Il cloud è diventato una commodity ma non è più strategico come anni fa. Oggi il cloud è molto interessante per i volumi di business che produce ma ha perso lo smalto innovativo che aveva un tempo.
Voglia di normalità e di incontro con i clienti perché sì la videconferenza ma le persone hanno necessità di ritornare ad avere rapporti umani.
Roberto Vicenzi, vicepresidente di Centro Computer, che ChannelTech ha sentito per capire l’andamento del mercato ed estrapolargli qualche opinione personale spiega che serve strategia per il futuro e un ritorno delle emozioni.
Centro Computer ha chiuso il primo semestre con una crescita del 6% e, siamo solo a settembre, ma Vicenzi spera di chiudere l’anno in positivo.
Lasciati i fasti dello scorso anno, che ha visto una crescita di oltre il 20%, quest’anno, giocoforza l’aspetto pandemico, molte aziende vedranno ridimensionare questa crescita o fare i conti con un segno negativo.
Detto questo, Vicenzi mette sul piatto della bilancia il primo semestre 2020 e afferma: “La crescita del 6% è il risultato di una media di fatturati che, nel primo semestre, hanno visto una crescita elevata del modern workplace legata allo smart working e alle tecnologie a esso connesso. Molte aziende, colte dalla velocità di prendere decisioni, hanno posto rimedio a un’emergenza non disegnando strategie. Era l’emergenza, ma oggi – continua – i manager devono formarsi e disegnare un percorso strategico, un piano d’investimento e d’azione che l’azienda deve porre in atto per realizzare un piano di smart working standard per i dipendenti, visto che sarà la normalità lavorativa”.
Connettività e sicurezza hanno assunto un valore importante, un incremento di know how. “La sicurezza – afferma – deve crescere di livello così come l’attenzione dei singoli utenti a non cadere nelle trappole delle varie forme di attacco”.
Questi i segmenti chiave ad avviso di Vicenzi che resta con un punto interrogativo quando si parla di networking e data center. “Nel primo semestre abbiamo assistito a una certa sofferenza della domanda e siamo alla finestra per capire se recupereranno nel secondo semestre. Qualche segnale lo si ha, anche se molte aziende hanno investito sullo smart working lasciando gli investimenti sul data center inoltre il cloud ha assorbito parte degli investimenti nei data center”, commenta Vicenzi.
Ma c’è un altro aspetto che sta a cuore di Vicenzi: l’aspetto emozionale. “Le persone sono fatte di emozioni e vogliono re-incontrarsi anche per il solo piacere di farlo e di condividere logiche e strategie lavorative. Sta anche qui l’avviso di una logica riorganizzativa che, volente o nolente, sta coinvolgendo tutte le fasce d’impresa”.
E’ sotto gli occhi di tutti che la digitalizzazione ha fatto bene alle realtà che si sono strutturate per tempo e hanno tenuto testa al Covid-19 ma oggi anche queste realtà dovranno pensare a un nuovo assetto organizzativo che passi anche per la formazione che è necessaria ma non più sufficiente.