Cosa lascerà alle aziende la fase 2 che stiamo vivendo ora? Fa venire i brividi il solo pensare alla mole di dati e allo stress delle reti e dei data center durante il periodo del lockdown. Ne parliamo in questa videointervista con Paolo Parabelli, sales manager italia di Rosenberger OSI.
Il manager della società traccia un quadro di luci e ombre sul panorama economico e tecnologico. Da un lato la tecnologia che ha fatto un balzo, dall’altra la potenza dei data center che hanno dovuto e dovranno affrontare una mole di dati sempre crescente.
Uno sguardo al futuro per Rosenberger OSI, che ha una strategia chiara e diretta. I clienti, oggi, stanno attenti ad essere pronti per dare sempre continuità al servizio.
La possibilità di guardare avanti, in termini di tecnologia, con soluzioni innovative che anticipino i tempi. Parabelli di Rosenberger OSI prosegue nella spiegazione sul data center ha superato la prova pandemia. La possibilità di operare in un data center in modo autonomo senza dipendere da terze parti facilita le operazioni del day by day.
“Chi mette le mani in pasta capisce la differenza rispetto al modello tradizionale”, conferma Parabelli.
Rosenberger OSI ha dato il via, da un paio d’anni, a piani di sviluppo con il rinforzo della produzione europea, con la crescita del mondo dei data center e con l’apertura di mercati come l’Est Europa o il Messico per soddisfare le richieste crescenti di quei mercati.
Rosenberger OSI da sempre punta allo sviluppo e realizzazione di prodotti che facilitano l’installazione e l’implementazione. Soluzioni tecnologicamente avanzate come cavi trunk in fibra ottica già preparati, connettori che non necessitano di essere manipolati dall’operatore, pannelli semplici da gestire, quindi prodotti che permettono anche in momenti di emergenza come quello in atto di poter gestire il datacenter con una sola persona.