Brevi registra una crescita del 12% nel 2020. Un anno che nessuno potrà mai dimenticare per le tragiche conseguenze del coronavirus che, durante la prima ondata, ha colpito pesantemente la provincia di Bergamo, sede del distributore.
Ma anche per il ruolo fondamentale che la tecnologia ha rivestito in un frangente così delicato, fornendo un contributo decisivo per la sostenibilità dell’intero sistema e vivendo di conseguenza una stagione straordinaria in termini di domanda.
Il fatturato 2020 di Brevi
Sollecitazioni che hanno richiesto l’impegno di tutta l’azienda e uno sforzo importante e generalizzato, dal personale di sede agli staff dei 29 cash&carry e premiato da risultati perchè Brevi ha raggiunto il traguardo dei 202 milioni di euro di fatturato annuo, registrando una crescita del 12% rispetto al fatturato 2019.
I prodotti più richiesti sono stati quelli funzionali allo smart working e alla didattica a distanza, con i computer portatili a fare la parte del leone, nonostante lo shortage: oltre 153 mila pezzi venduti e più di 58 milioni di euro di fatturato, contro le 110 mila unità e i circa 40 milioni dell’anno prima.
Dati che, più di ogni altro, testimoniano l’eccezionalità della situazione, ma che trovano riscontro anche nei picchi di vendita registrati su altre categorie di prodotto. Ma, al di là di alcune specificità, è stato tutto il comparto dell’Information Technology ad aver ricevuto un boost senza precedenti.
Fra le crescite di quest’anno, una menzione speciale meritano i computer Winblu, il brand di desktop, workstation e server di casa Brevi, progettati e realizzati nel polo produttivo Brevi di Calto, in provincia di Rovigo, da anni certificato ISO 9001.
Un marchio che nel 2020 ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori, sia per effetto della situazione generale ma anche per un rinnovato slancio impresso dal management aziendale, con una produzione mensile tornata sopra le mille unità e un futuro ricco di prospettive, compresa l’introduzione di una linea notebook firmata Winblu.
Un’altra citazione speciale va alla gamma server di HPE, che nel corso degli ultimi anni ha registrato un boom di vendite impressionante, che è valso a Brevi il titolo di “Best SMB Partner per il Sud Europa” assegnato nell’evento corporate HPE di quest’anno.
Ai valori di vendita si associano performance eccellenti negli altri parametri di business, a partire dall’aspetto finanziario: anche nel 2020 il canale IT ha confermato la propria solidità, con livelli di insolvenza minimi, ribadendo la serietà e affidabilità che caratterizza la maggioranza degli operatori. Anche il valore medio di vendita si è alzato con benefici in termini di bilancio. Anche nel 2020 il segmento cash&carry è stato il ‘pezzo forte’ di casa Brevi, il fulcro del modello distributivo dell’azienda di Grassobbio in provincia di Bergamo.
I cash&carry Brevi
La rete del distributore ha più di 10 mila rivenditori serviti nel 2020. Un punto di riferimento per il canale IT tradizionale, ovvero per tutti quegli operatori del Trade che, nello scenario della pandemia, si sono rivelati d’importanza, mettendo professionalità, esperienza e disponibilità al servizio del bisogno di tecnologia.
Altrettanto è stato per tutti i cash&carry Brevi, sempre aperti e disponibili, con il personale in prima linea al fianco della clientela, anche nei momenti più delicati della battaglia al virus. Un rapporto che lega il distributore ai rivenditori, attestato anche dai 3 riconoscimenti di Context, emersi dal sondaggio ChannelWatch, che hanno visto Brevi come più votata per il Servizio al Cliente, la Logistica e come Miglior Distributore a Valore.
Sono venute, giocoforza, a mancare le attività promozionali in-store e quelle di formazione e training realizzate nelle aule corsi dei punti vendita, sostituite queste ultime da iniziative a distanza, a partire dai classici webinar. Attività che il distributore vuole riprendere non appena le condizioni lo permetteranno.
Nonostante le difficoltà del periodo, Brevi non ha smesso di guardare al potenziamento della propria struttura e, proprio sul finire dell’anno, ha aperto un nuovo cash&carry a Napoli, 29esimo della rete e primo di un programma di aperture per allargare il raggio di azione anche al Sud Italia.
Quali prospettive per il 2021 di Brevi?
L’anno appena iniziato si presenta denso di speranze e di incognite, a cominciare da quelle relative al contenimento del virus e ai suoi effetti sull’economia. Di sicuro ci saranno da scontare ancora difficoltà nell’approvvigionamento prodotti, tuttora al di sotto delle effettive richieste: gli arrivi attuali sono spesso destinati all’evasione del back order e ci vorrà ancora tempo per una completa normalizzazione della situazione.
Per contro l’impulso alla digitalizzazione e le nuove tendenze affermatesi nel 2020, smart working in primis, rappresenteranno ancora un potente fattore di propulsione per le vendite IT.
Ma ogni prospettiva di sviluppo non potrà prescindere da un effettivo ritorno o riavvicinamento alla normalità, condizione indispensabile per pensare al futuro non solo dell’IT ma di tutto il Paese.