Il 2020 è stato un anno di profondi cambiamenti e, nella nuova normalità, l’esigenza delle aziende è diventata quella di ottimizzare la gestione di una quantità sempre più elevata di dati, eliminando la latenza e le interruzioni operative, in un’ottica always on.
La trasformazione digitale in atto non solo sta portando a un progressivo spostamento dei dati verso il cloud, ma anche a un conseguente aumento dei sistemi e delle infrastrutture legate alla loro gestione, come i datacenter.
Questa premessa ha posto l’attenzione su un altro fattore cruciale: quello dei consumi energetici. I Datacenter richiedono tantissima energia per alimentare tutti i dispositivi tecnologici al loro interno e le aziende che utilizzano queste strutture sanno quanto sia essenziale adottare misure adeguate a ridurne l’impatto ambientale.
Oggi, infatti, il mercato è sensibile alle tecnologie green e ciò ha portato alla richiesta di sistemi e infrastrutture capaci di garantire funzionalità di altissimo livello e sostenibilità insieme.
La Storage Networking Industry Association (Snia) ha recentemente rilevato che il 5% del consumo totale di energia, a livello globale, è da imputarsi ad apparecchiature elettroniche e, se le aziende non inizieranno ad investire maggiormente nella sostenibilità, si prospetta che il dato raggiungerà il 40% entro il 2030.
“Quando si parla di datacenter, le principali voci di costo si riferiscono sempre all’alimentazione, al raffreddamento dell’infrastruttura e alla capacità. L’esponenziale aumento dai dati prodotti, legato all’avvento della nuova normalità, sta costringendo le aziende a richiedere l’implementazione di nuovi datacenter, con costi elevati e il conseguente dispendio di elevate risorse energetiche. Per questo motivo, la maggior parte dei vendor presenti sul mercato sta lavorando per ridurre l’ingombro prodotto da queste strutture mediante il consolidamento. Infinidat, con InfiniBox, è in grado di offrire un fattore di consolidamento di 30:1 su scala petabyte, un software dalla progettazione innovativa che permette di contenere i consumi dei dischi altamente capacitivi (fino a 12TB ciascuno) e un impressionante risparmio energetico, con il consumo di soli 8kW per una capacità superiore ai 4 PB con prestazioni uguali o superiori ad un sistema All-Flash (circa quattro watt per terabyte). Favorire l’efficienza energetica impatta positivamente non solo sull’ambiente, ma rappresenta un vero e proprio plus anche per i clienti che utilizzano queste strutture tecnologiche. Siamo convinti che, chi si adopererà oggi per assicurare un consumo di energia alternativa, sarà avvantaggiato nel far crescere il proprio business in maniera sostenibile per il futuro”, spiega Donato Ceccomancini, Country Manager Infinidat Italia.