Per illustrare le caratteristiche innovative e le problematiche del 5G, con particolare riguardo alle reti private 5G , Panasonic Connect, la divisione di Panasonic che segue il mondo delle imprese, ha incontrato la stampa il 27 settembre a Milano. Hanno partecipato Luca Legnani, Vertical Marketing Manager, Panasonic Connect Europe, e Luca Dozio, Direttore Osservatorio 5G & Beyond, Osservatori Digital Innovation, School of Management del Politecnico di Milano. Chiara Cabini, Field Marketing Manager Southern Europe, Panasonic Connect Europe, ha svolto il ruolo di moderatrice.
Il 5G, le sue caratteristiche e la copertura attuale
Luca Dozio ha spiegato che lo standard 5G non è un monolito ma è composto da molti aspetti e caratteristiche, che possono essere implementate o meno nelle reti e nei dispositivi compatibili. In generale, con il 5G si va dalle reti pubbliche (infrastrutture condivise per servire molti utenti) a quelle private (reti dedicate a un singolo cliente, in genere industriale). In tutte le configurazioni, il 5G permette non solo maggiori velocità di trasferimento dei dati, ma consente anche di raggiungere una sicurezza più elevata e una latenza inferiore rispetto al 4G. Inoltre, una delle caratteristiche interessanti del 5G è la possibilità di riservare una parte della rete (slice) a un utente o a un servizio ben determinato.
Il 5G va visto in maniera diversa rispetto alle reti wireless con tecnologia precedente. Il 5G è simile al cloud computing, è un abilitatore di nuovi processi e modalità di lavoro. Come per esempio la realtà virtuale e aumentata da remoto oppure come l’uso di droni in location lontane dall’operatore, che grazie al 5G può vedere la scena sorvolata in tempo reale e individuare subito le zone che necessitano di un intervento.
Per quanto riguarda la diffusione del 5G in Italia, la copertura a livello di popolazione era del 96 – 99,7% nel primo trimestre del 2022. Un dato ottimo, soprattutto se confrontato con la media europea del 65,8% (fonte Commissione Europea). In realtà, il dato italiano è ingannevole perché è stato calcolato tenendo conto del DSS (Dynamic Spectrum Sharing), ovvero l’uso delle infrastrutture della rete 4G per la trasmissione dei dati in 5G. Se si considera la sola rete 5G, il livello di copertura a fine 2021 scende al 7,3% (sul territorio, solo banda media 3,6 – 3,9 GHz per gli operatori, fonte Infratel).
La situazione nel prossimo futuro dovrebbe migliorare sensibilmente, perché gli operatori si sono impegnati, quando hanno comprato i diritti per lo sfruttamento delle bande radio del 5G, a raggiungere una copertura del 94,6% del territorio entro il 2026. Per sostenere questo impegno sono disponibili diversi fondi – per un totale di oltre un miliardo di euro – erogati dallo Stato nell’ambito del PNRR. Sono destinati a portare il 5G anche nelle zone definite “a fallimento di mercato”, dove i ritorni economici non consentono di recuperare i soldi spesi per realizzare le infrastrutture wireless necessarie.
I benefici concreti delle reti 5G: quali aziende e settori sono più interessati
Luca Legnani ha affermato che le aziende più interessate al 5G sono quelle che hanno bisogno di comunicazioni e applicazioni in tempo reale. Come è il caso dei dispositivi IoT, che beneficiano dell’alta velocità di trasferimento dati e di una connettività senza limiti. Inoltre, il 5G ha un layer espressamente dedicato alla sicurezza, una caratteristica molto apprezzata dalle aziende.
I settori che da subito possono trarre maggior beneficio dal 5G sono sostanzialmente tre: porti e terminali per il transito delle merci, l’industria manifatturiera, gli aeroporti.
Per i porti i benefici più importanti sono la stabilità e la velocità di trasmissione dei dati tra le organizzazioni, le macchine, le persone che operano in un’area vasta ma sempre circoscritta. Invece di tante reti con estensioni e prestazioni limitate, un’unica rete 5G non solo migliora le performance ma consente anche un risparmio di energia, grazie a dispositivi che si connettono a una rete con un segnale più forte e stabile, così consumano meno corrente per mantenere il collegamento.
Per l’industria manifatturiera (in particolare quella automotive), la gestione dei dati in tempo reale è senz’altro il beneficio più importante. Non solo per il funzionamento delle macchine ma anche per la loro manutenzione preventiva. Oggi esistono diverse aziende che offrono l’assistenza da remoto, magari con l’impiego della realtà virtuale o anche solo della realtà aumentata. Ma questa modalità di assistenza non è molto diffusa, soprattutto a causa dell’insufficiente stabilità del segnale, dato che all’interno di un’industria ci sono molti disturbi elettromagnetici. Inoltre esistono anche criticità per la sicurezza dei dati. L’impiego del 5G porta velocità, stabilità e sicurezza nella gestione dei dati. È una tecnologia abilitante per l’industria 4.0.
Nel caso degli aeroporti, esistono due aree da considerare: dove atterrano e partono gli aeromobili, e dove si trovano i viaggiatori. Nella prima zona opera il personale di terra per la manutenzione, il rifornimento di carburante, la movimentazione dei bagagli e dei viveri per i passeggeri e l’equipaggio. Nella seconda area è un plus non trascurabile per la società aeroportuale e per le compagnie aeree poter offrire ai viaggiatori VIP una comunicazione 5G, veloce e sicura. Un collegamento di questo tipo è apprezzato da chi è in attesa di imbarcarsi e ha bisogno di rimanere connesso al proprio lavoro (videoconferenze, riunioni da remoto, e-mail con documenti pesanti e altro ancora).
Lo stato attuale di diffusione delle reti private 5G industriali in Italia e in Europa
Luca Dozio ha fatto notare che attualmente i casi di reti 5G sono molto pochi: nell’intera Comunità Europea, composta da 27 nazioni, i casi sono solo 71. Più in dettaglio, 54 sono progetti a livello di ricerca e sviluppo, 4 sono show case, mentre solo 13 sono in fase di approntamento. Attualmente non esistono ancora installazioni funzionanti. L’indagine però copre solo i casi di cui si ha notizia. Esistono anche casi privati, di aziende che non rendono pubblico lo stato di avanzamento dei lavori per l’implementazione di una rete 5G.
Questa situazione non va però vista come allarmante: è un mercato che sta nascendo, è ancora presto, è necessario altro tempo perché il settore delle telecomunicazioni si adegui alle nuove esigenze del 5G.
I casi di reti 5G sono più numerosi nelle nazioni con una politica più favorevole per quanto riguarda la gestione delle frequenze radio, in particolare Germania, Finlandia e Francia, dove le aziende possono acquistare direttamente una parte dello spettro radio per creare reti private 5G. Ad ogni modo, i settori più attivi sono automotive, logistica e mobilità, porti, aeroporti, miniere. Tutti ambiti in cui è necessario coprire aree di grandi dimensioni con una connettività performante e affidabile.
Come i prodotti Panasonic Connect sfruttano la tecnologia 5G
Luca Legnani ha presentato i computer portatili ToughBook, che fanno parte dell’offerta di Panasonic Connect e che sono progettati per funzionare in ambienti ostili, per sopravvivere a cadute, maltrattamenti, temperature estreme, polvere e umidità. I modelli della linea ToughBook sono quattro: i due tablet forniti di tastiera staccabile, G2 con schermo da 10,1 pollici e 33 con display grande 12”, i due notebook 40 e 55, entrambi con schermo da 14 pollici.
Questi ToughBook sono resistenti, sono dotati di schermi touch che funzionano anche con i guanti, includono una batteria di grande capacità per molte ore di funzionamento ininterrotto, hanno prestazioni e interfacce personalizzabili ottimizzate per un uso professionale. Nonostante il guscio esterno rinforzato contro urti e cadute, sono relativamente leggeri.
Due dei quattro ToughBook di Panasonic Connect, i modelli G2 e 40, sono dotati di modem 5G stand alone, ovvero capace di comunicare con le frequenze ufficiali del 5G (e anche con la banda del 4G, naturalmente). Molti prodotti della concorrenza sono pubblicizzati come 5G, ma in realtà si appoggiano solo alle frequenze del 4G, quindi non sono future proof. Più in dettaglio, i due prodotti di Panasonic Connect includono un chip che supporta le bande autorizzate sub-6 in Europa, con la licenza per lavorare in modalità 5GSA.