Arrivato a settembre 2019 in Panda Security come country manager Italia e Svizzera, Nicola D’Ottavio, ha l’obiettivo di lavorare più intensamente sul mercato Enterprise, mandato che gli ha conferito e confermato la corporate. Stop dunque alla percezione di Panda Security come un player di sicurezza retail, o quanto meno solo in una minima parte delle revenue, ma non sotto la responsabilità di D’Ottavio, e slancio al mondo Enteprise.
E, infatti, la divisione che D’Ottavio rappresenta è solo l’Enterprise, lavorando con le aziende e costituendo un canale che si occupi di questo segmento. Cento per cento canale, con Computer Gross e Bludis come distributori in Italia e Infinigate in Svizzera, Panda Security, con D’Ottavio, vuole vedere la security da diverse angolazioni.
Panda Security ha occhi puntati sul mercato Enterprise
“Voglio trovare lo stesso spirito pionieristico che avevo nelle mie precedenti esperienze lavorative”, dice D’Ottavio. “Appena arrivato in azienda ho chiesto di porre attenzione a che si sviluppasse la parte Edr anche per Linux e Mac. Dovendo lavorare con la Pubblica Amministrazione, lo si doveva fare e, dopo un paio di mesi, l’azienda mi ha risposto positivamente annunciando che faremo supporto Linux su diverse piattaforme. E, anche per quanto riguarda Mac, lo faremo nei prossimi mesi. Stesso discorso vale per la telemetria. Si tratta di un tema importante ma difficilmente viene messa a disposizione del mercato. Dato che Panda Security è votata al servizio, vogliamo offrirla ai partner per i loro clienti affinché non abbia valenza solo sulla sicurezza ma anche sul networking, per esempio”.
D’Ottavio ha ribadito il concetto che Panda Security masticava il cloud “quando ancora nessuno ci pensava. Già nel 2007 il cloud era un’area per fare elaborazioni di calcolo e successivamente abbiamo trasformato in cloud il portafoglio”.
Panda Security ha occhi puntati sul mercato Enterprise
Secondo il nuovo country manager, si tratta di una scelta che da valore a un brand che sviluppa prodotti e seleziona i partner che aiutino a fare questo salto di qualità. Due aree di intervento: la classica area di protezione endpoint e supporto ai clienti che hanno scelto di avere soluzioni Edr pure.
Rivenditori e System integrator non possono mancare alla corte di Panda, soprattutto, spiega D’Ottavio, per quanto riguarda le installazioni. “Stiamo cercando di selezionare una serie di rivenditori di fascia media che siano in grado di poter lavorare con noi conoscendo il prodotto sapevo di installazione sapendo che dalla loro unica console possono vedere tutti quanti i loro clienti capire qual è la situazione, dove si trovano, intervenire. L’ingegnerizzazione del software è stata pensata per offrire un servizio. Panda ha capito che per lavorare con clienti Enterprise di fascia alta era necessario, probabilmente, dare qualcosa in più. Da qui è nata lo scorso anno Cytomic, la divisione di Panda Security che si occupa specificamente di lavorare con la fascia molto alta del mercato”.
Panda Security ha occhi puntati sul mercato Enterprise
Panda, infatti, utilizza Cytomic quando deve lavorare con realtà estremamente grosse. “Ai rivenditori diciamo di non volerli lasciare da soli andiamo con loro, gli insegniamo e aiutiamo ma questo non è sinonimo di concorrenza con loro, non ci interessa fare concorrenza ai servizi ci interessa però essere certi che quando viene fatta l’installazione del prodotto, questo sia veramente utilizzato e configurato come deve essere fatto”. D’Ottavio precisa che le strutture di supporto si trovano in Italia. “Crediamo nella costituzione di una identità che dia supporto tecnologico sul posto in cui si trovano. Ci sono alcuni clienti che hanno endpoint protection e non vogliono avere Edr”.