Non ha dubbi Lorenzo Zanotto, Business Unit Sales Manager di Attiva Evolution, quando deve indicare dove andrà a investire il distributore veneto nei prossimi mesi: nella cybersecurity e nella protezione del dato. E poi anche nello storage, ma più in un ottica cloud che non verso lo “storage puro”: una scelta che è frutto dell’accordo con Reevo, il quale sta facendo avvicinare l’azienda al mondo dei servizi.
Più software e servizi, meno infrastruttura
Più in generale, il futuro di Attiva Evolution delineato da Lorenzo Zanotto è sempre più basato sulla proposta di software e servizi e sempre meno focalizzato sull’infrastruttura. “Quando siamo partiti nel 2015 – afferma Zanotto – realizzavamo l’80% del nostro fatturato con l’infrastruttura e il 20% ci arrivava dal software e servizi. Oggi è esattamente l’opposto”. E il trend indica che l’infrastruttura contribuirà sempre meno alle revenue dell’azienda. “L’hardware è destinato a diventare una commodity”, fa eco a Zanotto Daniele Urbanello, Business Developer Manager di Attiva Evolution.
Due soluzioni italiane ampliano il listino della sicurezza
L’attenzione alla cybersecurity ha già dato i primi risultati concreti: l’acquisizione di nuove distribuzioni. Si tratta di due prodotti italiani: Chimpa e Crypty.
Il primo è realizzato da Xnoova, società nata come spin-off di un’iniziativa universitaria e che ha sede a Piacenza. “Chimpa è una sorta di mix che integra le funzioni di un MDM e un end point per il mobile – afferma Zanotto –. È una suite che può essere usata per rendere sicura tutta la parte di dispositivi mobili di un’azienda. Abbiamo scelto questa suite perché ci siamo accorti che la sicurezza nelle aziende è diverso da quella sul mobile. Ci sono tecniche di attacco e di protezione completamente differenti e ciò ci ha indotto a puntare su uno strumento dedicato proprio a questo. Inoltre, oggi sul mercato non ci sono altri prodotti simili”.
Attiva è il secondo distributore italiano di Chimpa. “Xnoova ci ha assicurato che per un po’ rimarremo solo due”, precisa Zanotto. Chimpa viene fruito come servizio cloud e prevede tre tipi di licenza: core, enterprise e corporate.
La messaggistica criptata
L’altra soluzione di cybersecurity che ha appena iniziato a distribuire Attiva Evolution è Crypty, che è realizzata dall’omonima azienda. Anche questo è un prodotto italiano ed è progettato per consentire di avere comunicazioni sicure. Infatti, si differenzia da tutti gli altri programmi di messaging perché non memorizza i metadati che vengono utilizzati quando comunicano due o più persone. In più, è una soluzione del tutto anonima perché per avere la licenza non si è obbligati a fornire mail o numero di telefono, basta scaricare l’app, ottenere le credenziali e crearsi un alias con un nome a piacimento. Il costo dell’uso è di circa 100 euro al mese a licenza e l’abbonamento può essere rinnovato di mese in mese.
“Crypty è un applicativo costoso e può essere fruito sia as a service, tramite un data center svizzero, sia installato on premise – afferma Zanotto –. L’azienda produttrice aveva pensato che gli utenti tipici potessero essere i commercialisti e i notai. Invece ha poi visto che è molto più sensibile il mercato aziendale”.
C’è shortage di hardware, è il momento di puntare sul software
A fronte delle nuove acquisizioni, Zanotto precisa come Attiva Evolution stia puntando su prodotti molto verticali per potersi ricavare un proprio spazio. “Altrimenti ci troviamo tutti a vendere le stesse soluzioni – sottolinea Zanotto –. E Attiva Evolution ha deciso di scegliere soluzioni italiane. Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema. Attendetevi quindi in futuro altri annunci”.
Nell’attesa che nasca l’ecosistema, e sfruttando anche il fatto che in questo periodo è molto difficile reperire nuovo hardware per la sicurezza, l’azienda ha avviato un altro tipo di attività: quella di rendere sicuri i dispositivi già posseduti dalle organizzazioni. Non è ovviamente un’attività che svolge in prima persona, ma che sta consigliando di fare ai propri clienti.
“Siamo sinceri: in questo periodo nessuno consegna access point o switch, non ce ne sono – sostiene Zanotto –. Quindi ai nostri partner stiamo suggerendo di andare dai clienti e, invece proporre un cambio strutturale della rete, di offrire di rendere più sicura quella attuale, usando software specifici, come per esempio quello di Extreme Networks, che consente di avere una completa visibilità della rete, indipendentemente dall’hardware posseduto”.
Un’acquisizione all’orizzonte
Nel 2021 Attiva Evolution ha messo a segno un’importante crescita, ma per quest’anno si sta profilando un anno a crescita zero. “Tra i nostri obiettivi – conclude Zanotto – c’è anche quello di fare un’acquisizione, un piccolo distributore che ci permetta di crescere. È già un anno che stiamo cercando un’azienda con i bilanci in ordine e qualche idea ce l’abbiamo, ma è ancora prematuro per raccontarlo. Però la decisione è presa e quindi arriveranno delle novità in questo senso. D’altra parte, nell’ultimo periodo tutti sono cresciuti perché hanno effettuato delle acquisizioni e noi siamo stati gli unici a non esserci ancora mossi in questo senso”.