Nuova versione di Portworx, la piattaforma di data services Kubernetes di Pure Storage, al fine di un’integrazione più spinta sulle piattaforme di Pure per fare self provisioning e allocazione o rilascio risorse direttamente da parte degli sviluppatori.
In sostanza, si dà a loro il controllo sulle componenti di backup restore e la gestione infrastrutturale al fine di abbattere il time to market nello sviluppo applicativo. In sostanza, si passa agli sviluppatori la palla del controllo.
Ma novità anche a livello di incentivi per i partner e annunci legati alla componente Pure1. Tutto questo è stato annunciato durante l’evento Pure//Accelerate Digital.
Umberto Galtarossa, Partner Technical Manager Pure Storage Italia, ha spiegato queste novità. In primo luogo, spazio all’as a service che, secondo Galtarossa prende sempre più piede perché va a incidere sul “naturale ciclo di vita infrastrutturale: l’impegno è più breve e, una volta fissata la linea di base, il cliente ha un costo fisso al mese che aumenta se supera questa linea di base ma diminuisce se lo stesso mette in produzione certe risorse”.
Insomma, l’as a service aiuta le società che hanno un It dinamico e hanno a che fare con andamenti oscillanti del business, come per esempio le aziende legate a eventi speciali come per esempio il black Friday.
Pure as-a-Service: proposte migliorate
L’impulso nelle vendite di Pure as-a-Service è intenso, con più del doppio dei partner che quest’anno sta concludendo nuovi contratti rispetto all’anno scorso.
Pure mette a disposizione una utility di livello enterprise con consumi storage flessibili, un’esperienza cloud on-premise e costi allineati ai consumi effettivi.
Pure ha continuato a migliorare le proposte Pure as-a-Service riducendo la complessità con l’eliminazione delle licenze aggiuntive e dei costi di supporto, oltre all’introduzione di un catalogo di servizi dai prezzi trasparenti.
Ora i partner possono ottenere guadagni ancor più elevati attraverso la vendita di Pure as-a-Service grazie a un nuovo rebate che gli riconosce il 5% del valore totale dei contratti di vendita di Pure as-a-Service eligibili, fino a 100.000 dollari per deal.
Pure mette l’accento sul fatto che questa possibilità è accessibile esclusivamente ai partner Elite. Il programma è valido fino al 31 ottobre 2021 ed è disponibile per la prima opportunità Pure as-a-Service sia sui nuovi clienti sia su quelli già acquisiti.
Aggiornamenti Portworx
Come si accennava, Portworx passa al modello canale 100%. A fronte di aziende che si rivolgono alle applicazioni cloud-native come base di una nuova fase del proprio business, i partner di canale diventano consiglieri preziosi per destreggiarsi in un mondo che fa leva su container e Kubernetes.
Con Portworx, che Pure ha acquisito a fine 2020, Pure propone la Data Services Platform Kubernetes per creare, automatizzare, proteggere e salvaguardare le applicazioni cloud-native.
I clienti possono accelerare la propria trasformazione digitale eseguendo facilmente tutte le applicazioni cloud-native su qualsiasi cloud e utilizzando qualsiasi piattaforma Kubernetes integrando alta disponibilità, protezione e sicurezza dei dati, e mobilità per cloud ibridi.
Ora che anche le soluzioni Portworx verranno vendute 100% attraverso il canale, alla pari degli altri prodotti e servizi Pure, i partner possono ampliare l’offerta delle soluzioni in abbonamento per coprire anche le applicazioni basate su Kubernet.
Gestione abbonamenti: l’ampliamento di Pure1
Inoltre, durante l’evento, Pure ha ampliato le funzionalità di Pure1 per fornire ai partner l’accesso alla gestione degli abbonamenti per conto dei rispettivi clienti, consentendo così all’ecosistema di partner Pure di offrire un servizio completamente operativo con piena trasparenza sui clienti congiunti.
I clienti finali che utilizzano il portale self-service Pure1 possono anche acquistare in qualsiasi momento nuovi servizi o ampliare le soluzioni as-a-Service attraverso il proprio partner di canale.
La partnership con NTT
Partnership a livello globale tra Pure Storage e NTT con condivisione di diversi servizi, uno di questi, al momento solo presente in terra d’America, è Secure 24. Così ci spiega Devid Mapelli, Vice President: Go to market Practices di NTT, sentito a margine. “Con Pure Storage portiamo ai clienti primary e secondary storage e la partnership ci aiuta in questo senso a capire insieme le necessità del cliente, ne capiamo le esigenze e le trasformiamo in soluzioni”.
Un altro tassello forte di questa partnership è la possibilità di ‘sfruttare’ le già consolidate partnership infrastrutturali che Pure ha con altre realtà, come per esempio con Cisco. “Qualora il nostro cliente avesse già un sistema Cisco a bordo del proprio data center – spiega Mapelli – aiutiamo a integrare nativamente Pure”.