Innovazione, Training, Persone e Cloud. Ci si deve reinventare, continuare ad avere ambizioni di sviluppo, di innovazione, per poter essere protagonisti del futuro. Fondamentale sarà proseguire a investire sulle risorse umane. Sono questi i propositi per il 2021 di Arrow svelati da Michele Puccio, Country Manager Italy for the Enterprise Computing Solutions Business.
Come è andato il 2020?
L’anno che si è appena concluso è stato in linea con i trend indicati dagli analisti che avevano previsto nuove acquisizioni sul canale IT e che il business del cloud avrebbe avuto un grande incremento in Italia, un’indicazione che, complice la nuova esigenza di attivare il lavoro in smart working, è stata perfettamente rispettata. L’ulteriore buona notizia che abbiamo riscontrato è relativa ai margini per gli operatori di canale che sono tornati a crescere e che ci hanno comunque garantito di chiudere un 2020 come anno positivo per noi, da molteplici punti di vista. Lato vendite, nonostante la contrazione generale del mercato, abbiamo contribuito anche noi a supportare i trend di crescita del mercato IT italiano. Abbiamo poi proseguito ad ampliare il nostro portfolio, grazie alla costante ricerca di nuovi brand da inserire, per intercettare le tecnologie più innovative a supporto delle esigenze di mercato. È stato per definizione un anno assolutamente disruptive per i nostri team. I colleghi hanno dovuto adattarsi a nuove abitudini in maniera brusca e siamo riusciti a farlo senza alcun impatto sul business, anzi devo dire che c’è stata un’accelerata sulla flessibilità del lavoro che era sì, iniziata già, da qualche anno, ma nessuno si aspettava potesse far parte del nostro quotidiano in così poco tempo.
Quali sono stati gli ambiti che hanno performato meglio?
Ovviamente i prodotti che hanno performato meglio nei primi mesi dell’anno sono stati quelli che hanno permesso alle aziende italiane di mettere i propri dipendenti nelle condizioni di poter lavorare da casa. Si è trattato però di una fiammata iniziale. In generale anche per gli altri brand il trend è stato positivo e questo si spiega col fatto che il mercato italiano ha compreso l’importanza di digitalizzare di più il proprio business e la digitalizzazione richiede una tale complessità, che gli investimenti non si possono limitare a qualche licenza VPN in più. Sempre più il nostro impegno è stato orientato nel far capire ai partner che il ‘new normal’ è una prospettiva a lungo termine e che serve creare servizi aggiuntivi intorno ai prodotti, proponendosi costantemente come realtà innovativa.
Quali sono i servizi che avete offerto?
Il 2020 è stato l’anno del cloud e abbiamo ottenuto buoni riscontri dalla nostra piattaforma ArrowSphere che prevede l’aggregazione dei servizi dei cloud provider e dei vendor a portfolio. Abbiamo poi visto una crescita significativa dei nostri Support Service che sono veri e propri servizi di supporto venduti on top ai prodotti, che integrano gli SLA offerti dai vendor. Questo per noi è stato un feedback importante. È stata la conferma del ruolo strategico che ha la distribuzione nel colmare dei gap di valore aggiunto non offerto direttamente dai produttori. Lato formazione nel 2020 abbiamo dovuto modificare il modello di business che si è completamente spostato dalle aule al digitale. Nonostante il mercato della formazione sia stato uno dei mercati più impattati dalle limitazioni del momento, abbiamo concluso il 2020 erogando più corsi e ore di formazione rispetto all’anno passato. Durante tutto il 2020 abbiamo continuato il nostro ruolo di abilitatore del network facendo incontrare le competenze sul mercato con la domanda. Per un system integrator è impossibile riuscire a detenere competenze a 360° nel mondo dell’IT, quindi il ruolo del distributore diventa strategico nel reperimento di nuovi e specifici skill.
Che anno sarà il 2021?
Nel 2021 le parole d’ordine saranno ancora: Innovazione, Training, Persone e Cloud. Ci si deve reinventare, continuare ad avere ambizioni di sviluppo, di innovazione, per poter essere protagonisti del futuro. Fondamentale sarà proseguire a investire sulle risorse umane. Sicuramente per le multinazionali il profitto è centrale, ma queste hanno anche un ruolo sociale e in quest’ottica con il mio team ci siamo dati l’obiettivo di puntare sulle persone e sulla formazione per divulgare e diffondere cultura. A tal fine stiamo organizzando delle tavole rotonde virtuali tematiche: partiamo con la digital transformation e il concetto di crescita esponenziale, per poi proseguire nel corso dell’anno con ulteriori approfondimenti negli ambiti di nostra competenza. In questo contesto training e servizi giocheranno un ruolo di primo piano, metteremo infatti a disposizione dei nostri clienti formule di formazione tagliate su misura e on demand, flessibili e scalabili. Arrow intende supportare i rivenditori con metodologia e pragmatismo, ma anche forte dinamismo, puntando ad accrescere le loro competenze e incrementare i servizi offerti.
Innovazione va inoltre di pari passo con creatività, che significa avere la capacità di individuare nuovi brand e nuovi modi per sviluppare il nostro business. In termini di portfolio, proseguiremo nella ricerca delle tecnologie più innovative e quindi con i nuovi ambiti di espansione. Emerge sempre più l’orientamento al software, al cloud, al modello di licensing a subscription, quindi nuovi spazi di innovazione in cui operare. La situazione attuale ha dato un’accelerata al cloud, sia da parte dei vendor che continuano ad arricchire la loro proposizione e a spingere questo paradigma di fruizione dell’IT, sia dei channel partner che si stanno orientando in questa direzione o devono decidere come porsi rispetto al cloud. Come distributore continueremo a spingere la nostra piattaforma ArrowSphere attraverso cui abiliteremo i nostri clienti ad affrontare i cambiamenti nei business model che richiede il mercato.