Il 21 marzo a Milano si terrà l’IDC Future of Work Forum 2024. Il tema riguarderà la trasformazione del lavoro e la necessità di armonia tra tecnologia e flessibilità.In un panorama caratterizzato da un intenso dibattito sui modelli organizzativi aziendali, le competenze e i livelli occupazionali del futuro, la forza lavoro globale sta gradualmente abbracciando uno spettro molto diversificato di forme lavorative.
La trasformazione del lavoro
Questa evoluzione è sottolineata da molte ricerche e studi di IDC. Qui si evidenzia un cambiamento significativo nel mondo del lavoro: la conversazione si sta spostando oltre la fattibilità dei modelli di lavoro flessibile. Così da concentrarsi sulla loro implementazione strategica. In pratica, non se, ma come farlo. Il catalizzatore della trasformazione è il rapido progresso e l’integrazione delle più moderne tecnologie.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
In particolare l’intelligenza artificiale (AI) e l’intelligenza artificiale generativa (GenAI). Queste tecnologie si sono rivelate dei veri e propri “game-changer”. Consentendo di eseguire le attività con la stessa efficienza e sicurezza, indipendentemente dal fatto che i dipendenti lavorino da remoto, in loco o sul campo. Tuttavia, questo balzo in avanti tecnologico comporta delle sfide. Le organizzazioni faticano a tenere il passo del cambiamento, trovando difficile assumere dipendenti che possiedano deep e soft skill. Ovvero sia le più recenti competenze tecniche sia le più sfumate abilità umane necessarie per operare nel complesso ambiente di lavoro odierno.
Le sfide sono tante
La gestione di team geograficamente dispersi, impegnati in attività interconnesse, presenta poi una serie di sfide a se stanti. Infine, il compito di reperire dipendenti con le competenze necessarie per fornire un’assistenza IT efficace in un panorama irto di rischi per la sicurezza è scoraggiante. È qui che l’apporto dell’automazione, dell’AI e della GenAI diventa evidente.
La tecnologia aiuta
Queste tecnologie semplificano le attività ripetitive come la codifica, l’inserimento dei dati, la ricerca e la creazione di contenuti. Inoltre migliorano anche le opportunità di apprendimento all’interno dei flussi di lavoro. La promessa di questi strumenti risiede nella loro capacità di facilitare le operazioni quotidiane. Poi di aumentare in modo significativo l’efficienza dello sviluppo e dell’applicazione delle competenze sul posto di lavoro.
La trasformazione del lavoro non deve essere solo flessibilità
Per questo motivo, IDC prevede che a livello globale le imprese sfrutteranno lo sviluppo di competenze tecnologiche personalizzate. Questo per ottenere incrementi di produttività per generare ricavi aggiuntivi pari a 1.000 miliardi di dollari entro il 2026, grazie a GenAI e automazione. Secondo IDC, a mano a mano che l’automazione creerà nuovi ruoli lavorativi, la GenAI sarà fondamentale per lo sviluppo di una formazione personalizzata.
L’inizio di una nuova era: Verso un approccio dinamico al futuro del lavoro
In questa nuova era, il futuro del lavoro sembra quindi non limitarsi ad abbracciare la flessibilità. Piuttosto a sfruttare strategicamente la tecnologia per rendere il lavoro più adattabile, sicuro ed efficiente per tutti i soggetti coinvolti. Ne parleremo a Milano in occasione dell’IDC Future of Work Forum 2024, che si svolgerà al Magna Pars Event Space il 21 marzo. Con il titolo “Verso un approccio dinamico al futuro del lavoro”, l’evento si interrogherà su come affrontare il nuovo modo di lavorare.