Eric Herzog, Chief Marketing Officer di Infinidat, mette in evidenza le tematiche più discusse legate alla produttività e al mondo storage.
Intavolare conversazioni di attualità sulle tendenze del settore e sui nuovi sviluppi dello storage quando ci si ritrova davanti alla macchinetta del caffè può sembrare un’usanza sociale pre-Covid ma, soprattutto oggi, è di fondamentale importanza per tenere alta l’attenzione su temi caldi. Attacchi Ransomware, complessità delle infrastrutture, nuove tendenze, tecnologie innovative e costi di gestione, infatti, non sono solo argomenti sui quali scambiare due chiacchiere tra colleghi, ma sono cinque aspetti fondamentali sui quali tutti i responsabili IT dovrebbero tenere sempre alta l’attenzione quando si parla di Storage Enterprise.
Attacchi Ransomware: il ruolo dello storage
Di fronte alle minacce informatiche legate ad attacchi ransomware e malware, per le aziende moderne è diventato di vitale importanza l’implementazione di innovative strategie per la protezione dei dati, come Air Gap logici, reti separate/isolate, snapshot immutabili e ripristino quasi istantaneo dei dati. I criminali informatici sono ormai in grado di prendere di mira direttamente sia il backup dei dati che lo storage primario, quindi, l’infrastruttura storage per il backup deve essere sufficientemente sicura e robusta per resistere ai suddetti attacchi.
Ciò che tutte le aziende di qualsiasi dimensione devono tenere sempre bene a mente è che la domanda da porsi non è più se si subirà un attacco informatico, ma quando e con quale frequenza. Per questo motivo, Infinidat ha sviluppato InfiniGuard, un’appliance di backup che permette di proteggersi da ransomware e malware con funzioni automatizzate, come la tecnologia InfiniSafe che garantisce la continuità aziendale e protegge gli asset più importanti per l’azienda: i dati. Quando un hacker richiede il riscatto, infatti, InfiniGuard consente di recuperare i dati precedenti all’attacco consentendo così di ignorare la richiesta, senza dover pagare per accedere nuovamente ai propri dati.
Complessità delle infrastrutture: segnali di pericolo
Quando i dati vengono archiviati in silos, la loro struttura oltre ad essere eccessivamente complessa è anche costosa da mantenere. Questo rappresenta uno degli incubi più ricorrenti, e troppo spesso tollerati, con il quale si trovano ad avere a che fare gli amministratori di Storage. Consolidare gli storage array permette di ridurre il numero di silos indipendenti da gestire, semplificando notevolmente l’intero processo dei dati.
Nelle società moderne, la complessità di gestione dei dati è principalmente legata all’elevato numero di array di storage presenti: infatti, se si utilizzano 40 array differenti sarà inevitabilmente più complesso trovare dati specifici e capire su quale box fisico si trovano. Poter consolidare la stessa mole di dati su soli due array, che svolgono lo stesso lavoro, aiuterebbe non solo a ridurre la complessità ma anche la gestione operativa. Negli ultimi anni, i CIO hanno iniziato a optare sempre di più per il consolidamento delle proprie infrastrutture, perché una complessità ridotta significa anche costi ridotti, sprechi ridotti e processi IT semplificati.
Nuove tendenze: L’evoluzione di Kubernetes
La maggior parte delle aziende cerca di lavorare con un fornitore storage che ha anche una forte presenza nel mercato dei provider di servizi cloud. Se questi ultimi, infatti, si affidano a una piattaforma di storage, i CIO e i responsabili IT avranno la certezza che le capacità di archiviazione offerte saranno di prim’ordine.
Infinidat ha riscontrato un enorme successo tra i provider di servizi cloud pubblici. Tra questi sono in diversi a utilizzare gli storage enterprise InfiniBox e l’appliance InfiniGuard. Nello specifico, uno di loro si concentra esclusivamente sulla fornitura di servizi alle aziende sanitarie, che eseguono fino a 90.000 backup al giorno, utilizzando la tecnologia Infinidat. Grazie all’esperienza maturata nei diversi mercati di riferimento, Infinidat eccelle anche nei mercati verticali che richiedono specifici requisiti, che vanno dai cloud service provider ai fornitori di servizi gestiti (MSP) alle grandi imprese.
Tecnologie innovative: gestione dell’infrastruttura e affidabilità
Negli ultimi anni, c’è stato un significativo cambiamento del focus nell’ambito IT, che si è spostato dalla gestione dell’infrastruttura a quella delle applicazioni. In questo contesto, poter contare su un’infrastruttura che propone un approccio “Set-it-and-forget-it” è l’ideale per consentire ai CIO di potersi concentrare maggiormente sulle applicazioni. Oggi l’esigenza primaria è che il sistema di Storage sia automatizzato e autonomo. Recentemente uno tra i nostri più importanti clienti ha affermato: “Abbiamo implementato InfiniBox tre anni fa. Non ho mai dovuto pensare allo spazio di archiviazione: l’InfiniBox si prende cura di sé stesso”.
Grazie alla Neural Cache installata su InfiniBox il sistema si adegua automaticamente ed in tempo reale agli eventuali cambiamenti degli ambienti applicativi, realizzando di conseguenza un approccio “Set-it-and-forget-it”. Collegando altri server allo storage Infinidat è possibile gestire automaticamente e autonomamente il tutto, ottimizzando al contempo anche le prestazioni delle applicazioni e dei carichi di lavoro, senza dover affrontare un lungo e doloroso processo di “ottimizzazione delle prestazioni”. Infinidat si è spinta anche oltre offrendo un supporto per Ansible Framework di Red Hat che permette all’amministratore dello storage di consentire al team DevOps e al team operativo di interagire con lo storage senza preoccupazioni.
Costi di gestione: ridurre CAPEX e OPEX
Abbiamo un cliente in Europa che è passato da 14 Backup Appliance a soli 2 InfiniGuard, risparmiando sia su CAPEX che su OPEX. Un altro cliente Global Fortune 500 ha risparmiato quasi 100 milioni di dollari in CAPEX e OPEX con le piattaforme Storage di Infinidat.
Possedere un ampio set di array implica la necessità di più spazio rack, più potenza, più raffreddamento e più gestione operativa quotidiana. In questo contesto, il consolidamento è il modo ideale per ridurre al contempo sia investimenti CAPEX che OPEX. Inoltre, adottare un’infrastruttura basata su un approccio “Set-it-and-forget-it ” riduce notevolmente la gestione operativa e permette di azzerare la necessità di configurare gruppi RAID o LUN o di dovere trafficare a lungo con lo storage per ottimizzare le prestazioni delle applicazioni o eseguire qualsiasi altra attività di configurazione. Le soluzioni Infinidat non hanno paragoni rispetto ai sistemi offerti dalla concorrenza, anche quelli nella fascia più alta hanno comunque la necessità di essere configurati e gestiti manualmente, il tutto aumentando notevolmente i costi.