Cisco Italia apre a nuove specializzazioni (Developer e Advisor) a supporto dei partner.
Un ecosistema di canale per Cisco Italia che, durante l’edizione 2021 del Partner Club digital edition, ha deciso di svelare per sostenere nuovi progetti con i partner e per cavalcare le novità tecnologiche che attraversano il paese.
Basti tornare indietro di qualche mese e pensare a come la pandemia e il lockdown abbiano cambiato la vita di molte imprese e di lavoratori. Ma non solo, la digitalizzazione ha fatto un salto in avanti inimmaginabile e nel giro di breve ha dimostrando che gli strumenti ci sono, le idee anche.
Come ha ricordato Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia, “il digitale diventa pervasivo e tocca diversi settori dell’attività economica tra cui anche l’ambiente e richiede competenze sempre più specialistiche”.
Basti pensare all’IoT o IIoT, al machine learning, all’intelligenza artificiale e, per entrare più nel concreto, a quanto sia centrale, per esempio, nel mondo industriale, la nuova robotica sempre più intelligente, autonoma che impara in fretta, grazie proprio all’intelligenza artificiale.
E’ proprio su questi fronti che si inseriscono le nuove specializzazioni di casa Cisco a supporto dei partner che, pur mantenendo l’attuale tripartizione di certificazioni (Gold, Premier e Select), potranno acquisire in tutto o in parte. Sono quattro, anche se la vera novità sono due. Oltre a quelle più riconoscibili perchè sono sempre più entrate nel gergo del canale distributivo, Integrator e Provider, più legata ai servizi gestiti, si affiancano due novità: Developer e Advisor.
Tra gli obiettivi della società vi sono priorità tecnologiche. “La costruzione della rete internet del futuro, una nuova rete di nuova tecnologia per la quale abbiamo sviluppato componenti per supportare lo sviluppo”, spiega Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di Cisco Italia. “Ma la rete vuol dire anche collegare macchine, utensili, wearable, applicazioni e serve capire come utilizzare il software, oltre alle applicazioni stesse che devono essere ottimizzate alle esigenze del cliente, misurate in base alla customer experience e, inoltre, al nuovo modo di lavorare”, afferma.
Campatelli ha così riassunto le due nuove specializzazioni che, in un certo senso, andranno anche a toccare e aggiornare il programma di canale. Il system integrator diventa sempre più un provider che viene affiancato dal Developer in grado di fornire servizi anche da remoto, gestisce la rete e previene situazioni di pericolo, abbia competenze di sviluppo e gestisca l’ambiente software, in poche parole. E l’Advisor? “E’ il consulente che analizza la situazione e le nuove esigenze dei clienti”, continua Campatelli. “Sono figure con le quali vogliamo lavorare in modo più strutturato”.
Da qui, la partnership con Codemotion e la sua community da 180 mila developer. “Con loro lavoriamo in ottica di programma per dare una spinta ai nostri partner sullo sviluppo delle applicazioni da cogliere”, dice Campatelli.
Per gli Advisor serviva fare un passo in più e per questo, Cisco, si appoggia al programma di innovazione, Innovation exchange, già operativo, che vede la partnership con centri di competenza, di ricerca e con le università. “Dove troviamo le competenze e le risorse per fare progetti come advisor?”, si domanda Campatelli. “Nei centri di ricerca con cui abbiamo una partnership abbiamo nostre strutture aperte alla co-innovazione”, spiega.
Ma non solo. Si ricordano le Networking Academy, oltre 350 in Italia, dalle quali sono stati formati più di 1200 professori e, nell’anno fiscale 2020, ha formato 46 mila ragazzi puntando a 60 mila nel nuovo anno fiscale.