Esprinet ha aderito alla richiesta d’aiuto lanciata dal Comitato di Monza della Croce Rossa Italiana donando ambulanza attrezzata e i presidi da campo e di sicurezza personale utilizzati quotidianamente dagli operatori della Croce Rossa impegnati nell’emergenza Covid-19.
L’azienda ha coinvolto in questa iniziativa anche tutti i suoi dipendenti. Le circa 800 persone che ogni giorno lavorano per le società italiane del Gruppo sono scese in campo con una raccolta fondi. Fino al 25 marzo potranno scegliere se devolvere una giornata di lavoro, oppure effettuare una donazione libera a favore della CRI di Monza.
Covid-19: Esprinet scende in campo con la Croce Rossa Italiana
La raccolta, ancora in corso, vede la partecipazione di tutti i dipendenti, dagli impiegati delle diverse sedi, al personale di magazzino e dei punti vendita, fino alle prime linee: ad oggi circa il 70% dei partecipanti ha deciso di devolvere una giornata di lavoro per sostenere le attività della Croce Rossa monzese.
“Il Gruppo vuole impegnarsi concretamente per combattere questa emergenza. Il nostro primo passo è stato fatto in Lombardia, territorio in cui la nostra azienda opera, insieme a Croce Rossa, organizzazione a cui siamo molto vicini”, ha commentato Maurizio Rota, Presidente del Gruppo Esprinet. “Siamo molto orgogliosi dell’appoggio che abbiamo ricevuto dai nostri dipendenti, che, devolvendo parte del loro stipendio, sono con noi in prima linea in questa battaglia”.
Covid-19: Esprinet scende in campo con la Croce Rossa Italiana
“Possiamo solo dirvi grazie – commenta Dario Funaro, presidente del Comitato di Monza della Croce Rossa Italiana. “Questa bontà ci commuove e speriamo che altri imprenditori lungimiranti e generosi seguano l’esempio avviato da Esprinet. Quello che ci dà la forza di andare avanti in questa battaglia, che da oltre un mese ci vede impegnati su più fronti, è proprio la riconoscenza delle persone. Sapere che un lavoratore ci regala una sua giornata di lavoro ci ripaga di fatica, sacrificio e quel sentimento di paura che, naturalmente, è presente in tutti noi”.