Nel pieno emergenza sanitaria, boom di acquisti online e boom di rifiuti Raee. Ma la raccolta è ancora garantita?
In generale, per rispondere alle normative vigenti e assicurare il proseguimento della raccolta dei Raee, gli operatori del settore stanno gestendo la raccolta dei prodotti venduti online attraverso il cosiddetto metodo dell’1:1.
Questo metodo prevede il recupero dei resi presso il domicilio o punto di ritiro. In questa fase critica la raccolta sta avvenendo con ulteriori precauzioni per evitare il contatto tra persone.
Il seguito del sistema di smaltimento e riciclo è rimasto invariato e una volta presi in carico dal corriere le apparecchiature vengono conferite presso i centri di raccolta per poi essere avviati al riciclo presso gli impianti di trattamento.
I pesanti inconvenienti che la diffusione del Covid-19 ha prodotto sull’intero sistema socioeconomico del Paese, al netto ovviamente del dramma sanitario, non hanno arrestato alcune filiere considerate necessarie per garantire ai cittadini la funzionalità, seppur minimale, dei servizi essenziali, mutando parallelamente le abitudini di consumo e di spesa della quasi totalità degli italiani.
Gli effetti della permanenza forzata a casa hanno indotto, ad esempio, molti connazionali, molti di più di quanto accada normalmente, a ricorrere al web per fare acquisti. Un’indagine Nielsen sulle vendite online dei prodotti di largo consumo, ad esempio, testimonia un aumento dall’ultima settimana di febbraio fino alla prima di marzo di oltre l’80% rispetto allo scorso anno, con un incremento di 30 punti percentuale se riferite al periodo che ha preceduto l’esplosione dell’emergenza legata al COVID-19.
Del resto, è proprio l’elettronica (74,9%), che guida la classifica dei prodotti più ricercati e acquistati sulla Rete, seguiti da moda e accessori (64,4%), prodotti per la bellezza e i profumi (46,9%), i videogiochi e i giocattoli (45,1%). In questo contesto vogliamo sottolineare come anche per gli acquisti online sia prevista la raccolta dei Raee, le apparecchiature elettriche ed elettroniche, per un loro corretto riciclo e il riutilizzo delle materie prime.
“Pur nell’eccezionalità di una fase che pone ogni attività sociale e industriale nel Paese in uno stato di difficoltà senza precedenti – ha sottolineato Alberto Canni Ferrari, Procuratore speciale del consorzio ERP italia – e consapevoli dell’importanza di applicare le disposizioni di salvaguardia sanitaria, tutti noi operatori del settore siamo impegnati a portare avanti le nostre attività con il contributo responsabile di tutta la filiera coinvolta. Noi di ERP in particolare siamo quotidianamente impegnati a monitorare e valutare la situazione, Regione per Regione, sia per il domestico sia sul professionale, su tutta la filiera del riciclo, con l’obiettivo di farci trovare pronti in qualsiasi momento, in particolare quando si configurerà la ripresa della normale attività, e di trovare le migliori soluzioni possibili a favore di produttori e ambiente, il tutto sempre con l’idea di rispettare le norme in vigore e la salute degli operatori del settore. Il Paese ha bisogno di mantenere, per quanto possibile, un quadro di efficienza in un ambito quantomai fondamentale in questo momento, anche in prospettiva di una ripartenza che auspichiamo prossima. Per cui l’invito a tutti i consumatori, anche in questa fase, è di non mollare la presa sul recupero del materiale elettrico ed elettronico acquistato per le esigenze che incorrono e non procrastinabili. Questa vicenda, nella sua profonda drammaticità, ci sta ancora una volta indicando la via del rispetto dell’ambiente come metro per garantirci un futuro sostenibile e noi non mancheremo all’appuntamento”.