per mitigare i rischi, creare nuovi talenti e adottare nuovi strumenti disponibili. Tuttavia, sebbene il 94% dei dirigenti consideri la modernizzazione tecnologica una priorità, i dati di Kyndryl mostrano che il 44% delle infrastrutture IT mission-critical è prossimo al fine vita o già obsoleto, aumentando la vulnerabilità dell’intera struttura. I leader aziendali segnalano inoltre la necessità di supporto sia nel processo decisionale, sia nello sviluppo dei loro talenti in-house.
Investimenti e tecnologia
- Il ROI dell’IA è difficile da valutare: Sebbene il 76% delle aziende stia investendo nell’IA e nel machine learning, solo il 42% vede un ritorno positivo sugli investimenti. A rallentare l’adozione dell’IA sono soprattutto le perplessità sulla privacy dei dati (31%), l’incertezza del rendimento (30%) e le sfide normative (26%).
- Dobbiamo abbandonare la tecnologia obsoleta: Quasi tutte le aziende moderne devono affrontare la sfida di mantenere i loro sistemi aggiornati, e Kyndryl Bridge mostra che ben il 44% dell’infrastruttura IT mission-critical si sta avvicinando o è a fine vita. Questa preoccupazione è comune al 64% dei CEO intervistati.
- L’innovazione va più veloce della formazione: Oltre il 40% dei leader riscontra lacune nelle competenze tecnologiche che ostacolano i progressi della modernizzazione.
- La sicurezza è ancora una delle preoccupazioni principali: Il 65% degli intervistati dice di essere preoccupato per gli attacchi informatici, mentre solo il 30% si sente pronto a gestirne i rischi.
- C’è un più forte dialogo tra leader: Le aziende più avanzate nella trasformazione digitale riferiscono una maggiore collaborazione tra i leader aziendali e tecnologici e un maggiore ROI sui progetti tecnologici.
Rischi e benefici
La cybersecurity è in cima alla lista delle preoccupazioni aziendali: il 65% dei decision maker è preoccupato per gli attacchi informatici, e solo il 30% si sente pronto a gestirli. Allo stesso modo, il 59% esprime preoccupazione per le perturbazioni climatiche e ambientali, ma solo il 25% ritiene che i propri sistemi siano in grado di rispondere efficacemente.
- Anche l’accelerazione del panorama normativo è al centro dell’attenzione dei dirigenti, con l’entrata in vigore di importanti misure di regolamentazione. Nonostante il 48% dei responsabili teme che il ritmo delle normative sia troppo veloce, il 66% ne vede complessivamente un effetto positivo.
- Nonostante le sfide, le aziende che si modernizzano stanno ottenendo evidenti benefici. Guardando all’anno passato, gli intervistati hanno notato una maggiore efficienza (85%), innovazione (71%) e una migliore esperienza dei dipendenti o dei clienti (60%). Tuttavia, c’è ancora spazio per migliorare ulteriormente, soprattutto per quanto concerne la sicurezza dei dati e la conformità alle normative (34%), ma anche per quanto riguarda la sostenibilità, la diminuzione del consumo energetico o delle emissioni (27%).
- Anche le aziende che hanno adottato strumenti IT più avanzati, come programmi di automazione per monitorare e risolvere i problemi nell’intera struttura IT, possono comunque essere ulteriormente migliorati. Secondo gli insight di Kyndryl Bridge, circa l’8% dei problemi IT viene risolta dall’automazione senza intervento umano, ma secondo le stime di Kyndryl fino al 30% dei problemi IT potrebbe essere risolta con una corretta automazione, facendo potenzialmente risparmiare alle aziende miliardi di dollari all’anno in costi di manutenzione, evitando anche inutili tempi di inattività.
Creare una roadmap
I dati raccolti indicano che le organizzazioni devono prendere delle decisioni difficili nel loro processo di innovazione e, analizzando i punti ciechi e i compromessi, il report offre una roadmap per prepararsi in un panorama aziendale in rapida evoluzione.
- Essere ‘people-ready’ è importante quanto essere ‘tech-ready’. L’IT deve interessare tutti. Le organizzazioni più avanti nel loro percorso tecnologico segnalano una maggiore collaborazione tra i leader aziendali e tecnologici. Con l’IT che gioca un ruolo sempre più importante nel plasmare i processi lavorativi, i CIO e i CTO che collaborano direttamente con il board aziendale hanno un maggior successo nell’allineare tutta la struttura, a qualsiasi livello, con l’innovazione tecnologica. I leader che investono nell’istruzione hanno maggiori probabilità di sentirsi pronti per i rischi futuri. Investire nella preparazione dei propri dipendenti, in particolare nell’AI e nella cybersecurity, è fondamentale.
- Valutare le novità e ciò che funziona: I leader devono capire come i nuovi strumenti si integreranno non solo con la tecnologia, ma anche con la cultura, i processi e gli obiettivi dell’azienda. Bilanciare le esigenze immediate con gli investimenti a lungo termine aiuterà i leader a navigare tra le complesse sfide della modernizzazione. E le nuove capacità, come l’AI, si basano su una solida base di dati; investendo prima nella base si può ottenere un ROI più elevato a lungo termine.
- Cambiare la conversazione sul debito tecnologico: I dati dimostrano che in un mercato in evoluzione, le aziende non sono le sole a confrontarsi con un’infrastruttura sempre più vecchia. Ridurre il debito tecnologico, magari adottando nuove funzionalità come l’automazione, aiuta ad eliminare le inefficienze operative, ad aumentare l’efficienza e a sbloccare il potenziale per una crescita più rapida, semplicemente investendo nell’agilità e nell’innovazione.