Firme elettroniche sono la chiave di volta sul commercio conversazionale

Dal sigillo alle firme elettroniche: secoli di storia. Ecco l'importanza per il marketing e i rapporti commerciali.

Firme elettroniche sono la chiave di volta sul commercio conversazionale

Dalla sua invenzione nell’antichità sotto forma di sigillo, la firma si è evoluta ed è diventata essenziale, in forma manoscritta, per firmare un contratto di lavoro, un documento commerciale o semplicemente un assegno.

Il decollo delle firme elettroniche

Questo atto, dai vari volti, manageriali, commerciali e ovviamente legali, è stato fortemente influenzato dalla rivoluzione digitale, e, dopo una prima smaterializzazione della firma autografa nel XX secolo sotto forma di fax o foto, ora lascia spazio a una soluzione al 100% digitale: la firma digitale o elettronica.

Riconosciuta dalla legge italiana nel 2016 la firma elettronica sta registrando una forte crescita in tutto il mondo. Secondo uno studio di MarketsandMarkets, il mercato globale della firma elettronica dovrebbe aumentare di cinque volte nei prossimi anni, da 2,8 miliardi nel 2020 a oltre 14 miliardi di dollari nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo di oltre il 30%. E tale crescita è facilmente spiegabile.

I vantaggi delle firme elettroniche

Il primo vantaggio della firma elettronica è la sua dematerializzazione che consente di risparmiare molta carta – la cui produzione è inquinante – ma anche gli spostamenti dei propri team o dei clienti. Questo comporta una forte riduzione della propria impronta di carbonio, il che è positivo per l’ambiente e fa parte delle priorità di CSR di molte organizzazioni. Il secondo vantaggio della firma elettronica è la semplificazione amministrativa che comporta, con tempi di firma ridotti da pochi giorni a pochi minuti. Gli scambi vengono effettuati inoltre in un ambiente sicuro, senza rischi di furto, e nella massima riservatezza, il che limita anche i rischi di furto di identità. Ciò consente ai team amministrativi e ai dirigenti senior di risparmiare molto tempo e di concentrarsi con tranquillità su attività con un valore aggiunto più elevato. Il terzo vantaggio della firma elettronica riguarda gli utenti finali: i clienti. L’adozione di questa tecnologia permette non solo di modernizzare la propria immagine, di offrire una migliore user experience (UX) ma anche di gestire un maggior numero di interazioni, che si traduce automaticamente in un aumento del giro d’affari.

Un approccio diverso alle firme elettroniche

Se tutte le soluzioni di firma elettronica consentono alle organizzazioni di soddisfare al meglio i propri clienti, di ottenere guadagni in termini di produttività ma anche di preservare l’ambiente, ci sono però differenze in termini di interfacce, collaborazione o modello economico, che consentono di differenziarsi. Mentre alcuni editor di soluzioni provengono dall’universo documentale, con soluzioni ottimizzate per l’uso del computer, altri editor del mondo della messaggistica hanno ideato un approccio “mobile-centric”, con un protocollo di firma ottimizzato per i telefoni cellulari. E visto che oggi sappiamo che questo schermo cattura più di due terzi del tempo dei consumatori, un terzo dei “millennial” non tocca più il computer, capiamo che questa scelta strategica è quella giusta per il prossimo decennio.

L’altro elemento di differenziazione è ovviamente la dimensione collaborativa. E gli attori della messaggistica e più in generale nel “marketing conversazionale” sono anche nella posizione migliore per offrire soluzioni di firma elettronica, inserendosi nelle conversazioni tra un marchio e il suo consumatore, ma anche in processi di firma più complessi, tra diversi dipendenti della stessa azienda.

L’ultimo elemento di differenziazione è infine il modello economico. Molti fornitori di soluzioni hanno storicamente lavorato con “account di grandi dimensioni”, con piani mensili a volte molto elevati, che ne limitavano l’utilizzo all’interno delle organizzazioni. Ma i player mobili, abituati alle micro transazioni, offrono soluzioni di prezzo molto più competitive, senza abbonamento, con firma post pagamento unitario, garantendo un ritorno immediato sull’investimento.

Un ROI immediato

I leader aziendali devono regolarmente mettere in discussione le loro scelte di investimento, cercando di ottenere un ritorno sull’investimento (ROI) ovviamente positivo, ma anche rapido, al fine di raggiungere i loro obiettivi di redditività. E la buona notizia è che tra risparmio di carta, di viaggio e semplificazione dei processi amministrativi, il ritorno sull’investimento di una soluzione di firma elettronica non è solo positivo, ma anche immediato.

Bastano pochi minuti per firmare un contratto di lavoro o un contratto a tempo determinato, anche con persone distanti tra loro, semplicemente dotate di telefono cellulare. Idem per un contratto commerciale, tra due aziende, o tra un’azienda e un consumatore, la firma non è solo immediata ma il suo costo unitario è marginale. E affinché il calcolo del ROI sia completo, è ovviamente necessario considerare che il tempo risparmiato può essere dedicato ad attività a maggior valore aggiunto. I team legali o amministrativi possono concentrarsi sulle questioni più complesse. I team di vendita possono dedicare più tempo all’ascolto delle esigenze di un cliente o semplicemente firmare più contratti.

Firme elettroniche sono la chiave di volta sul commercio conversazionale
Jeremy Delrue

Un primo passo verso il commercio conversazionale

La firma elettronica è senza dubbio il primo passo nella trasformazione digitale di molte organizzazioni, ma è anche la chiave di volta di quello che è già chiamato “commercio conversazionale”. Un commercio che si basa su un’autenticazione del consumatore semplice e veloce, su conversazioni attraverso i canali preferiti dai consumatori di oggi come applicazioni mobili e di messaggistica. E naturalmente conversazioni che vanno oltre il supporto e che arrivano a questioni transazionali con la firma di contratti e ordini per conto della propria azienda.

a cura di Jérémy Delrue, direttore di CM.com per l’Europa meridionale