Un approccio totale al canale che ha portato Sangfor Technologies, nel giro di poco, a consolidarsi una posizione anche in Italia.
Forti sulle piattaforme multitenancy che fornisce attraverso il supporto dei Cloud service provider, la società fornisce formazione continua, iniziative di marketing e lead generation e propone le soluzioni in modalità white label consentendo la brandizzazione da parte dei dealer che possono così aumentare la propria visibilità sul mercato.
Fornitore globale specializzato in soluzioni infrastrutturali di cloud computing, Network Security e Network Optimization, Sangfor Technologies mette a disposizione del mercato gli strumenti, la sicurezza e le funzionalità di gestione necessarie per governare gli ambienti cloud.
Sangfor Technologies fornisce, a livello globale, soluzioni infrastrutturali che sfociano in una gamma di prodotti e servizi, tra cui Next Generation Firewall e soluzioni di Endpoint Protection, Managed Detection and Response, Internet Access Management, Hyper-Converged Infrastructure, Virtual Desktop Infrastructure, Wan Optimization e Sd-Wan.
Nata in Cina nel 2000, l’azienda oggi sfiora i 7 mila dipendenti in 60 filiali dislocate in tutto il mondo e realizza un fatturato superiore al miliardo di dollari.
In Italia Sangfor è presente dalla fine del 2017 “con una filiale che agisce da centro stella europeo e che in pochi anni ha realizzato risultati, tanto da contare a oggi nove persone dedicate allo sviluppo di un business che in questi tre anni è sempre cresciuto con un tasso del 70% anno su anno”, ha dichiarato Giuseppe Coppola, Country Manager di Sangfor Italia.
Una crescita che viaggia parallela a quella dell’intero gruppo e che in Italia sostiene le esigenze delle medie imprese e dei Cloud Service provider locali.
“Grazie al lavoro del team italiano e dei nostri partner certificati, contiamo in Italia più di 250 installazioni delle nostre soluzioni di iperconvergenza nel mercato del manifatturiero, healtcare e Pa locale. Inoltre abbiamo abilitato 10 Cloud Service provider a erogare e rivendere soluzioni in Cloud attraverso le nostre tecnologie”, ha detto.
Il go-to-market di Sangfor è indiretto e delegato a un canale a valore, che può contare su attenti percorsi di formazione e certificazione, erogati in modalità gratuita.
“I partner sono il pilastro fondamentale del nostro business: grazie alle loro buone competenze tecniche e attraverso il rapporto di fiducia con i loro clienti siamo riusciti a costruire un mercato in Italia, in aree infrastrutturali strategiche per la continuità operativa aziendale” ha chiarito il country manager italiano. Coppola ricorda come queste soluzioni vengano proposte da Sangfor in modalità white label e ciò consenta, quindi, la brandizzazione da parte dei dealer che possono così aumentare la propria visibilità sul mercato.
Inoltre, grazie alle Api aperte, le soluzioni possono essere anche customizzate, il che significa per un partner poter aggiungere valore e, dunque, ulteriore margine. In generale, poi, il vendor mette in campo molte attività mirate per lo sviluppo del business, supportando i rivenditori nella crescita.
Si tratta di iniziative di marketing e di lead generation cui affianca la protezione delle trattative, un’attenta gestione della scontistica, la disponibilità di piattaforme per organizzare webinar e risorse economiche a supporto delle spese sostenute.
“Una parte della nostra offerta è dedicata ai Cloud service provider, cui forniamo piattaforme multitenancy. In Italia questo mercato ci sta dando grandi soddisfazioni, per i costanti feedback positivi su una soluzione che a un prezzo ben più competitivo va in sostituzione di quello che è il tool di orchestrazione infrastrutturale oggi più usato sul mercato” ha affermato Coppola.
“Quello nei confronti dei Cloud service provider è un approccio a valore. Siamo pronti a fornire loro le competenze necessarie attraverso la formazione, il training, il supporto e l’implementazione delle nostre soluzioni all’interno dei loro data center. La nostra copertura territoriale ci permette una prossimità fisica, che si traduce in un ascolto delle richieste, anche da parte dei più piccoli operatori” ha concluso Coppola.