E’ ammissibile il ricorso al TAR presentato da Aires e Ancra sul cosiddetto decreto Bonus Internet, Pc e tablet.
I rivenditori e tutta la filiera distributiva dell’elettronica in Italia hanno constatato di essere stati estromessi dalla possibilità di consentire agli aventi diritto di scegliere dove utilizzare il proprio bonus per l’acquisto di computer e tablet.
I beneficiari infatti possono unicamente aderire a una delle offerte predisposte dagli operatori di rete.
Offerte che in alcuni casi sono state mescolate e sovrapposte ad iniziative promozionali che le stesse imprese telefoniche avevano già attivato autonomamente.
Aires e Ancra Confcommercio evidenziano come tale scelta sia così illogica da rendere necessario da parte della stessa Infratel (la società controllata al 100% dal Ministero per lo Sviluppo Economico che ha messo a punto e gestirà il piano voucher) precisare nelle propria comunicazione istituzionale che il bonus non potrà essere speso presso rivenditori di PC e tablet.
Aires e Ancra, con l’intervento ad adiuvandum di Mediaworld, hanno quindi presentato ricorso al TAR con annessa richiesta di sospensiva, supportati da Codacons in rappresentanza dei Consumatori e dall’Associazione Europea dei produttori di apparecchiature terminali per telecomunicazioni VTKE.
“La motivazione del provvedimento sommario del TAR – dichiara Andrea Scozzoli, Presidente della Aires – rafforza la nostra convinzione di essere nel giusto, e questo apparirà in maniera evidente nella sentenza sul merito. Quanto alla sospensiva che non è stata decisa dal TAR, giova ricordare che il nostro vero obbiettivo non è certo quello di fermare un provvedimento giusto nelle sue finalità, e del quale il Paese ha bisogno, ma solo di ottenere che venga corretto nella sua attuazione”.
Gli fa eco il Presidente dell’Ancra Pier Giovanni Schiavotto che rivolge un invito a “lavorare insieme per trovare una soluzione condivisa e migliorare da subito il provvedimento” considerando “inaccettabile che la situazione di incertezza possa durare fino alla sentenza del Tar attesa tra molte settimane”.
Aires e Ancra Confcommercio rinnovano, pertanto, l’auspicio che il Ministero dello Sviluppo Economico si determini a impartire indicazioni tali da consentire una modifica delle procedure poste in essere da Infratel.
“Temo che le nostre parole ormai siano inutili” dice Davide Rossi, Direttore Generale della Aires “abbiamo cercato di spiegare in ogni modo che sarebbero bastate pochissime modifiche al progetto per migliorarlo e renderlo veramente utile al Paese. Abbiamo a questo punto dovuto ricorrere a malincuore alle carte bollate. Oltre al ricorso al TAR depositato nei giorni scorsi, abbiamo affidato a un pool di legali (Prof. Avv. Carlo Malinconico, Avv. Davide Guardamagna, Avv. Alessandro Malinconico e Avv. Gabriele La Malfa) l’incarico di presentare un esposto alla Autorità per la Concorrenza e il Mercato spiegando le ragioni per le quali consideriamo inaccettabile l’impostazione del Bonus Infratel”.
La parola, in attesa della sentenza di merito del TAR, passa alla Autorità Antitrust sulla base dell’esposto che Aires e Ancra presenteranno in settimana, dopo avere atteso la decisione oggi rilasciata in sede amministrativa.