Accelerare la trasformazione digitale cogliendo le nuove opportunità. Ecco la sfida dei partner del canale IT nel 2021.
Questi ultimi mesi sono stati difficili per tutti. In particolare, i budget delle aziende si sono ridotti e i nuovi progetti sono stati rinviati, con la conseguenza di vedere sensibilmente rallentati gli investimenti a lungo termine per la trasformazione digitale.
La società di analisi Gartner Group sottolinea però che: “Le aziende con le migliori performance stanno comunque accelerando l’innovazione digitale e potranno sfruttare le tecnologie emergenti per affermarsi maggiormente quando l’emergenza sanitaria sarà terminata“.
Traducendo il tutto in numeri, nonostante la pandemia globale, si prevede che gli investimenti IT per la trasformazione digitale cresceranno al tasso di crescita annuo (CAGR) del 15,5% dal 2020 al 2023, con valori che toccheranno i 6,8 mila miliardi di dollari.
Inoltre, sono stati effettuati parecchi investimenti anche nei servizi del public cloud, un ulteriore elemento a vantaggio delle imprese e, secondo una recente ricerca dell’Uptime Institute, il data center aziendale non è morto e non è neppure in fase di estinzione, ma si prevede che più della metà dei workload rimarrà nei data center on-premise nel 2022 e anche negli anni successivi.
Le ulteriori tendenze parlano poi di una forte crescita dell’edge computing, grazie alla spinta degli investimenti nelle soluzioni IoT e, man mano che crescerà, anche delle reti 5G. Secondo IDC, il valore mondiale del mercato dell’edge computing raggiungerà i 250 miliardi di dollari nel 2024 con un tasso di crescita annuo del 12.5% nel periodo 2019 – 2024.
Quindi, mentre le prospettive a medio termine potrebbero evidenziare ritardi e contrazione dei budget IT, il bilancio a lungo termine è sicuramente favorevole per chi opera nel settore dell’information technology.
Mantenere la resilienza delle infrastrutture IT adottando la tecnica ‘tallone e punta’ per bilanciare le misure di sicurezza.
Se da un lato è incoraggiante sapere che le prospettive a lungo termine confermano la crescita e gli investimenti nella trasformazione digitale, dall’altro, siamo tutti concentrati su quanto ci aspetterà nei prossimi mesi. Sarebbe bello pensare che nel 2021 ci saranno percorsi già tracciati e rettilinei sui quali accelerare, ma, come dimostrano i recenti avvenimenti, permarranno alcuni ostacoli da oltrepassare e grosse criticità da risolvere.
Come mostrano le previsioni di spesa di IDC, gli investimenti cresceranno nel 2021, ma ci vorrà del tempo per tornare ai livelli pre-covid e la ripresa sarà disomogenea tra i diversi settori e paesi.
Il segreto è come mantenere lo slancio e allo stesso tempo affrontare questi ostacoli. I piloti della Formula 1 usano la tecnica ‘tallone e punta’ per bilanciare i pedali di acceleratore e freno mentre cambiano le marce della loro monoposto. Mantenere il giusto equilibrio tra velocità e controllo è ciò che tutti noi dovremmo acquisire. In particolare, c’è un equilibrio da trovare tra l’acceleratore digitale – il pedale dell’acceleratore– e la resilienza dell’infrastruttura digitale – il freno che ci assicura il perfetto controllo.
La resilienza dell’infrastruttura IT deve essere la prima priorità
Cosa si intende esattamente per “resilienza dell’infrastruttura IT digitale”? Possiamo dire che, spinti dalle recenti necessità, sono stati effettuati molti investimenti in specifiche aree di trasformazione digitale quali smart working, formazione a distanza, telemedicina, ecc. Ma questa maggiore attenzione ai servizi digitali porta con sé una maggiore responsabilità e importanza, sia in termini di apparecchiature IT che di infrastrutture di supporto (sistemi di alimentazione, di raffreddamento, ecc.).
Dal punto di vista informatico, come ha rilevato un recente report dell’Interpol, si è registrato un picco di attacchi di violazione degli account e di invio di malware in abbinamento all’emergenza sanitaria mondiale. In realtà, gli hacker stanno utilizzando informazioni che si suppone siano legate alla pandemia per violare le difese delle aziende o sfruttare le vulnerabilità generate dal moltiplicarsi del numero dei lavoratori a distanza. E si riscontra la stessa analogia quando parliamo delle infrastrutture.
L’ultimo report dell’Uptime Institute ha evidenziato che gli operatori dei data center stanno pianificando di aumentare le apparecchiature fisiche per sito per proteggersi da ogni disagio non solo legato all’attuale pandemia ma anche da ogni emergenza e cambio climatico per il futuro. Ad esempio, un grande Service Provider di servizi cloud sta chiedendo ai propri partner di servizi colocation di garantire la ridondanza N+2 in tutti i siti. E’ probabile che questo sia il motivo per continuare a investire in apparecchiature IT di resilienza. Secondo Omdia, il mercato globale degli UPS vedrà una crescita del 5% nel 2021.
Opportunità per i Partner
Pertanto, nel 2021 ci sarà un buon numero di clienti che cercheranno di premere il pedale dell’acceleratore e di avviare nuovi progetti di trasformazione digitale. Ma ci saranno anche molte attività di partenza e sospensione, con la conseguente necessità di potersi assicurare che i progetti digitali siano sicuri e resilienti.
I clienti avranno bisogno di un’adeguata consulenza su come bilanciare l’accelerazione digitale nelle aree giuste e assicurarsi che la trasformazione possa rendere il proprio business maggiormente produttivo. A nostro avviso, ci sono tre aree dove i partner potranno differenziarsi:
• La nuova tecnologia digitale che sfida le competenze esistenti: i partner possono colmare il divario tra le informazioni conosciute e quanto ancora ignoto
• Il valore aggiunto che incrementa il fatturato: i partner che aggiungono valore alla catena di fornitura del cliente potranno applicare un supplemento di prezzo
• Le richieste di personalizzazione che sono in crescita: i partner che forniscono soluzioni personalizzabili vinceranno sulla semplicità e sulla velocità.
In conclusione, la continua incertezza della pandemia, unita all’implementazione di nuovi progetti digitali avanzati, moltiplicherà il rischio potenziale per la sicurezza delle infrastrutture critiche delle imprese. A fronte dell’aumento del rischio, i clienti cercheranno partner fidati che li possano guidare, selezionando team esperti e capaci che, per tornare al parallelo delle gare di Formula 1, li possano far gareggiare per vincere.
a cura di Karsten Winther, Vice President of Sales di Vertiv in Europa, Middle East e Africa