I pagamenti digitali si stanno diffondendo sempre di più in Italia. Infatti, negli acquisti online il pagamento viene gestito nell’83% dei casi attraverso carte di credito o prepagate e il 23,6% di queste transazioni è veicolato da un digital wallet. Al netto degli altri metodi di pagamento, il contante viene utilizzato solo nel 3,8% dei casi, ossia da una quota estremamente bassa e in decrescita, se si considera che circa 20 anni si attestava tra il 7% e l’8%.
A rivelarlo è una ricerca condotta da Netcomm che ha indagato l’impatto emotivo che lo shopping online genera nei consumatori. Nella fase di acquisto, tra gli elementi più capaci di rendere emozionante l’esperienza, troviamo un processo di pagamento semplice, affidabile e veloce e la possibilità di scegliere il digital wallet tra i metodi di pagamento.
Il momento del pagamento è la fase più delicata del processo di acquisto del consumatore e molte transazioni non vengono concluse. Questo è confermato da varie ricerche di Netcomm e risulta evidente che i consumatori si aspettano dal pagamento un’esperienza semplice e frictionless.
Il momento dell’acquisto è la fase in cui il consumatore percepisce con maggiore intensità sensazioni di sicurezza e di libertà, generate dalle diverse soluzioni offerte dai merchant per garantire la possibilità di gestire in maniera autonoma e flessibile il proprio journey. E di farlo in totale sicurezza, riducendo al minimo eventuali disguidi che potrebbero inficiare l’atmosfera positiva dell’acquisto online.
Un’abitudine non completamente consolidata
Il pagamento digitale non è però un’abitudine completamente consolidata tra i consumatori italiani (on e offline): più del 40% dichiara che pagherebbe con strumenti elettronici, ma in realtà tende a pagare in contanti. Emerge dunque un quadro di emozioni contrastanti: i consumatori guardano con interesse crescente alle nuove forme di pagamento, ma sono più restii ad abbracciare il cambiamento di quanto pensino.
Dal punto di vista delle imprese, le esigenze dei consumatori si traducono nella necessità di garantire loro un’esperienza sicura e frictionless. Lo smartphone è quindi lo strumento d’elezione e le tecnologie di intelligenza artificiale, quali il riconoscimento facciale e il fingerprinting, giocano un ruolo fondamentale nel combattere l’aumento delle frodi e della criminalità organizzata in quest’ambito.
Tuttavia, è proprio su questo versante che le imprese incontrano ancora alcune difficoltà, soprattutto per la necessità, da un lato, di garantire la sicurezza e attenersi agli obblighi della SCA (Strong Customer Authentication), dall’altro di rendere l’esperienza di pagamento sempre più fruibile per l’utente.
Ne deriva una complessità del servizio che, per i costi da sostenere, lo rende poco appetibile per i piccoli esercenti, i quali, spesso, non percepiscono nemmeno i vantaggi in termini di sicurezza e gestione dei pagamenti e giudicano i costi bancari ingiustificati, senza dimenticare il ruolo del contante nel favorire l’evasione fiscale.
Verso una società cashless
Malgrado gli ostacoli, il futuro si muove verso i pagamenti digitali e una società libera dal contante, anche in ottica di un’esperienza di acquisto sempre più multicanale e personalizzata. Infatti, consentire ai propri clienti di pagare sia offline sia online non garantisce solo un migliore customer journey, ma anche di poter osservare meglio i comportamenti e le abitudini dei clienti e adattare, di conseguenza, l’offerta dei prodotti.
Le nuove tecnologie di pagamento facilitano così l’attività commerciale e di marketing, restituendo ai clienti servizi sempre più in linea con le loro esigenze individuali.
In questo contesto, anche gli NFT e il metaverso contribuiranno a spingere il commercio online e offline verso un’ulteriore personalizzazione: ciò che viene certificato attraverso la blockchain è unico e legato in maniera indissolubile all’acquirente e il metaverso sancirà la perfetta integrazione tra esperienze virtuali e fisiche.