Cristiano Radaelli, Vice Presidente di Anitec-Assinform, l’Associazione italiana delle imprese dell’ICT e dell’elettronica di consumo aderente a Confindustria, è stato rieletto per il prossimo biennio nel Board di DIGITALEUROPE, associazione internazionale con sede a Bruxelles che riunisce 39 associazioni dell’ICT in tutta Europa e 86 società leader mondiali del settore.
La riconferma del suo incarico nel board di DIGITALEUROPE, in questo momento di fermento per il settore digitale e per l’intera economia nel periodo post-pandemico, conferma ulteriormente il ruolo determinante delle imprese italiane nel contesto europeo del settore.
“La presenza di Anitec-Assinform ai vertici di DIGITALEUROPE e la conferma di Cristiano Radaelli nel board dell’Associazione – commenta Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform – affermano la volontà della nostra Associazione di promuovere in ottica europea la crescita e la competitività delle realtà italiane del settore digitale. Insieme agli altri Stati Europei vogliamo dare il nostro contributo alla ripartenza post-pandemica per consolidare il mercato e avviare i grandi progetti tecnologici offerti dal Next Generation italiano – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
Laureato in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, Radaelli ha maturato una lunga esperienza nell’industria delle tecnologie digitali. Dall’aprile 2018 ricopre la carica di Vice Presidente Vicario di Anitec-Assinform.
“Sono onorato di essere stato rieletto nell’Executive Board di DIGITALEUROPE dove rappresenterò Anitec-Assinform. DIGITALEUROPE svolge un ruolo importante verso la Commissione Europea relativamente ai temi del digitale e, come unico Membro italiano del Board, sono molto contento di assumere l’incarico per il prossimo biennio che vedrà grandi passi avanti nello sviluppo dei punti del “Decennio Digitale”, avviati dalla Commissione Europea sotto la guida della Presidente Ursula von der Leyen. I dossier che saranno in discussione nei prossimi due anni sono fondamentali per le regole dell’economia digitale e per sviluppare in Europa un ecosistema di eccellenze e di infrastrutture e tecnologie abilitanti”, ha commentato Radaelli.