A gennaio 2023, Attiva Evolution ha ampliato la sua offerta di sicurezza IT attraverso l’integrazione di Questar. Con questa mossa, decisa all’interno di una strategia orientata alla diversificazione delle tecnologie e alla volontà di soddisfare le esigenze del mercato, il distributore veneto ha inteso porre le fondamenta verso una più rapida e significativa crescita nel settore della sicurezza IT in Italia. Trascorsi dieci mesi dall’acquisizione, Attiva ha voluto fare il punto della situazione.
Accelerazione nella cybersecurity e nei servizi gestiti
Come ha evidenziato Lorenzo Zanotto, B.U sales & marketing manager di Attiva Evoution, “il mercato sta cambiando e sta generando grandi diversità nella distribuzione verticale. Questo trend ha creato la necessità di focalizzarsi ulteriormente. Così abbiamo visto in Questar, che era già un super verticale nel mondo della cybersecurity, un partner ideale per accelerare la nostra presenza in un settore che è in grande evoluzione”. Zanotto ha dichiarato che, sebbene Attiva Evolution stesse già ampliando le proprie competenze nell’ambito della cybersecurity, l’unione con Questar ha accelerato notevolmente il focus, specialmente nel contesto degli MSP e dei servizi gestiti.
Più in dettaglio, l’ingresso di Questar ha portato miglioramenti nei processi e nei sistemi aziendali di Attiva Evolution. L’implementazione del CRM di Questar è stato uno degli sviluppi chiave.
Risultati positivi e obiettivi futuri
Attiva Evolution ha chiuso l’anno fiscale, che include i primi tre trimestri di collaborazione con Questar, con un fatturato di 19 milioni di euro, raggiungendo l’obiettivo che si era posta. Zanotto ha enfatizzato che, sebbene il fatturato sia un dato importante, l’attenzione principale è stata rivolta alla messa a punto dei processi. Una particolare sfida è stata l’allineamento tra i sistemi di gestione delle informazioni di Attiva Evolution e il modo di operare di Questar. “Abbiamo aumentato moltissimo l’anagrafica – ha precisato Zanotto –. Da gennaio abbiamo aggiunto un migliaio di nominativi. Ritengo sia una buona base da cui espandere il fatturo”.
I primi mesi della collaborazione sono stati dedicati al trasferimento di dati sensibili, tra cui le informazioni sui clienti e i listini. Il team ha lavorato intensamente per adottare le metodologie di Questar, focalizzate su attività mirate verso i rivenditori e il recruiting.
Il futuro di Attiva Evolution si prospetta promettente, con l’obiettivo di lanciare nei primi sei mesi del 2024 un nuovo e-commerce e un marketplace. L’azienda sta valutando l’utilizzo di piattaforme esistenti per accelerare lo sviluppo del marketplace. Mentre da una parte c’è un consolidamento delle tecnologie e dei servizi, dall’altra c’è invece esplorazione di nuove opportunità per espandersi nelle fasce di mercato PMI ed enterprise.
Diversificazione delle tecnologie
Attiva Evolution gestisce una ventina di tecnologie di vendor differenti, alcune delle quali contribuiscono significativamente al fatturato. Marchi come Syneto, Acronis, Kaspersky, N-able, Reevo e Watchguard sono tra i partner chiave. “Abbiamo poi a listino soluzioni di società emergenti – ha continuato Zanotto – come Atera, Factorial ed Ermes con le quali abbiamo iniziato da poco i rapporti ma che stanno già iniziando a dare dei risultati”.
Zanotto ha inoltre sottolineato che non ci sono sovrapposizioni significative con Questar, a eccezione di Syneto, e ha chiarito che non ci sono spostamenti di clienti da una tecnologia all’altra. “Nel caso di Syneto, la somma delle due attività fa circa l’80% del fatturato e questo ci ha permesso di consolidarci e di essere un punto di riferimento”. La società promuove anche iniziative marketing, come per esempio i webinar tecnici che sono molto apprezzati dai rivenditori.
Sfide e opportunità della sicurezza IT
Attiva Evolution sta affrontando diverse sfide del mercato, tra cui la complessità delle piattaforme che offrono servizi sempre più ampi. La società ritiene fondamentale comprendere le esigenze dei rivenditori e guidarli attraverso le diverse soluzioni proposte dai vendor. In particolare, Zanotto ha evidenziato l’espansione di piattaforme come Acronis, che inizialmente era specializzata nel backup, ma oggi offre un portafoglio più ampio, spaziando in settori tradizionalmente gestiti da altri brand. “Stiamo anche cercando di fare cultura e formazione sulla sicurezza mobile – ha concluso Zanotto – in quanto il 68% degli attacchi che vanno a segno provengono dal mobile”.