DAB: produttori di cellulari avranno più tempo per adeguare i device. L’approvazione dell’emendamento 12.15 al DL Milleproroghe presentato nei giorni scorsi dall’onorevole Alessia Rotta, che di fatto permetterà ai produttori di cellulari di posticipare almeno fino al 21 dicembre 2020 l’adeguamento dei device che dovranno incorporare interfacce per le radio digitali, è stata salutata positivamente da Aires.
Facciamo qualche passo indietro. Gli obblighi DAB sono stati introdotti con la legge di bilancio 2018, approvata nel dicembre 2017, e sono stati superati un anno dopo, quando il codice europeo delle comunicazioni elettroniche è stato approvato dal Parlamento europeo.
DAB: produttori di cellulari avranno più tempo per adeguare i device
Infatti, l’articolo 113, paragrafo 2, del codice esclude esplicitamente gli smartphone dall’elenco dei dispositivi che possono essere assoggettati all’obbligo di supportare la cosiddetta Radio DAB.
Proprio per risolvere questo contrasto normativo il Governo aveva previsto una esplicita esenzione attraverso il decreto-legge “Sblocca cantieri” che, in fase di conversione, ha subito alcune modifiche che hanno reso opache le disposizioni in materia di DAB, generando una serie dubbi interpretativi in un mercato, quello della vendita dei device di telefonia, che non può che essere precisamente regolato, in coerenza con le normative degli altri Stati membri.
DAB: produttori di cellulari avranno più tempo per adeguare i device
Andrea Scozzoli, Presidente della Aires, commenta: “Da sempre sosteniamo l’innovazione e in particolare lo sviluppo del digitale, ma il dubbio interpretativo che si è creato in fase di conversione del decreto-legge “Sblocca cantieri”, di fatto creava una distonia tra le normative italiane e quelle Europee, con il rischio di penalizzare innanzitutto i consumatori e, poi, l’intera filiera distributiva dei prodotti tecnologici.
Questa proroga permetterà quindi di risolvere il contrasto normativo che ha reso opache le disposizioni in materia di DAB. Siamo grati alla commissione che ha operato per fugare ogni incertezza nell’ottica di un coerente e organico contesto normativo a livello europeo.
Auspichiamo inoltre che questa decisione sia di stimolo per una definizione rapida anche dei temi ancora aperti in ordine alla definizione delle ‘funzioni accessorie di apparati multifunzionali’ e alla identificazione degli ‘apparecchi radio di valore modesto’ anch’essi indicate nel Codice Europeo delle Comunicazioni”.