L’ecosistema italiano dei partner Salesforce segna, da qualche anno a questa parte, una crescita sul fronte delle certificazioni all’interno delle aziende partner con un +53%, che portano il nostro paese a essere il terzo, per dimensioni, in Europa.
Come ha ricordato Marco Marcone, Regional Vice President Alliances & Channel Salesforce Italia, questo trend italiano è in auge da alcuni anni e la crescita è dovuta sia al numero delle persone certificate, all’interno delle aziende dei partner, sia al numero di certificazioni perché il portafoglio è aumentato.
Secondo Marcone, questo risultato è da attribuirsi al lavoro di coordinamento tra i clienti, i partner e la stessa Salesforce affinchè chiunque sia nell’ecosistema abbia una certificazione. “Le iniziative lanciate negli ultimi tre anni hanno portato complessivamente alla formazione di oltre 3.000 studenti che poi in maniera diretta o indiretta sono entrati a far parte dell’ecosistema Salesforce”, ha detto Marcone. “Secondo la ricerca Idc, Salesforce Economy, entro il 2024 l’ecosistema Salesforce in Italia avrà un impatto stimato in 10,1 miliardi di dollari di indotto e 21.360 nuovi posti di lavoro diretti e 43.000 posti di lavoro indiretti. Un volano importante a vantaggio di tutto il sistema economico italiano”.
Ma i partner giocano un ruolo importante anche nella creazione di nuove competenze. Salesforce Italia da più di due anni ha creato un modello che prevede delle triangolazioni con i propri partner e con le università e, in particolare con gli enti formativi italiani, che ha permesso a Salesforce di poter parlare e raccontare queste opportunità a oltre 3 mila studenti portandone alcuni a trovare un impiego presso partner e clienti.
In questo modo si creano nuove risorse e nuove competenze e si dà una risposta a tutte quelle aziende alla ricerca di figure professionali che spesso non riescono a trovare. Da qui le collaborazioni con una ventina di università italiane: SDA Bocconi, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Cagliari, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Catania, Università Cattolica del Sacro Cuore, Iulm e 24Ore Business School.
In particolare il Salesforce developer bootcamp che inizierà a marzo presso la digital academy dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con Deloitte ed è una iniziativa consolidata essendo il quinto bootcamp toccando più di 400 studenti e una buona parte di questa è stata poi assunta in Deloitte.
Un’altra iniziativa, che partirà a fine marzo, è con Generation, fondazione di McKinsey, e ha lo scopo di formare giovani disoccupati rispetto ai più grandi gap nei singoli paesi.
Anche in Italia partirà una iniziativa verso i developer Salesforce che farà da pilota, a livello globale, e permette all’azienda di indirizzare e creare opportunità per un pool di talenti diversi da quelli tipici offrendo opportunità a giovani che diversamente non avrebbero avuto.
Sul sito della società sta per essere lanciata una sezione dedicata, un portale, che permetterà a coloro i quali vogliono entrare nella Salesforce economy di avere un punto di accesso con un percorso chiaro, sui programmi formativi, per acquisire competenze Salesforce e competenze di digital transformation. La novità sta nel fatto che sul portale si hanno, in italiano, tutte le informazioni sul percorso per un impiego nella Salesforce economy.
Ma Salesforce è convinta che oggi, il perno della democrazia parli e passi dalla digitalizzazione e dalla comunicazione tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. “La Pa deve digitalizzarsi”, spiega Federico Della Casa, da poco Senior Vice President Sud Europa, Settore Pubblico per Salesforce. “La nostra società sta accelerando gli investimenti nella pubblica amministrazione per digitalizzarla e siamo partiti da una soluzione per la gestione dei vaccini che è stata adottata dal governo inglese, irlandese e da alcuni stati americani. Inoltre – prosegue – rispetto alle smart city vogliamo far in modo che la tecnologia porti le città a ‘riavere’ il lavoro e le persone che a causa del Covid-19 lavorano da remoto”.
Durante l’evento ha fatto il suo esordio Mauro Solimene, nuovo Country Leader della società per l’Italia, che ha preso il posto di Della Casa. Solimene ha una carriera in diverse aziende globali della tecnologia IT, costruendo relazioni di fiducia di lungo termine con aziende clienti e partner.