Digitalizzazione è uno dei concetti chiave portati alla ribalta dall’emergenza Coronavirus. Vi è un settore, la Sanità, che può avvantaggiarsi delle moderne tecnologie, nel contesto della crisi sanitaria così come in vista del ritorno alla normalità. Il cambiamento nel mondo della salute apportato dal digitale è già realtà: oggi le ricette sono elettroniche, l’assistenza ai malati è spesso a distanza, si consultano siti per informarsi sulle patologie, si comprano farmaci online.
Francesco Tito, Amministratore Delegato di Bridge Technologies, società del Gruppo Plurima, attiva nella fornitura di servizi per il settore sanitario, ha spiegato le nuove frontiere dell’healthcare legate alla digitalizzazione.
“Oggi sta emergendo sempre di più il ruolo della tecnologia nel tracciamento dei contagi e nell’individuazione delle zone di criticità. La potenza degli strumenti informatici – spiega Tito – è chiara, tanto che si parla di App pensate come mezzo nella lotta alla pandemia. La tecnologia permette poi di curare i pazienti a domicilio e di supportare a distanza i malati e le loro famiglie. L’assistenza a domicilio si è rivelata particolarmente adatta per i pazienti Covid, andando ad alleggerire il carico degli ospedali, ed è una valida alternativa per tutte quelle situazioni sanitarie che possono essere gestite anche al di fuori delle strutture ospedaliere, come la cura di anziani non autosufficienti. Il Gruppo Plurima è pioniere in questo senso: da anni grazie alla nostra piattaforma Medtaker possiamo consegnare i farmaci direttamente alle abitazioni, monitorare l’assunzione corretta degli stessi e l’andamento della terapia”.
Come vede il futuro della Sanità in relazione al processo di digitalizzazione?
“La tendenza degli italiani, anche in base a recenti studi di mercato, è di usare il digitale per rapportarsi con i propri medici di famiglia e parallelamente cresceranno le ricette in formato elettronico. Ci stiamo poi avvicinando – continua – a una completa digitalizzazione dei nostri dati sulla salute: il Fascicolo Sanitario Elettronico, ora funzionante solo in 6 Regioni, è uno degli obiettivi da realizzare entro il 2030 secondo l’Agenda della digitalizzazione del nostro Paese. Le Istituzioni hanno capito il potenziale del digitale, ad esempio la Regione Sardegna ha fondato un’agenzia dedicata allo sviluppo della sanità digitale, e simili iniziative sono in atto in tutto il territorio. Mi auguro che questa spinta alla digitalizzazione continui a ritmo sostenuto, con benefici per i pazienti e per l’efficienza del sistema sanitario”, conclude Tito.