Superare gli ostacoli che penalizzano le donne nel mondo della tecnologia e delle scienze e garantire pari opportunità didattiche e lavorative tra ragazze e ragazzi.
Girls Tech, organizzato qualche settimana fa al Talent Garden della Fondazione Agnelli da Future Makers con Synesthesia, per la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella tecnologia e nella scienza.
L’idea, come riporta l’Ansa, è che si debba partire dalla scuola con laboratori didattici su robotica, coding e informatica, indirizzati a bambine e ragazze fra i 7 e i 14 anni, per allontanare il fantasma che siano attività a esclusivo appannaggio dei maschi.
Girls Tech: serve mobilitarsi per superare gli ostacoli al gender gap nell’It
In agenda c’è una nuova edizione di Girls Tech in autunno a Milano, poi a Bologna. “Girls Tech è la naturale evoluzione del progetto della nostra scuola di tecnologia per bambini e ragazzi. E’ stata creata per affrontare il tema del gender gap che, in ambito Stem, è un muro che tiene molte donne lontane dalla tecnologia e dalla scienza, un’ingiustizia difficle da digerire”, ha spiegato all’Ansa Riccardo Recalchi, ceo di Synesthesia.
La disparità di genere nel mondo della tecnologia e dell’innovazione affligge la grandissima parte delle aziende italiane ed europee; molte giovani donne sono di fatto disincentivate allo studio approfondito delle materie Stem e al perseguimento di una carriera in ambito tecnico-scientifico, e i fatti, purtroppo lo confermano.
Girls Tech: serve mobilitarsi per superare gli ostacoli al gender gap nell’It
Riteniamo che il Tech Gender Gap sia causato da un insieme di fattori complessi che condizionano negativamente la diversità negli ambienti accademici e professionali. Questi pregiudizi possono essere sconfitti, per il bene della nostra cultura sociale e professionale. La diversità di genere è infatti un presupposto necessario per concepire, gestire e promuovere tecnologie eticamente corrette, sostenibili e innovative.
Come riporta anche askanews, fra gli esperti di Ict solo uno su 6 è donna, e una volta nel settore guadagnano in media il 20% in meno rispetto a un uomo. È la fotografia scattata nel 2019 da un rapporto dell’Unione europea “Women in digital” in cui l’Italia è agli ultimi posti che racconta quanto il gender gap nel mondo digitale sia ancora più forte che in altri settori.
Girls Tech: serve mobilitarsi per superare gli ostacoli al gender gap nell’It
Paola Scarpa, di Google Italy, spiega ad askanews, come una grande azienda affronti un tema così complesso: “Cominciare a guardare quando assumiamo le persone per cercare di eliminare certi gap, aiutare in tutto il percorso della carriera. Queste attività tendiamo a farle noi come manager, non vogliamo delegarle solo alle risorse umane, motivo per cui abbiamo lanciato due anni fa un movimento che in modo semplice dice che è responsabilità di ciascuno di noi che questi tre pilastri siano parte del nostro lavoro“.
I dati non sono positivi ma, come ha spiegato Katie De Paoli, Head of Inclusion and Diversity di Deltatre, ad askanews, qualcosa si sta muovendo: “Ci sono tantissime aziende che stanno facendo non solo iniziative ma stanno adottando ruoli e una cultura che permette veramente l’inclusione e la parità“. Sempre secondo il rapporto dell’Unione europea, se più donne entrassero nel mercato digitale, darebbero una scossa al pil europeo di 16 miliardi di euro all’anno.