Trend 2023: Vertiv fa il punto sui data center ad alte prestazioni e sull’impatto delle nuove tecnologie di raffreddamento a beneficio della sostenibilità
Chiediamo a Karsten Winther, President per l’area EMEA di Vertiv, quali sono le implicazioni del raffreddamento a liquido nei data center e quali saranno gli sviluppi futuri.
Sono almeno vent’anni che si parla di raffreddamento a liquido per i data center, ma solo oggi vediamo una concreta opportunità di business grazie allo sviluppo dell’High Performance Computing (HPC). Vertiv è in grado di proporlo al mercato europeo già dai primi mesi del 2023. Il raffreddamento a liquido è una tecnologia che offre diversi benefici, tra cui il recupero del calore per poterlo quindi riutilizzare per far funzionare pompe di calore o addirittura per il teleriscaldamento.
– Perché serve il raffreddamento a liquido? In quali applicazioni si rende necessario?
I supercomputer ad alte prestazioni sono sempre più utilizzati per supportare la ricerca scientifica e le applicazioni emergenti come l’intelligenza artificiale, i big data e il machine learning. Seguendo il trend, la capacità di calcolo delle CPU e la loro densità all’interno dei rack aumentano sempre più, rendendo necessaria l’implementazione di sistemi nuovi e maggiormente efficaci per il raffreddamento e la gestione del calore.
In un momento come quello attuale, dove i costi dell’energia sono altissimi e le aziende si stanno orientando verso una vera e fattiva transizione energetica, non è più pensabile di realizzare un data center, che consuma moltissima energia, senza porre le necessarie basi affinché possa diventare una struttura più sostenibile a lungo termine.
Proprio per questo, i nostri clienti, oggi, devono implementare soluzioni più sostenibili in termini ambientali, per il bene della comunità, ma anche per supportare gli investimenti che si trovano a sostenere.
Inoltre, poiché il quantitativo di dati raccolti e processati cresce in modo esponenziale e ci aspettiamo che questa crescita non si arresterà, in futuro avremo bisogno di soluzioni sempre più efficienti per gestire con successo anche le nuove sfide.
– Quanto tempo ci vorrà perché i sistemi di raffreddamento a liquido diventino uno standard?
Dipende tutto dalla velocità di adozione delle nuove applicazioni. La digitalizzazione è un trend in costante crescita e, con l’arrivo del 5G, aumenterà ulteriormente la mole dei dati da gestire. Anche il Metaverso giocherà un ruolo importante in questa crescita esponenziale.
A cascata, i data center dovranno avere una capacità di calcolo sempre maggiore e la densità per rack aumenterà. Tutto ciò richiederà sistemi molto efficaci di raffreddamento e anche di recupero del calore. Non dimentichiamo che il raffreddamento a liquido offre numerosi vantaggi ma non è applicabile a tutte le tipologie di data center. È una soluzione vincente per supercomputer e data center con elevata capacità computazionale.
– Quali le opportunità già rilevate in Italia in tema di Liquid Cooling?
In Italia stiamo già avviando molteplici progetti con realtà di vario tipo. C’è molto interesse per queste soluzioni innovative da parte di chi deve gestire elevatissime potenze di calcolo. Il futuro è già qui!
– In che modo il settore dei data center può avere un impatto reale quando si tratta di sforzi per la sostenibilità?
Ci sono molte aree in cui il settore dei data center può supportare la sostenibilità.
Ridurre gli sprechi, in particolare quelli di calore, attraverso processi di recupero che lo riutilizzino per il riscaldamento delle comunità locali o degli uffici è sempre più importante.
Esistono anche opportunità per migliorare l’efficienza nella gestione e nello stoccaggio delle energie rinnovabili, come l’energia solare o eolica, in particolare in luoghi remoti e non collegati alla rete. I data center sono anche pionieri nella generazione e nell’immagazzinamento dell’energia, sperimentando le celle a combustibile a idrogeno che stanno mostrando un potenziale per diventare la prossima grande novità nel settore energetico.
In ultima analisi, si tratta anche di pianificare il ciclo di vita delle infrastrutture: manutenzioni periodiche e servizi di ottimizzazione per mantenere le prestazioni, migliorando l’efficienza e riducendo inutili consumi di energia.
I data center avranno un ruolo sempre più importante nel supportare la sostenibilità anche in altri settori, dai trasporti all’agricoltura: applicazioni chiave come l’intelligenza artificiale e l’analisi dati possono aiutare tutti gli altri settori a diventare più sostenibili.
– Quali le prospettive di Vertiv in ambito data center sul mercato italiano?
Crescere! Questo è quello che ci aspettiamo. Gli Hyperscaler si stanno espandendo e stiamo registrando una evoluzione delle soluzioni tecnologiche cosiddette ‘core’. Milano è un bell’esempio: stiamo assistendo alla realizzazione di grandi data center con i maggiori Hyperscaler che stanno aprendo nuove sedi con importanti infrastrutture nel capoluogo lombardo. In Italia la digitalizzazione ha avuto una forte spinta negli ultimi anni e lo abbiamo visto soprattutto durante la pandemia.