Il lockdown ha portato alla consapevolezza (necessaria) di considerare la connettività e l’infrastruttura come il volano per restare a galla.
Se vero il detto che ‘l’unione fa la forza’ AVM ha sposato questo detto e appartiene al tavolo a cui siedono i grandi operatori telefonici, la distribuzione, i produttori e i fornitori di servizi di connettività per farsi ascoltare e fare la differenza.
Quindi, sì a un tavolo di imprese che smuova le acque sia sul fronte digital divide, sia sulla consapevolezza che gli strumenti per digitalizzare questo nostro paese ci sono e sono già perfettamente funzionanti.
Sintetizziamo così il pensiero di Enrico Cicculli, B2B Account Manager AVM Italia che, in questa videointervista, si è confrontato sul ruolo della stessa società (tedesca) nel rapporto con i partner.
Inoltre, ha toccato anche i temi di sviluppo più tecnologico che, come si è visto in questo periodo, hanno potuto dare una forte accelerata al processo di digitalizzazione, almeno di due anni, spiega Cicculli citando studi fatti.
E, in tutto questo, vicinanza ai partner attraverso formazione a distanza e supporto da remoto, consentendo di raggiungere le scuole, la Pubblica amministrazione. “I partner non si sono sentiti soli – spiega – abbiamo portato avanti il rapporto con loro sia dal punto di vista tecnologico, grazie al fatto che siamo un’azienda profondamente tecnologica, ma l’abbiamo mixata con la nostra italianità, quindi vicinanza e supporto ai partner e ai loro clienti anche da un punto di vista commerciale. Abbiamo dato vita a 90 sessioni di training raggiungendo circa 2 mila utenti attivi sulle nostre piattaforme raccontando la situazione della connettività in Italia e come collegare i nostri prodotti per qualsiasi tipo di connessione”.
Il Covid-19 ha accelerato l’attenzione sulla connettività e, secondo la società rappresentata da Cicculli “siamo a una svolta epocale in Italia sulla connettività. Entro la fine dell’anno lanceremo le nostre nuove soluzioni in ambito 5G e wifi 6”.