Laura Sandoli, HR Manager di Abstract, si interroga su cosa ha comportato la trasformazione aziendale e il ruolo delle academy nella ricerca di talenti.
Negli ultimi tre anni le aziende si sono trasformate. Alcune sono cresciute, molte sono cambiate. Quasi tutte si sono ‘allargate’ per effetto delle nuove modalità di lavoro a distanza. Riorganizzare le modalità di lavoro, garantire un luogo di lavoro confortevole ed efficiente, riprogettare la crescita e l’aggiornamento professionali sono diventate necessità urgenti per ogni organizzazione. La sfida oggi è ripensare il funzionamento dell’azienda, rinsaldare la sua identità culturale. Inoltre costruire un’esperienza professionale appagante, fatta di crescita e sviluppo di nuove competenze.
La trasformazione aziendale e il ruolo delle academy
In questo contesto le academy aziendali si rivelano uno strumento preziosissimo. Nate con l’obiettivo di valorizzare i percorsi di crescita professionale, sono oggi sempre più diffuse per formare persone interne all’organizzazione. Ma anche giovani e professionisti di talento da inserire in azienda. Le academy permettono, infatti, di sviluppare e rafforzare competenze specifiche richieste dall’organizzazione e immediatamente spendibili sul mercato del lavoro. Queste spesso non compaiono nei piani di studio dei tradizionali percorsi scolastici e universitari.
Formazione mirata e attaccamento ai valori aziendali
In Abstract organizziamo tra le sette e le otto academy ogni anno. Solo per il primo semestre del 2023 sono già quattro quelle in programma, tutte in partenza entro il mese di marzo. Durano dalle quattro alle sei settimane, con classi composte da 10-12 persone. Il tasso di ingresso in azienda sfiora il 100%. Proprio perché la formazione è organizzata in funzione delle competenze e delle risorse necessarie all’azienda, la selezione avviene a monte, nel momento in cui si formano le classi.
L’importanza della formazione mirata
Oltre a ricevere una formazione mirata e ad allenare competenze specifiche, chi partecipa alle academy, sviluppa anche una più chiara comprensione. Oltre a un maggior attaccamento ai valori aziendali. Come il lavoro di squadra e la condivisione all’interno del team e il servizio al cliente. Il ruolo della cultura aziendale, anche negli ambienti più flessibili e geograficamente diffusi, è far sì che ogni persona riceva gli stessi messaggi da parte dell’azienda. Sia che si rechi ogni giorno in ufficio, sia che interagisca con capi e collaboratori soltanto attraverso gli strumenti digitali. Diffondere la cultura aziendale anche nelle academy significa mettere in condivisione sin da subito saperi, valori e comportamenti.
Competenze tecniche e soft skill anche per i talenti a distanza
Accanto alle competenze tecniche – dai corsi per sviluppatori front-end o back-end a quelli per consulenti funzionali di area SAP – ampio spazio è dedicato alle soft skill. Preparare i giovani a entrare nel mondo del lavoro significa, infatti, anche allenarne le capacità di comunicazione, l’abilità nella gestione dei rapporti con il cliente e l’attitudine a relazionarsi in modo positivo con capi e colleghi. Per chi vive già la realtà lavorativa non possono mancare corsi per accelerare le competenze di project management e di team working. Così come lezioni sul time management e sulle capacità di negoziazione.
La trasformazione delle aziende e il ruolo delle academy
Sebbene già orientata verso le esigenze interne all’organizzazione, anche l’academy aziendale è oggi in grado di superare i confini fisici dell’azienda. Le nuove tecnologie permettono, infatti, di costruire classi “a geografia distribuita”, reclutando e formando talenti anche a grande distanza.
Se concepita così, l’academy aziendale si rivela uno strumento formativo di ingresso nel mondo del lavoro. Oltre che di crescita personale e professionale per chi lavora già da tempo. Un’occasione per inserire giovani talenti, accuratamente formati e affiancati da professionisti senior, e per creare un team preparato e co