La trasformazione digitale: fattore di successo e di competitività delle piccole e medie imprese.
Per il secondo anno consecutivo Forum Software Industriale è stato occasione di incontro e aggiornamento attorno al tema delle tecnologie digitali per l’industria. L’evento ha esplorato l’applicazione del software industriale nel manifatturiero dove la sfida per la competitività si gioca sull’innovazione.
Fabrizio Scovenna, Presidente di ANIE Automazione: “Siamo particolarmente soddisfatti del brillante risultato del secondo Forum Software Industriale che ha visto la partecipazione di oltre 500 visitatori. Gli argomenti trattati e i contenuti esposti sono stati di assoluto livello qualitativo. Crediamo sia l’ennesima dimostrazione della bontà ed utilità di tali eventi per divulgare benefici ed opportunità di soluzioni complesse e pervasive come quelle del software applicato all’industria e non solo.”
Francesca Selva, Vice President Marketing and Events Messe Frankfurt Italia: “Forum Software Industriale significa collaborazione tra mondo IT e OT. Un avvicinamento evidente anche a SPS Italia, la fiera dell’automazione, che di anno in anno rafforza la propria ‘componente digitale’. Una componente che, partendo dall’industria, entra nelle nostre vite, in un crescente dialogo tra uomo e tecnologia”.
Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
Durante la sessione plenaria Angelo di Gregorio, Full Professor of Management, Università degli Studi Milano – Bicocca, Direttore CRIET ha affermato: “Il piano di incentivi di industria 4.0 ha l’indiscutibile merito di aver portato all’attenzione degli operatori l’importanza di digitalizzare il sistema aziendale di fabbrica, permettendo così un controllo “real time” e dei processi produttivi più efficienti. Questi ultimi sono passi fondamentali per garantire l’equilibrio economico-finanziario d’impresa, ma non bastano. Affinché l’equilibrio sia sostenibile nel tempo è cruciale anche la digitalizzazione del sistema aziendale di mercato e la sua integrazione con quello di fabbrica. A fronte di una domanda che si è evoluta nei suoi processi di acquisto è necessario adottare un approccio commerciale e di marketing omnicanale.”
Entra in campo anche Letizia Tanca, Docente Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria, Politecnico di Milano che afferma: “La rivoluzione industriale 4.0 vede in gioco tecnologie informatiche che hanno in comune un elemento fondamentale. I dati che si trasmettono, si scambiano, e in base ai quali i macchinari e i robot agiscono. Altri dati provengono dal resto dell’impresa e dal mondo esterno. Per trarre profitto da questo fenomeno occorre, da un lato, governarli con appositi strumenti”, afferma Tanca.
“In particolare, con le ontologie, che permettono di rappresentare la semantica dei dati stessi. Oppure la “context-awareness”, che permette ai sistemi di valutare i dati in base alle condizioni del contesto corrente; e riuscire a integrare i dati, eterogenei, eventualmente incompleti o contraddittori, in modo coerente e affidabile, per trarne conoscenza. Le varie tecniche di analisi, statistiche o di “machine learning”, completano il quadro che permette di trarre valore da questo patrimonio, del quale occorre però fare un uso responsabile e soprattutto cosciente della centralità dell’essere umano”, conclude la docente.
Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
Il Forum, grazie al contributo delle diciotto aziende partner, ha trattato nel corso delle sessioni tecnologiche tre principali tematiche: smart manufacturing, virtual manufacturing e smart product, industrial cyber security.
Marco Gagni, Project manager, Artsana Group ha evidenziato come “I quattro interventi che ho avuto modo di coordinare hanno dato ognuno la propria chiave di lettura a quello che viene chiamato Smart Manufacturing, produzione intelligente. Nonostante differenti approcci, una cosa che ho percepito in tutti è la convinzione che la rivoluzione Industria 4.0 è un cambio di modello organizzativo in cui le tecnologie sono uno degli strumenti a disposizione per la digitalizzazione dei processi e dei prodotti. Cambiamento che deve spingere lungo due direttrici. Da un lato fare meglio quello che facciamo (efficienza), dall’altro fare in modo nuovo/diverso quello che abbiamo sempre fatto (efficacia).
Inoltre, sempre nei diversi interventi, compresi quelli iniziali in plenaria, emerge la centralità dell’uomo all’interno di questo processo. Ancora una volta la tecnologia non va vista come sostituto dell’uomo, ma come strumento al suo servizio.” A questo tavolo di confronto hanno parlato Engineering Ingegneria Informatica, Beckhoff Automation, VAR Group, 40Factory.
Ha dichiarato invece Antonio Giustino, IS Industrial Risk Manager, Solvay Business Services chairman della sessione dedicata all’Industrial cyber security a cui hanno partecipato ServiTecno, Siemens, Darktrace Industrial: “La sessione ha affrontato e approfondito gli ambiti di cyber security che sono stati destinatari dei maggior incrementi di spesa in Italia nel 2019. Vale a dire: ambiente cloud, IoT, Governance, sottolineando il beneficio dell’Intelligenza Artificiale per rafforzare le capacità difensive rispetto alle crescenti minacce cyber. I relatori e le presentazioni sono stati di stimolo alla comprensione delle principali problematiche che devono essere affrontate per una trasformazione digitale responsabile in ambito industriale. Nell’ultima parte della sessione non sono mancate riflessioni di natura organizzativa e gestionale. In particolare, a partire dalla convergenza dell’IT e dell’OT quale condizione sine-qua-non per realizzare una difesa resiliente agli attacchi cyber a 360° che possa essere al passo coi tempi.”
Forum Software: Trasformazione digitale è fattore di successo delle Pmi
Riccardo Necchi, Service Innovation Manager, Sipa, Zoppas Industries chairman della smart manufacturing a cui hanno partecipato EFA Automazione, Hewlett Packard Enterprise, Miraitek, Oracle, Rockwell Automation, Techsol, Techmass.: “Nel corso della mia sessione di Smart Manufacturing abbiamo toccato diversi argomenti: le soluzioni di base della connettività delle macchine, quelle più avanzate come l’integrazione di AI e machine learning nei sistemi MES e MOM previsti per le Smart Factories, importanza della qualità del dato, i processi, gli skill necessari collegati alla variazione delle organizzazioni aziendali, i nuovi modelli di business che le aziende stanno proponendo, la vision del dopo Industry 4.0.
Come moderatore della sessione nel corso degli interventi ho cercato di far emergere da parte dei relatori gli aspetti concreti delle applicazioni presentate. In particolare, stimolando la presentazione di use case di riferimento, richiedendo la spiegazione degli approcci metodologici necessari a sviluppare un progetto di successo. Inoltre, focalizzando la necessità di poter disporre di dati di qualità, evidenziando la strategicità degli skill digital. I contributi delle diverse presentazioni hanno evidenziato come il tessuto italiano sia caratterizzato da partnership tra aziende complementari. Infine come gli skill multidisciplinari svolgano un ruolo chiave nella implementazione dei progetti digital.”
Gabriele Canini, Technical Director Robopac Systems Packers durante la sessione Virtual Manufacturing e smart product a cui hanno partecipato Eplan Software & Service, ESA, PcVue Solutions, Schneider Electric: “Qual è lo stato attuale del Cloud per l’automazione? Quale interpretazione del paradigma I4.0 dai produttori di sistemi IOT/IOS? Quali le esigenze degli OEM in nuovi scenari di Business I4.0. A queste domande si è cercato di rispondere nella sessione sul Virtual Manufacturing e Smart Product. Il Cloud oltre a spazio per Big Data è ambiente per creare piattaforme collaborative. Queste mettono in contatto il l’acquirente del macchinario con il costruttore che si collega alla propria rete di fornitura. La Digital Service Collaboration agevola l’incremento dell’efficienza dell’impianto. Le informazioni sono utilizzate per la sua manutenzione, la predizione dei guasti e l’aggiornamento real time della documentazione. A fianco delle collaborazioni cloud ci sono gli edge node che pre elaborando dati scremano il flusso verso il cloud, oppure Scada sempre più flessibili. Altri dispositivi intelligenti sono gli “smart watch” per applicazioni particolari. L’incremento della capacità computazionale porta a maggiori compenetrazione tra PLC, SCADA, Edge Computer, Cloud. Queste tecnologie possono aiutare le imprese se vengono applicate studiando bene il caso d’uso. La ricetta cambia in funzione del contesto ed il contesto differenzia il proprio caso di Business. E’ un’altra sfida collaborativa tra chi sviluppa linee di produzione I4.0 e chi sviluppa tecnologie I4.0. Collaborazione è il paradigma del paradigma I4.0”.