Stampanti inkjet Epson, sostenibilità e affidabilità per le aziende

stampanti inkjet costi di stampa

Lo scenario macroeconomico e le congiunture globali portano le aziende verso una rinnovata coscienza ambientale; le stampanti inkjet Epson WorkForce favoriscono la sostenibilità del business.

In un periodo di forte contrazione dei mercati e di costante innalzamento dei costi delle materie prime e dell’energia già in atto da diversi mesi, il pensiero costante delle imprese è quello di contenere le spese, ottimizzando le risorse interne, pur mantenendo immutata l’operatività quotidiana. Sulla base di queste premesse, è dunque opportuno che le imprese considerino con attenzione ogni scelta operativa, dall’approvvigionamento di energia alle tecnologie e soluzioni usate per le attività di tutti i giorni.

Uno degli aspetti da valutare riguarda certamente il consumo degli apparati in uso presso gli uffici. In questo senso, anche solo l’uso di lampadine a LED al posto di quelle a incandescenza può fare la differenza. Lo stesso vale per gli strumenti di stampa presenti in azienda, presso i lavoratori remoti e nelle sedi distaccate.

Ad esempio, la scelta di soluzioni inkjet permetterebbe di tagliare sostanzialmente i costi dell’energia, oltre ai costi di manutenzione.

stampanti inkjet

Prodotti attenti ai consumi e all’ambiente sono oggi sempre più richiesti in ambito business (e non solo). A testimoniarlo, la recente ricerca IDC IDC Vendor Spotlight promossa da Epson. Osservando le tendenze del settore printing per l’ufficio è possibile constatare una contrazione del mercato di stampanti e MFP laser.

In particolare, IDC segnala che la domanda tenderà a diminuire su base annua del 2,6% in Europa e del 4,3% in Italia, mentre la vendita dei modelli inkjet per l’ufficio registrerà un aumento annuo pari al 7% in Europa e all’8,8% in Italia.

I benefici delle stampanti inkjet sono ormai sotto gli occhi di tutti: la tecnologia è pronta, ormai da tempo, a soddisfare gli elevati volumi di stampa e i pesanti carichi di lavoro tipici degli ambienti business.

L’87% dei decisori aziendali ritiene che i consumi energetici e i rifiuti siano due aspetti molto importanti nella scelta di nuove stampanti. Dallo studio di IDC emerge inoltre che il 78% degli intervistati considera le stampanti e i multifunzione inkjet più ecosostenibili rispetto ai dispositivi laser.

Stampanti inkjet, l’attenzione all’ambiente

Sempre secondo il report IDC Vendor Spotlight, il 65% dei responsabili IT europei intende destinare fino a metà del budget a propria disposizione per acquistare prodotti e servizi sostenibili. Le stampanti inkjet sono apprezzate per le loro caratteristiche intrinseche di sostenibilità, sicurezza e conformità.

stampanti inkjet

I consumi elettrici ridotti e il notevole minor volume dei materiali consumabili tipici delle stampanti a getto di inchiostro rappresentano un “plus” non da poco per le imprese (la differenza è così elevata che diversi clienti Epson hanno potuto riutilizzare per altri compiti gli spazi precedentemente destinati a magazzino consumabili). A sostegno di questa visione globale, Epson porta avanti da maggio 2021 la campagna “Turn Down the Heat – Contrastiamo il riscaldamento globale”. Si tratta di una iniziativa realizzata in collaborazione con la National Geographic Society, nata con l’obiettivo di svolgere un’azione di sensibilizzazione per scongiurare quanto previsto dagli scienziati, cioè che il permafrost terrestre si scioglierà completamente entro il 2100, portando un drastico cambiamento nell’ecosistema e nei paesaggi urbani.

La campagna poggia su cinque punti chiave, direttrici specifiche che possono aiutare a salvaguardare i ghiacci perenni. Per limitare il surriscaldamento globale, le aziende devono prendere in considerazione le alternative con tecnologia che consuma e scalda meno. Ogni dispositivo gioca un ruolo importante nel ridurre il riscaldamento globale e nell’aiutare le aziende a soddisfare i criteri ESG (Environmental, Social, Governance).

È poi importante sostenere l’economia circolare, per un impiego virtuoso delle risorse.

L’iniziativa pone inoltre particolare attenzione sul consumo d’acqua e sui materiali rinnovabili e sulla necessità di adottare valori sostenibili nell’intera catena di fornitura. Seguendo questi passaggi, le aziende potranno a tutti gli effetti avviarsi verso un futuro più sostenibile, evitando il solo ecologismo di facciata.

Epson Heat-Free technology

Un passo concreto verso la riduzione dei consumi (e non va dimenticato che un basso consumo energetico significa anche minori emissioni di CO2) è rappresentato dalla tecnologia Epson Heat-Free.

La tecnologia Epson Heat-Free è una tecnologia di stampa a freddo che consente di emettere le singole gocce di inchiostro per la produzione delle stampe senza necessità d riscaldare l’inchiostro stesso. Invece del calore, agisce tramite un impulso elettrico che viene applicato all’elemento piezoelettrico, modificandone la forma e producendo l’espulsione dell’inchiostro dalla testina di stampa.

Si tratta di un approccio totalmente differente rispetto a quello delle stampanti inkjet termiche e dei modelli laser.

Il primo, evidente, vantaggio riguarda la riduzione dei consumi di energia e, conseguentemente, i costi ad essi correlati. Come già detto, l’intero processo si svolge senza generare calore, un particolare che aumenta sensibilmente la durabilità e l’affidabilità della testina di stampa.

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Oltre a ciò, il processo di stampa e il percorso carta sono notevolmente semplificati rispetto alla tecnologia laser, in più l’inkjet richiede un minor numero di componenti e consumabili. Le inkjet con tecnologia Epson Heat-Free rappresentano dunque una valida soluzione per tagliare i costi di manutenzione e ridurre i fermi macchina, a tutto vantaggio della produttività.

Ma c’è di più, non dovendo riscaldare elementi interni atti alla stampa, i dispositivi caratterizzati da questa tecnologia è in grado di assicurare un avvio dei lavori di stampa in tempi molto rapidi, migliorando la reattività dei processi, anche se la stampante si trova in standby.

Le stampanti WorkForce: un grande vantaggio a disposizione di Epson

Tutta la tecnologia appena descritta è il cuore della famiglia di stampanti WorkForce, così ampia e diversificata da poter soddisfare tanto le esigenze dei piccoli uffici e studi professionali quanto i carichi più impegnativi degli ambienti di lavoro particolarmente estesi.

stampanti inkjet

Stampanti e MFP della serie di distinguono per la buona ergonomia complessiva, la capacità di lavorare in ambienti misti e attraverso device mobile. Ai display touch, all’ADF e alla funzionalità duplex, per ottenere documenti professionali risparmiando carta, si affiancano capacità di stampa che vanno dalle 33 ppm BN per le “piccole” WF-2xxx, alle 100 ppm della serie Enterprise WF-M21000.

Fattor comune di tutte queste soluzioni è certamente l’attenzione ai consumi e all’ambiente. I numerosissimi modelli che compongono il listino arrivano a consumare fino all’83% in meno rispetto ai competitor laser di pari prestazioni. Assicurano, inoltre, un’elevata autonomia, grazie alle capienti taniche di inchiostri che, per alcuni modelli, possono arrivare fino a 100mila copie.

Queste stampanti inkjet producono fino al 93% di rifiuti in meno (rispetto alle laser), in virtù del minor numero di pezzi e parti di ricambio da sostituire nel corso della vita utile.

Con Epson WorkForce, le imprese possono realmente contare su un affidabile alleato per il business, un supporto efficiente per la produttività di tutti i giorni e per affrontare il futuro nel rispetto dell’ambiente.

 L’impegno di Epson per supportare le aziende con la formula “print as a service”

Da anni è in atto un continuo e progressivo spostamento verso il concetto di MPS: dati più precisi arrivano da ASSOIT, l’associazione di categoria, che evidenzia come i servizi MPS passano dal 29,4% del 2019 al 36,5% del periodo 2021 – 2023. Le aziende non comprano più un bene (la stampante), ma un servizio (la stampa), così hanno costi ben definiti e un servizio che viene gestito dal rivenditore o dal partner che, essendo più vicino al cliente, può modulare al meglio l’offerta.

Ma in questo cambiamento il rivenditore non è solo l’esecutore dell’attività di manutenzione a garanzia di una funzionalità esonerata da problemi, bensì un consulente che aiuta l’azienda a definire la miglior architettura dell’ambiente di stampa in funzione degli obiettivi aziendali.

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Per queste ragioni in Epson Italia è stata creata un’area di business completamente dedicata ai rivenditori specializzati nei contratti a costo-copia: guidata da Luca Motta, in qualità di Head of Sales Office Print, ha l’obiettivo di sviluppare il canale focalizzato proprio sulla formula “print as a service”.