Beni elettronici di consumo come prodotti essenziali. E’ EuCER Council ad affermare che, nonostante il drammatico aumento dei casi di Covid-19, è necessario garantire sempre la disponibilità di questi beni.
L’epidemia da Coronavirus ha cambiato radicalmente lo stile di vita delle persone, per quanto riguarda routine, hobby e nuove regole da seguire. In tutta Europa diversi sono gli approcci per affrontare questa crisi, che introducono varie restrizioni volte al contenimento della crescita del virus.
Molte di queste restrizioni coinvolgono anche il settore dell’elettronica di consumo. Ad esempio, in alcuni paesi europei, i negozi non essenziali sono stati chiusi durante i fine settimana, compresi i rivenditori di elettronica di consumo.
È fondamentale per EuCER Council sottolineare l’importanza di includere i beni elettronici di consumo nella categoria dei prodotti di base, in particolare considerando che questa pandemia ha creato la necessità di implementare nuove modalità di lavoro e studio a distanza.
In aggiunta, va sottolineato che gli elettrodomestici e i prodotti elettronici necessari per la conservazione degli alimenti e la cura della persona dovrebbero essere considerati essenziali quanto i prodotti alimentari stessi.
È innegabile il supporto derivante dall’e-commerce, ma questo non può sostituire l’assistenza offerta nei negozi dalle migliaia di addetti che lavorano nei negozi di elettronica, sia in fase di acquisto sia in quella di post-vendita.