È stato un anno di grande crescita per Salesforce. L’azienda, che con una quota di mercato di quasi il 24% è leader nel settore del software CRM (Customer Relationship Management) basato nel cloud, ha chiuso l’anno fiscale 2022 con introiti di 26,49 miliardi di dollari, un incremento di quasi il 25% rispetto all’anno precedente.
Molto positivi, in particolare, i risultati raggiunti dalla filiale italiana. Salesforce non fornisce i dati ripartiti per country, ma il nostro Paese, riferisce Mauro Solimene, Country Leader Italia, è stato al primo posto per crescita nell’ area di riferimento (SEMEA). Per inquadrare questo dato vale la pena di sottolineare che l’area SEMEA è quella in cui Salesforce sta crescendo più rapidamente. Diretta conseguenza di questo sviluppo è l’aumento dei dipendenti, che in Italia lo scorso anno sono sostanzialmente raddoppiati.
Alla base di questo successo secondo Mauro D’Addazio, che guida il Customer Success Group di Salesforce, è la soddisfazione dei clienti, confermata da un punteggio di 4,9/5 nell’ultima indagine di Customer Satisfaction e da una percentuale del 94% di rinnovi annuali.
L’offerta
Il cuore dell’offerta Salesforce è Customer 360, una piattaforma CRM che si articola una varietà di moduli (Marketing, Vendite, E-commerce, Servizio clienti e altri ancora) ed è adattabile alle aziende di qualsiasi dimensione. Customer 360 permette di aggregare in un’unica vista i dati dei clienti attraverso sistemi, app e dispositivi, e si appoggia su uno strato di tecnologie di intelligenza artificiale, Einstein, capace di elaborare le passate interazioni per migliorare le attività di supporto e anticipare le esigenze del business. Secondo i dati forniti da Salesforce, Einstein effettua oltre 123 miliardi di predizioni al giorno.
Grazie a Slack, la soluzione di messaggistica in tempo reale acquisita lo scorso anno per la cifra record di 27,7 miliardi di dollari, il CRM di Salesforce mette a poi a disposizione dei clienti un hub integrato di collaborazione e comunicazione che supera le limitazioni della posta elettronica migliorando il livello di partecipazione di tutti i dipendenti con un conseguente aumento della produttività.
Erogata inizialmente tramite l’infrastruttura del produttore, con l’introduzione di Hyperforce, annunciato alla fine del 2020, l’offerta di Salesforce può essere fornita anche tramite i cloud pubblici dei principali provider, tra cui Amazon AWS, Microsoft Azure e GCP (Google Cloud Platform). Hyperforce consente alle aziende di accedere in modo sicuro a ogni app e piattaforma Salesforce da qualsiasi luogo, sfruttando al contempo la scalabilità e l’agilità del cloud pubblico.
Una fabbrica di talenti
Il divario esistente tra domanda e offerta di competenze digitali è sempre più marcato e preoccupante in un mondo che sta passando con rapidità a un modello digital-first. Per aiutare a colmarlo, già da tempo l’azienda investe molto sulla formazione: basti pensare a Trailhead, la sua piattaforma gratuita di apprendimento online che ad oggi ha aiutato oltre 3,9 milioni di persone ad acquisire le competenze necessarie per creare soluzioni basate sulla piattaforma Salesforce.
Ora è nata in Italia la Digital Talent Factory Salesforce, un progetto che ha l’obiettivo formare “talenti digitali” e colmare il gap citato. Si rivolge a persone che non devono necessariamente avere una formazione tecnico-scientifica di base: è sufficiente che siano curiose e con una gran voglia di imparare per costruirsi una carriera e reinventarsi a livello professionale. Digital Talent Factory, secondo Salesforce, è un luogo virtuale dove informarsi, ispirarsi, comprendere quali sono i percorsi e scoprire chi offre percorsi di formazione che poi possano facilmente tramutarsi in posti di lavoro.