L’evoluzione tecnologica dell’IT permette oggi di effettuare efficaci analisi dei dati da cui poter ottenere importanti informazioni per prendere decisioni più precise sia strategiche sia per le attività quotidiane o i processi produttivi. In secondo luogo, di avere l’opportunità di effettuare le elaborazioni dove servono, anche alla “periferia” dell’azienda e non più solo a livello centrale. In pratica, viene abilitata quelle che molti chiamano la real time enterprise e che vede come elemento cardine l’edge computing.
L’edge computing consiste nella possibilità di trasferire ed elaborare dati vicino all’utente. Tradizionalmente, la maggior parte delle informazioni viene archiviata in data center, sempre più spesso costituiti da server in cloud. Il problema è che quando l’utente vuole accedere a tali dati, il processo può essere lento e comportare una certa latenza perché i dati non sono vicini a dove fisicamente si trova l’utente. Con l’edge computing, invece, i dati vengono elaborati in prossimità della fonte originale, potendo così accelerare notevolmente il processo.
Una scelta tecnologica in rapida affermazione
L’edge computing si sta rapidamente affermando come un’innovazione tecnologica che può essere adottata in tutti i settori. Infatti, soddisfa i requisiti di elaborazione locale, poiché i dati vengono elaborati in micro data center, che spesso sono repliche di data center in cloud. Le applicazioni ad alta intensità di processo, che coinvolgono tecnologie avanzate come intelligenza artificiale (IA), machine learning (ML) e Internet of Things (IoT), hanno un rapido sviluppo, ma necessitano di grandi moli di dati per eseguire efficacemente algoritmi su vasta scala. Questo ha originato una forte crescita della domanda di risorse di rete e per l’archiviazione dati localizzate.
IDC prevede che nel 2022 la spesa per l’edge computing aumenterà del 14,8% rispetto all’anno precedente. Inoltre, entro il 2026 il mercato dovrebbe raggiungere i 17,8 miliardi di dollari. Il futuro dell’edge computing si prospetta solido, soprattutto grazie alle innovazioni tecnologiche che consentirà.
Va visto in questo senso il crescente numero di iniziative per le smart city nei Paesi di tutto il mondo che stanno portando a un aumento dell’implementazione dell’edge computing da parte delle società di telecomunicazioni, responsabili della distribuzione delle reti necessarie. Un altro importante fattore di promozione della crescita del mercato è rappresentato dalle tecnologie cellulari 5G, che offrono larghezze di banda enormi e supportano un’ampia gamma di dispositivi, tra cui smartphone, veicoli autonomi e IoT. Anche la crescente enfasi sull’automazione dei processi e sulla riduzione dei costi, unita all’intensificarsi della concorrenza commerciale, è destinata a guidare la crescita del mercato.
Benefici ad ampio spettro dall’edge computing
In generale, l’edge computing è impiegato soprattutto dalle grandi imprese, ma questo non significa che non sia utile se non addirittura necessario anche alle aziende più piccole. Un esempio arriva proprio dallo smart working: il Covid-19 ha portato il lavoro a distanza e il lavoro a distanza ha portato ad avere lavoratori distribuiti. Le aziende di qualsiasi dimensione devono rendersi conto di quanto sia importante l’edge computing per ridurre al minimo la latenza e aumentare la produttività.
Non solo. La citata diffusione del 5G porterà a una sempre più ampia adozione dei sistemi IoT, in particolare nelle case intelligenti e nelle auto a guida autonoma. Queste ultime hanno bisogno della rapidità di elaborazione dei dati che deriva dall’edge computing: un ritardo in una decisione mentre l’auto si trova di fronte un pedone potrebbe portare a rusultati letali.
L’IoT non è però solo auto a guida autonoma o case intelligenti. L’IoT può avere un ruolo chiave anche in settori essenziali come quello sanitario e manifatturiero. Per esempio, il monitoraggio a distanza tramite dispositivi IoT può consentire una visibilità continua sulle cartelle cliniche dei pazienti. Ciò include l’invio di avvisi ai pazienti e ai medici quando i parametri vitali sono fuori portata. Allo stesso modo, avere sempre sotto controllo una linea di prodizione permette di avere un funzionamento ottimale e anche di effettuare una manutenzione predittiva, evitando guasti improvvisi e un dannosissimo blocco della produzione.
Anche il mondo del retail può trarre notevoli vantaggi dall’edge computing. Tutto ciò che le aziende del settore fanno è sempre riconducibile alla creazione di un’esperienza positiva per i clienti, in modo che continuino a tornare. In questo l’edge computing può essere di grande aiuto perché può consentire rapide analisi e fornire quindi gli “strumenti” necessari per far vivere una soddisfacente customer experience, personalizzata e basata su gratificazioni immediate.
Il risparmio nei costi
Poiché i dati generati localmente sono elaborati vicino alla fonte, gli utenti non hanno più bisogno di caricare i dati nel cloud per poi scaricarli successivamente. Questo limita il carico sul sistema centralizzato, riduce i requisiti di connettività e potenzialmente migliora i costi. Qualsiasi sottoinsieme di dati sia necessario salvare per l’archiviazione a lungo termine o per l’integrazione con altre applicazioni aziendali, è immediatamente disponibile.
L’edge computing consente poi nuove funzioni alle soluzioni IoT per fornire valore: può pulire i dati in tempo reale, estrarre preziose informazioni elaborate, ridurre i tempi di reazione, aderire alle disposizioni locali in materia di dati e ridurre complessivamente i costi energetici e dei dati. Ma non si tratta solo di uno o dell’altro: per molte aziende con dispositivi connessi, cloud ed edge coesisteranno in un ambiente ibrido cloud/IoT permettendo di creare nuove soluzioni specificatamente indirizzate agli utenti business.
Un unico neo: la sicurezza
I molteplici benefici che consente di ottenere l’edge computing comportano però uno “dazio” da pagare. L’edge computing rende più difficile gestire la sicurezza IT perché estende il perimetro dell’azienda e quindi aumenta la superficie di attacco.
La sicurezza è un problema che ogni azienda conosce bene. Le minacce sono diventate sempre più sofisticate ed efficaci. Secondo l’ultimo rapporto Clusit, nel 2021 i cyberattacchi sono aumentati del 10% a livello mondiale rispetto al 2020 e in Europa sono il 21% del totale (erano il 16% nel 2020). E, purtroppo, crediamo di essere facili profeti se afferiamo che il numero degli attacchi è destinato a crescere.
D’altra parte, è un dato di fatto che un numero sempre maggiore di aziende stia iniziando a utilizzare l’edge computing, installando sempre più dispositivi e quindi creando molteplici potenziali punti di accesso per i criminali informatici. Ciò impone una maggiore necessità di sicurezza, di aggiornare e applicare continuamente patch ai sistemi in uso, monitorando al contempo che tutte le licenze o le garanzie siano aggiornate. In conclusione, per limitare la possibilità che si verifichino violazioni della sicurezza è necessario disporre di persone che si occupino continuativamente del monitoraggio di tutti gli endpoint.
L’ideale sarebbe poi dare priorità all’architettura zero trust. Questo significa che quando un utente accede a un sistema, non basta chiedere un nome utente e una password, ma si deve anche controllare il tipo di computer usato, il software e così via, in modo da essere davvero certi che l’utente è chi dice di essere. Inoltre, questo permette di effettuare una segmentazione della rete in modo l’utente abbia accesso solo ai dati di sua competenza, proteggendo così il resto delle informazioni aziendali da eventuali violazioni. Sarebbe poi bene che tutte le misure di sicurezza fossero sottoposte a penetration test per assicurarne il corretto funzionamento e individuare eventuali punti deboli.
L’edge computing dal punto di vista di system integrator e MSSP
L’edge computing può quindi rappresentare un’ottima occasione per le aziende per disporre di un efficace strumento che permetta di essere più rapide ed efficienti. Tuttavia, rappresenta un’importante opportunità anche per i system integrator, i cloud provider e gli MSSP. Abbiamo già detto di come la necessità di sicurezza e di personale in grado di assicurare un efficace livello di protezione rappresenti un aspetto fondamentale per chi vuole poter sfruttare i vantaggi che riserva l’edge computing. Ma anche che implichi la necessità di chi possa offrire servizi per la gestione della sicurezza.
D’altro canto, i system integrator che guardano all’IoT come a un fattore strategico possono anche vedere nell’edge computing il potenziale per consentire una transizione dalla vendita di apparecchiature all’Equipment-as-a-Service (EaaS). Nel modello EaaS, apparecchiature e servizi sono forniti ai clienti in un modello OpEx, riducendo i costi iniziali e generando un valore più duraturo e ricorrente sia per gli utenti sia per i system provider.
L’EaaS riduce le barriere all’adozione, rendendo i costi iniziali per i clienti molto più bassi e gli abbonamenti possono contribuire a creare “solidi” clienti grazie a relazioni a lungo termine. I system integrator possono migliorare i margini espandendo i servizi post-vendita e i ricambi, invece di affidarsi ai margini sempre più ridotti delle vendite dei prodotti. L’aumento dei servizi post-vendita può più che compensare i costi dell’elevato utilizzo degli asset. Con un maggiore controllo sul funzionamento e sulla manutenzione delle apparecchiature, i provider possono anche migliorare la durata di vita delle loro macchine, un fattore importante per migliorare la sostenibilità ambientale.
L’edge computing può anche essere anche un’occasione per chi fornisce apparecchiature intelligenti per proporre prodotti di maggior valore ai propri clienti.
Grazie alla raccolta e all’elaborazione dei dati e a una connettività a bassa latenza, affidabile e sicura, i system provider possono offrire apparecchiature come parte di un pacchetto di servizi che genera insight, consente risposte rapide e abilita nuovi use case. L’edge computing è un fattore critico che consente di fornire valore ed efficienza attraverso l’analisi dei dati e i controlli in tempo reale.