Il 2020 è stato l’anno della consacrazione del cloud computing. Nominato, a volte osannato, lo scorso anno si sono tirate le somme e le aziende hanno capito la sua importanza.
Molte aziende sono state in grado di mantenersi operative attraverso il lavoro in remoto e l’accesso a dati e applicazioni, mentre gli studenti hanno continuato gli studi attraverso piattaforme online.
Ciò ha dimostrato la crescente importanza dei servizi cloud e il ruolo centrale che hanno svolto nel consentire la trasformazione digitale. ChannelTech ha chiesto un parere a Marco Misitano, CTO di Exclusive Networks.
Come hanno rafforzato le competenze in ambito cloud computing le aziende Ict?
Prima del “come” direi “quanto”: l’adozione di soluzioni cloud è cresciuta molto nel 2020, in quanto abilitanti del telelavoro durante l’emergenza sanitaria. Sono state molte le aziende a essere letteralmente catapultate all’utilizzo del cloud e di una miriade di soluzioni, tutte cloud-based, per la collaborazione, per l’accesso remoto a dati e sistemi, per la produttività, per la gestione di processi. È doveroso chiedersi se le competenze hanno seguito lo stesso iter e la risposta non è sempre positiva; la corsa all’adozione ha privilegiato la velocità di messa in opera, che già nel caso di cloud e applicazioni cloud based è estremamente rapida, in tanti casi tralasciando implementazioni a regola d’arte da una parte per mancanza di competenze e dall’altra per il limitatissimo tempo di pianificazione e controllo. Le competenze si sono rafforzate, certamente, ma è solo l’inizio di un cammino. Nello scorso anno, all’inizio della pandemia, il privilegiare la continuità operativa ha innescato, da un altro punto di vista, quello della Cybersecurity, un pericoloso terreno fertile sul quale abbiamo visto attecchire numerosi attacchi, malgrado infrastrutture e soluzioni cloud-based possano offrire affidabilità e sicurezza paragonabili a soluzioni on premise. C’è ancora strada da fare ed è per questo che la società per cui lavoro sta puntando a rafforzare la propria offerta formativa e di servizi professionali in questo ambito.
Come hanno risposto i partner di canale e quale il loro contributo alla digitalizzazione della clientela?
Non è un mistero che la pandemia abbia accelerato la digitalizzazione dei processi e l’adozione di tecnologie ICT, generando anche una opportunità per i partner di canale. Questi, grazie alle competenze in ambito ICT, hanno potuto esportare il proprio modello di operare anche in ambiti ove era impensabile farlo in precedenza. Il fenomeno di remotizzazione della forza lavoro ha toccato tutti e i nostri partner di canale ben sapevano gia come realizzare infrastrutture e soluzioni per il telelavoro, l’accesso remoto, la collaborazione. Hanno risposto bene, mi sento di dire, sono stati capaci di guidare la trasformazione digitale che il mercato chiede con forza. Loro hanno potuto dimostrare il loro valore e noi di Exclusive Networks siamo stati al loro fianco, mettendo a disposizione formazione, competenze, strumenti per permettere loro di esprimere il massimo potenziale.
Quali le previsioni 2021 nelle aziende?
Il Cloud, la forza lavoro remota, la digitalizzazione, soluzioni per la collaborazione, sono tutti elementi che resteranno, nulla sarà “smantellato” alla fine della pandemia. Ogni entità sceglierà gli ingredienti migliori da mantenere, si lavorerà e interagirà in modo diverso, per certe prospettive in modo più efficace, moderno. Prevedo si vada colmando il gap di competenze in ambito cloud in modo che le aziende possano abbracciare le nuove tecnologie e la digitalizzazione con la massima tranquillità e la la migliore efficacia. Exclusive Networks come sempre è in prima linea con i propri partner, con servizi a valore aggiunto per accelerare la trasformazione digitale e l’adozione del cloud.