Secondo Kyndryl la digitalizzazione è la chiave per la ripresa del settore immobiliare e del real estate che nel primo trimestre del 2024 ha già fatturato 1,9 miliardi di euro. Il mercato immobiliare e del real estate negli ultimi anni ha continuato ad oscillare tra arresti e picchi di crescita, un recupero che è stato possibile grazie a normative di sostegno, investimenti e nuove tecnologie digitali. A seguito della pandemia molto è stato fatto per semplificare e velocizzare le pratiche di compravendita nel settore. Tra le diverse soluzioni informatiche grande rilevanza ha avuto l’introduzione della firma elettronica nei contratti preliminari, negli atti di vendita e in quelli notarili.
La digitalizzazione chiave per la ripresa
Nel panorama real estate ci sono diversi temi chiave che i gruppi immobiliari devono considerare per lo sviluppo del business e per poter stabilizzare un mercato così altalenante. Uno dei fattori su cui puntare è senza dubbio la digital transformation, poiché permette di semplificare processi e di adottare standard validi a livello normativo semplici, chiari e funzionali. Da un’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio di Intesa, il settore in Italia ha chiuso il 2022 con un bilancio di 12 miliardi di euro, per poi calare drasticamente nel 2023. Il mercato è ora in crescita con un volume di investimenti immobiliari che nel primo trimestre del 2024 risulta di circa 1,9 miliardi di euro.
Il ruolo delle piccole e medie imprese
Adriano Martucci, Strategy & Business Development Consultant di Intesa
La crescita del settore real estate e di quello immobiliare non può più prescindere dall’adozione di sistemi digitali che semplificano e rendono sicuri processi essenziali. Ad esempio come la compravendita e la registrazione di atti. Le piccole e medie imprese sono ancora indietro nell’adozione degli strumenti digitali, per motivi di competenze, di integrazione software e di normative. Quello che dobbiamo fare è supportarle sia a livello di innovazione sia a livello di compliance con le norme. Il rilancio del Sistema Paese non può avvenire senza l’interconnessione e l’interoperabilità.
Il contributo di Intesa: il digital transaction management e l’importanza della firma digitale nel real estate
Intesa accompagna le aziende nella trasformazione digitale dei processi già nella fase di document upload. Con un servizio che consente agli utenti di caricare e condividere in modo sicuro file elettronici online attraverso una piattaforma semplificata. Inoltre con il digital transaction management (composizione, firma del documento e conservazione a norma). Grazie a quest’ultimo è possibile digitalizzare un processo E2E (end-to-end) per unificare le informazioni in un unico sistema gestionale. Il tutto con un design estremamente intuitivo, che riduce i tempi e l’effort per l’onboarding digitale da parte del cliente.
La digitalizzazione chiave per la ripresa e la firma digitale
La firma digitale, in particolare, è stata per il settore immobiliare un punto di svolta che ha permesso di velocizzare e semplificare la validazione dei contratti preliminari di compravendita sia per i professionisti sia per i cittadini. Nello specifico, il privato può accedere al portale dedicato messo a disposizione dall’agente immobiliare e, anche tramite le proprie credenziali SPID e CIE. Poi firmare i documenti da remoto con un processo automatizzato e snellito. L’agente, invece, dotandosi di un servizio di firma elettronica e onboarding di un Qualified Trust Service Provider come Intesa, può far apporre le firme e considerarle valide senza alcuna ulteriore verifica normativa.
Sostenere la crescita
Adriano Martucci
Intesa analizza il mercato e risponde alle esigenze delle aziende semplificando i diversi passaggi richiesti dalle norme. Siamo un ente certificato e da sempre il nostro obiettivo è creare un ecosistema di servizi digitali d’avanguardia che sia in grado di sostenere la crescita del settore con efficienza e rapidità.