Migliorare la produttività riducendo costi e complessità: questa è la filosofia del Cloud XaaS e dell’approccio Everything-as-a-Service suggerito da HPE.
La società è un punto di rifermento globale per numerosi processi e piattaforme largamente utilizzati dalle imprese. HPE si impegna a innovare soluzioni e servizi per garantire performance e resilienza alle aziende in fase di crescita e trasformazione.
In questo contesto, HPE è tra i fautori del modello cloud di nuova generazione XaaS, ovvero Everything-as-a-Service.
Il termine include una serie di servizi correlati al cloud computing e all’accesso remoto. Si parte dal presupposto che qualsiasi funzione IT possa essere trasformata in un servizio a consumo, da gestire e secondo modalità “a consumo” o come acquisto basato su accordi anticipati o su licenza.
I vantaggi di XaaS includono una reale possibilità di accelerare i processi di business, ottimizzando sviluppo e gestione delle App e migliorando il modello di spesa.
Questo modello di delivery consente di perfezionare le operazioni e liberare risorse per l’innovazione. Si concretizza così il concetto di “agile business”.
L’approccio multi-tenant e il pooling delle risorse conferiscono elasticità all’infrastruttura aziendale. Ogni impresa può così accedere alle nuove tecnologie in modo rapido, beneficiando della scalabilità e della resilienza del cloud.
Non meno importante, adottando XaaS, gli ambienti di business possono ridurre i costi, avviando abbonamenti su misura attraverso i provider abilitati.
Avvicendamenti al vertice
A raccontare la filosofia HPE è intervenuto Stefano Venturi, che ha guidato l’azienda come Presidente e AD per un decennio. Il manager ha messo al servizio della società il proprio spirito di innovazione e la capacità di guardare lontano, anche in periodi difficili. Nel tempo, la trasformazione dell’azienda ha portato alla creazione di quella che oggi riconosciamo come Hewlett Packard Enterprise.
Al posto di Venturi, da poche settimane, Claudio Bassoli è diventato nuovo Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda, con decorrenza effettiva a partire dal primo febbraio 2022. Attualmente VP di HPE a guida dell’organizzazione vendita dell’azienda in Italia, Bassoli vanta oltre 30 anni di esperienza dirigenziale nella gestione di aziende tecnologiche innovative, con una storia di successi in realtà italiane e multinazionali.
Il Cloud XaaS e le esigenze di mercato
In un futuro sempre più Data-driven, la digitalizzazione di imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini gioca un ruolo chiave nell’abilitare la competitività del Sistema Paese.
Lo Studio Strategico “La nuova generazione di Cloud basata su XaaS – Everything-as-a-Service – Nuovo modello sostenibile di Cloud per la competitività e la crescita dell’Italia” è stato realizzato da The European House – Ambrosetti per HPE.
Secondo l’indagine, la mancata crescita dell’Italia è legata alla scarsa produttività nella componente “Energie di Sistema”. Essa riguarda la gestione manageriale e la gestione del personale e dei talenti.
Crescono gli investimenti in asset intangibili, si evidenzia una forte correlazione di queste attività con la crescita del PIL. Gli asset intangibili giustificano oltre il 90% del valore di borsa delle principali società statunitensi e oltre il 70% delle aziende europee.
L’osservatorio contiene uno specifico indicatore relativo alla digitalizzazione nazionale. L’Italia è al nono posto in Europa e al primo posto tra i principali Paesi benchmark. Non mancano lacune. Tra queste, le competenze considerate non idonee per governare la transizione digitale, la larga adozione di strumenti digitale di base dalla maggior parte delle imprese e le difficoltà manageriali nella gestione della transizione digitale.
Cloud XaaS per imprese e PA
In questo contesto, la diffusione del Cloud di nuova generazione, basato su Everything-as-a-Service permetterà di abilitare un aumento della produttività fino al 2,3% per le imprese. Ciò si tradurrà, secondo le previsioni, in un aumento del PIL fino a 222 miliardi di euro nei prossimi 5 anni
Con questi strumenti, la PA potrà generare un risparmio di costi pari a oltre 650 milioni di euro, equivalenti a una riduzione del 25% dei costi ICT.
Secondo HPE, è necessario che le PA adottino un nuovo modello di sourcing basato sulle logiche “as-a-Service”. Cloud e formazione sono le direttrici sui cui puntare.