Creare valore, partendo dai dati, attraverso applicazioni sviluppate in ambito Big Data e Machine learning.
Agile Lab è un’azienda italiana nata nel 2014 per iniziativa privata di Alberto Firpo e Paolo Platter rispettivamente CEO e CTO, che si rivolge ai settori bancario, assicurativo, manifatturiero, utilities, conta oltre 50 persone distribuite nelle sedi di Torino, Milano, Treviso, Bologna, Catania e Bari.
L’obiettivo declinato da Firpo è quello di “accompagnare le aziende, specie quelle più complesse come le multinazionali, verso un mondo data driven. Per fare questo ci siamo specializzati per realizzare progetti che sfociassero in servizi e per farlo abbiamo creato asset per analisi dati che producessero risultati in real time”.
La soluzione realizzata da Agile Lab è basata sul framework WASP (Wide Analytics Streaming Platform), una piattaforma Data Streaming in grado di raccogliere e analizzare dati tramite logiche analitiche o machine learning, restituendo risultati in real-time.
Le principali caratteristiche della piattaforma consistono nella flessibilità di integrazione con le tecnologie standard nel campo Big Data e nella capacità di gestire ingenti quantità di dati risolvendo le complessità tipiche di casi d’uso mission critical garantendo quindi controllo accurato in fase di erogazione del servizio e un consumo di risorse molto ridotto.
Si tratta di una piattaforma che punta soprattutto alle grandi aziende, come le multinazionali, come ha sottolineato Firpo, strutture complesse che faticano a gestire l’ingente quantità di dati che producono e per questo possono rivolgersi ad Agile Lab, che in totale gestirà il tutto per loro conto.
Un fenomeno in evoluzione è il cosiddetto data mesh, una gestione dati decentrata e distribuita ma anche self-service, possibile attraverso la piattaforma WASP, che permettono alle grandi aziende che hanno business unit dislocate o filiali “di scalare velocemente le iniziative dal punto di vista dei dati in modo decentrato e distribuito. Si tratta di un modello, soprattutto per quelle realtà fatte da Business Unit che vogliono essere indipendenti ed essere scalabili in un mondo dove le organizzazioni aziendali sono complesse, come le multinazionali”, spiega Firpo.
Un’idea, commenta Platter, che ricalca “un’organizzazione self management ossia rendere autonome le persone e renderle in grado di prendere decisioni”.
L’azienda sta lavorando anche fuori dall’Italia, un processo di espansione che, a detta di Firpo, dovrebbe vederla protagonista in questo senso nei prossimi tre anni.
“Ci stiamo aprendo a collaborazioni esterne che ci aiutino nel piano industriale di evoluzione per imporci come player in ambito europeo con specializzazioni d’elite” chiude il CEO della società.