L’assistente virtuale sbarca a casa del commercialista e delle associazioni di categoria. Nell’era dei chatbot, dell’intelligenza artificiale, del machine learning la tecnologia bussa alle porti dei signori delle dichiarazioni dei redditi e delle imposte. Zucchetti ha scelto di mettere a punto un sistema di supporto basato contemporaneamente sull’individuo e sulla tecnologia.
L’assistenza ai clienti e il districarsi tra i codici ateco, negli ultimi anni ha subito un profondo cambiamento; oggi saper fornire un supporto chiaro, rapido e continuativo è diventato irrinunciabile per qualsiasi azienda voglia mantenere intatto il proprio parco clienti, fondamentale poi è farlo garantendo comunque alti standard qualitativi in termini di precisione e attendibilità.
L’assistente virtuale in aiuto del commercialista
Che cosa significa? Nell’ambito di Ago Infinity, soluzione gestionale contabile-fiscale per commercialisti e associazioni di categoria, il gruppo ha previsto una forma di supporto che fa affidamento da un lato, per le richieste di base, su un chatbot basato su intelligenza artificiale in grado di fornire risposte puntuali e di auto-apprendere dalle esperienze precedenti; e dall’altro, per le richieste più complesse, su un servizio di assistenza tradizionale in cui è la persona, con cura e precisione, a garantire il proprio supporto al cliente in difficoltà.
In questo modo viene assicurata al cliente un’assistenza h24, 365 giorni l’anno, permettendo però anche alle persone che si occupano del servizio tecnico di dedicarsi alle attività di supporto a maggior valore aggiunto.
Si pensi che tra tutte le richieste ricevute nel 2019, l’81% di queste è stato considerato “di base” ed è quindi stato gestito direttamente dal chatbot, ciò ha permesso agli specialisti del supporto di dedicare tutta la propria attenzione alle richieste più complesse.
Dagli studi è infatti emerso che il chatbot è in grado di fornire una risposta corretta in modo completamente autonomo a più del 90% delle domande ricevute dai clienti (dati febbraio 2020) e di incrementare questa percentuale in media dell’1,10% ogni mese (analisi del periodo settembre 2019-febbraio 2020).
I chatbot o virtual assistant sono autonomi?
L’incremento è reso possibile dalla capacità del bot di autoalimentarsi grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che giornalmente effettuano l’analisi delle richieste ricevute e, alla luce di queste, affinano le risposte o ne realizzano di nuove.
I vantaggi nell’utilizzo del chatbot per il supporto clienti sono quindi da considerare anche e soprattutto in relazione all’inbound tradizionale.
Zucchetti conferma che le persone dedicate al servizio assistenza clienti hanno la possibilità di concentrarsi su richieste più complesse, sessioni formative e registrazione di videocorsi e webinar tematici, nonché operazioni a maggior valore aggiunto, potendo gestire con cura la clientela anche nei momenti di picco e potendo garantire risposte in qualsiasi momento dell’anno, anche nei giorni festivi, durante i quali i servizi di assistenza tradizionale non sono operativi.
La società spiega che questo aspetto non da non sottovalutare se si pensa che per tutto il 2019, visto il costante aggiornamento di normative, adempimenti e modalità che interessano l’attività di commercialisti e associazioni di categoria, l’unico giorno in cui gli utilizzatori del software Ago Infinity non hanno usufruito del servizio chatbot risulta essere il 25 dicembre.