Nutanix, società americana fondata nel 2009, ha incontrato la stampa per fare il punto sulla situazione del mercato in Italia, sulle sue strategie e sullo sviluppo in collaborazione con Cisco di una piattaforma multicloud ibrida, pronta per l’intelligenza artificiale. Hanno partecipato le persone di Nutanix Benjamin Jolivet, Italy Country Manager, Thomas Giudici, Sales Manager Italy North, Marco Del Plato, Systems Engineer Manager Italy. Da remoto è intervenuto Fabrizio Gergely, Architecture Sales Leader Italy di Cisco.
Nutanix, il punto della situazione (Benjamin Jolivet)
Per Nutanix il trimestre chiuso di recente è stato molto positivo, caratterizzato da prestazioni eccellenti. Secondo tutti gli indicatori economici, anche il trimestre seguente sarà altrettanto positivo. L’azienda dimostra di avere un buon ritmo di crescita, sia come attività sia come redditività. Il cash flow generato viene in buona parte investito in ricerca e sviluppo, per creare prodotti sempre più performanti e capaci di soddisfare le richieste delle aziende.
La clientela di Nutanix è costituita prevalentemente da imprese che puntano a un’infrastruttura multicloud e ibrida, per facilitare la fruizione del dato su un perimetro sempre più esteso e flessibile. Questo risultato è ottenibile grazie all’integrazione di più tecnologie, che operano in contesti diversi, dall’edge al multicloud, e che possono adottare tutte le innovazioni più recenti, come l’intelligenza artificiale.
Il canale Italia e il supporto dei partner (Thomas Giudici)
Per quanto riguarda il canale Italia, negli ultimi tre mesi sono emerse due tematiche principali tra i clienti di Nutanix. Alcune aziende puntano a una sostituzione completa della propria infrastruttura, un’operazione che non è né semplice né immediata perché richiede tempo, almeno un anno. Altri brand cercano invece un’alternativa che sia semplice da implementare e che non stravolga il sistema già in essere, e qui Nutanix può dare il suo contributo. La soluzione di Nutanix aiuta le aziende con un sistema forte e stabile, completo, centralizzato e semplice da gestire.
L’azienda sta investendo nel mercato italiano, la sua forza commerciale è cresciuta di più del 30%, perché c’è una forte domanda da parte dei clienti. Questa crescita è fatta anche tramite Microsoft e Cisco, che danno un contributo significativo. Poche settimane fa è stato aperto il nuovo ufficio a Milano, che permetterà di organizzare sessioni in presenza e migliorare il passaggio di conoscenze e di lavoro.
Per l’attività di Nutanix il contributo dei partner è fondamentale. L’azienda sta investendo molto per supportarli con workshop e organizzando incontri con clienti che vogliono avere un’infrastruttura multicloud e ibrida. La società offre la sua soluzione tramite system integrator e vendor, collaborando con loro per trovare sinergie.
Definire un percorso per l’AI (Marco Del Plato)
Le soluzioni che il marchio propone sono articolate, perché in una infrastruttura aziendale, soprattutto se l’impresa è grande, con filiali sparse nel mondo, alcune parti è giusto risiedano nel cloud, altre on-prem per motivi tecnologici, politici, di regolamentazione. Questo nell’ottica del rispetto del modo di lavorare del cliente finale: la trasformazione non deve per forza essere totale, Nutanix lavora per trovare il miglior compromesso tra efficienza e semplicità, lasciando al cliente la libertà di scelta, la possibilità di usare un sistema elastico, in modo che possa definire il miglior percorso di trasformazione.
In moti casi, però, i clienti non solo non hanno un’idea del percorso da fare, ma non sanno nemmeno da dove partire. Come primo step, Nutanix mette in chiaro l’importanza dei dati e della loro sicurezza. Sono proprietà intellettuali, contenuti sensibili che devono essere gestiti nella maniera più sicura.
Questa problematica diventa fondamentale quando entra in campo l’intelligenza artificiale, che va addestrata con i dati aziendali. Questo addestramento, naturalmente, non può prescindere dalla riservatezza delle informazioni. È perciò un aspetto molto delicato e importante, che può essere causa di attriti tra chi si occupa di IT e chi segue lo sviluppo dell’AI.
L’intelligenza artificiale dà il suo contributo in tantissimi campi. I dati per ottenere i risultati devono essere gestiti in tutte le loro componenti, come quella edge, dove l’informazione è creata e dove magari deve essere impiegata. Entrano in campo anche un repository centrale, dove eventualmente sono fatte elaborazioni più complesse, e naturalmente il cloud, perché spesso i modelli AI arrivano dagli hyperscaler.
AI e multicloud per le imprese
In sintesi, servono tre elementi: i dati, i modelli e i repository. Mettendo insieme questi elementi si comincia a intravedere il punto da cui partire per definire un’infrastruttura aziendale coerente, moderna e versatile. Con la collaborazione di Cisco, Nutanix dispone degli strumenti per costruire una piattaforma destinata a ospitare il modello che il cliente desidera.
Il cliente è quindi libero di scegliere il modello di AI che preferisce, come un’intelligenza artificiale generativa per scrivere codice o alimentare un bot. Inoltre il cliente sceglie i dati più pertinenti, per essere sicuro che non ci siano bias che potrebbero falsare i risultati finali. Il concetto di base è che il cliente ha il controllo totale sul processo: creazione dell’infrastruttura, scelta del modello AI e dei dati per l’addestramento.
Per questo Nutanix assume una posizione che a livello di infrastruttura è AI ready, e aiuta i suoi clienti ad adottare i modelli più completi di AI, idealmente implementabili – a livello di sistema – con un clic.
In Italia questo processo è ancora agli inizi: molte aziende italiane devono ancora capire come usare l’AI generativa.
Nutanix e Cisco, una partnership che funziona (Fabrizio Gergely)
La partnership tra Nutanix e Cisco è stata annunciata lo scorso agosto. Lo scopo di questa collaborazione è unire le forze per sviluppare soluzioni adatte a un mondo sempre più multicloud e ibrido, dove il multicloud include anche la parte on-prem.
Oggi gran parte delle aziende opera sia on-prem sia nel cloud e la quasi totalità vuole impiegare piattaforme per le operazioni IT basate su cloud. Circa la metà delle imprese vuole usare l’intelligenza artificiale per passare da una postura reattiva a una predittiva.
Cisco sta investendo molto nell’uso delle informazioni e nella realizzazione di infrastrutture sempre più innovative, come dimostra anche l’importante acquisizione di Splunk. Le acquisizioni più recenti sono la testimonianza di quanto rilevante sia l’AI per azienda.
Il lavoro di Cisco si articola in due filoni: come integrare l’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni, come realizzare infrastrutture che siano pronte per l’AI. Quest’ultimo punto è il fulcro della collaborazione con Nutanix, ovvero la costruzione di un modello operativo orientato al cloud, il più semplice e consistente possibile.
L’obiettivo delle due aziende è sviluppare una soluzione iperconvergente attraverso una progettazione estesa, il supporto e una collaborazione di tipo go-to-market. Questo mettendo insieme i punti di forza dei due marchi: per Cisco sono il calcolo, le reti e la gestione dell’infrastruttura basata su SaaS, mentre per Nutanix è l’abilità nello sviluppo di software iperconvergente.
Perché sia interessante per il mercato, la soluzione iperconvergente deve essere la più semplice possibile. Per questo deve essere costruita, gestita e supportata in modo olistico da Cisco e da Nutanix. La complessità viene eliminata grazie alle operazioni compiute nel cloud, così da avere migliori visibilità, controllo e coerenza in ambienti distribuiti.
In sintesi, la partnership tra Nutanix e Cisco è veramente a 360°. Questo per la strategia che sfrutta i punti di forza di entrambe le società, per l’abilità di sviluppare soluzioni in maniera integrata e olistica, per la capacità di vendita grazie a team esperti focalizzati sulla semplificazione dell’esperienza cliente, per il supporto potenziato e comune con la condivisione delle informazioni per garantire il successo dei clienti.