Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. E’ scaduto il tempo per definirsi piccoli partner, lavorare da soli nel mercato della distribuzione e farsi così schiacciare dalla globalizzazione. Lo scorso anno, Steve Osler, ceo di Wildix, aveva ‘tuonato’ e dato la sveglia ai system integrator poco reattivi di fronte a un evidente cambiamento del mercato e della distribuzione.
Li aveva messi in guardia da un pericolo chiamato Walking Dead Vendor, ossia i vendor morti viventi, oggi però il pericolo, a detta di Osler, è ancora più grave, soprattutto per i partner, non per Wildix. Un nemico che si chiama vampires vendor.
L’ultima edizione dell’UCC Summit 2020 della società che si è tenuta in contemporanea a Barcellona e in America a Dallas ha visto Osler sul piede di guerra contro quei vendor che, a sua detta “si approfittano dei partner, delle loro competenze , li utilizzano per spogliarli dei loro clienti e alla fine li fanno sparire, trasformandoli, nel frattempo, in meri agenti”.
Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. Wildix detta la ricetta
Osler ribadisce a più riprese che l’unione fa la forza, che è giunto il momento di uscire andando dai clienti presentandosi come ‘divisione di Wildix’ perché correre singolarmente sarebbero preda dei ‘vampiri’. Una metafora che si sposa con l’idea di mercato e di strategia declinata sul palco dallo stesso Osler: non è più tempo di pensare al ribasso di prezzo, nell’era dell’as a service e non è più tempo di pensare alla vendita del mero prodotto. Il servizio, la conoscenza, l’attenzione verso il cliente è l’unico modo per sopravvivere, oltre al fatto che oggi, ‘piccoli e soli non si va da nessuna parte’.
“Nessuno più compra un Pbx, con l’arrivo poi del 5G, la forza del cloud, l’as a service, le aziende clienti si scorderanno non solo di acquistare Pbx, ma anche la sicurezza, che sarà fornita come servizio laddove i clienti hanno riposto i loro dati. Vi invito a fare questa riflessione prima di essere risucchiati dai vampiri!”, tuona Osler.
Sono 500 i partner intervenuti a Barcellona e 100 in America. Osler ha ricordato l’apertura di una sede a Barcellona nel 2019 e nuove filiali nell’area Asia-Pacific. Una copertura globale per supportare i partner ad avere clienti più grandi pensando alla loro crescita.
Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. Wildix detta la ricetta
Dopo aver sottolineato una crescita a due cifre tra il 2018 e il 2019, Osler inizia a scaldarsi. “Il mercato è passato da un modello di fornitura di prodotti a un modello as a service. Considerando questa variazione, se vendete in Capex, mettete a repentaglio il vostro futuro. Quanto prima dovete trasformarvi in Msp e poi in business consultant capendo bene quale sia il valore da apportare ai vostri clienti. Potreste essere scettici ma Wildix è qui per voi e non vogliamo imbrogliarvi. Lasciate che vi spieghi perché diventare Msp e Customer succes management sono un buon proposito. Perchè anche essere solo Msp non è più sufficiente?”, si domanda e domanda alla platea Osler. “Dovete continuare a crescere perché le minacce arrivano alla velocità della globalizzazione. Siete stati bravi, avete sconfitto i walking dead vendor, state crescendo ma sta arrivando una nuova minaccia, un nuovo competitor, per voi, che vi richiede di implementare il loro modo di fare il business, facendovi entrare in un modello di business che non conosciamo. I Pbx non sono più al cuore del business e il vostro nemico diventa più forte perché ha capito benissimo questo cambiamento e ha capito che anche i clienti sono cambiati e, se voi partner, non vi rendete conto perderete i clienti che vi abbandoneranno per andare verso questo modello”, dice Osler.
Ma vi è di più. “Di solito, i vostri nemici erano anche nostri”, dice il ceo di Wildix che continua “Oggi queste realtà sono una minaccia solo per voi. E’ un nemico che uccide il canale. Mentre i vendor vogliono farvi partner, i nuovi competitor non vogliono voi come partner ma vogliono i vostri clienti. Per Wildix, questo modo di operare, non è un problema, anzi, ci porta nuovi clienti, ma voi sarete risucchiati”.
Osler non cita mai chi siano questi ‘nemici’ dei partner ma sprona il proprio canale a puntare sull’unione e sulla forza di un brand. “Cosa rende forti questi nemici? Sono un brand, le loro offerte sono le stesse rispetto alle vostre ma voi, piccoli vendor locali siete la loro preda”.
Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. Wildix detta la ricetta
Nuove “armi” sono state presentate ai partner in platea, direttamente dal reparto Ricerca e Sviluppo Wildix.
In primo luogo Wizyconf, la prima video conference station professionale che fa un salto in avanti e si dota di monitor touchscreen.
Wizyconf corre su Chrome OS e sfrutta il WebRTC, per azzerare i problemi con gli aggiornamenti o l’incompatibilità del driver. Progettata per essere usata anche da un pubblico non tech – servono 30 secondi per configurare una conference room – Wizyconf è la conference station più sicura sul mercato: la sua tecnologia garantisce una corazza completa contro qualsiasi tipo di hacking.
Wizyconf è composta da due webcam: la prima è 4K Ultra HD, statica, con un ampio angolo di 120 gradi con una funzione di autofocus di alta qualità. La seconda fotocamera è una PTZ dallo zoom ottico 12 X che ora diventa “smart”: lo zoom è automatico sulla persona che sta parlando ed è in grado di seguirne gli spostamenti all’interno della sala conference.
Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. Wildix detta la ricetta
I due microfoni HD sono di qualità audio invisibili agli utenti: possono essere installati sul soffitto o sulla scrivania. Wizyconf collega gli spazi di lavoro e crea ambienti virtuali interattivi nei quali le persone possono collaborare, condividere documenti, parlarsi e vedersi. Il tutto con la garanzia di un prodotto hardware e software nato per essere integrato e la sicurezza di Wildix, 100% secure-by-design.
La nuova Wizyconf presentata in simultanea a Barcellona e Dallas è la prima video conference professionale e davvero facile da usare che crea ambienti di lavoro virtuali condivisi, a cui accedere in 30 secondi.
the APP
Un’altra novità presentata durante l’UCC Summit 2020 riguarda il mobile. “Le Unified Communication devono funzionare da mobile altrimenti non possiamo parlare davvero di UCC. Ecco perché Wildix svela le implementazioni alla Collaboration App, applicazione per iOS e Android, che permette ogni giorno a decine di migliaia di clienti di lavorare ovunque si trovino. Dopo il nuovo design introdotto a inizio 2019 il 2020 è l’anno della condivisione.
Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. Wildix detta la ricetta
La Collaboration App apre oggi alla feature Chat di gruppo, per non perdere nemmeno un aggiornamento dal team di lavoro. Sarà possibile creare gruppi, inoltrare messaggi, inviare reazioni (mi piace, non mi piace etc), taggare i membri durante una conversazione, il tutto in sincro con la versione di Collaboration usata sul desktop, sia da smartphone Android che da iOS. Anche la condivisione dei documenti è stata migliorata per permettere all’utente di attingere direttamente dalle gallerie o archivi dello smartphone.
E la cronologia delle chat sarà di facile accesso, come avviene di solito dal desktop. Una chicca è arrivata per gli utenti di smartphone iOS: si potrà gestire una videoconferenza direttamente dal browser Safari. Tutte le funzionalità incluse sono quelle del pc: camera – quella dello smartphone – condivisione schermo e documenti.
Piccoli partner nella morsa dei vendor vampiri. Wildix detta la ricetta
Wildix è il primo sistema di UCC ad incrementare la produttività e l’efficienza di partner e clienti. Ecco perché nuove feature sono state aggiunte all’arma più potente prodotta dal team guidato da Osler: Wildix Kite è la prima soluzione professionale per la comunicazione orientata al business basata sulla tecnologia WebRTC che porta le UC direttamente al sito internet del cliente.
Cosa significa? Significa che grazie a Kite, i visitatori di un sito possono chiamare, videochiamare, condividere schermo e documenti e chattare con la figura aziendale che stanno cercando, senza perdere tempo passando per il centralino. Kite mostra in tempo reale lo stato della persona di riferimento (disponibile, occupato, assente, in chiamata o in conference) e mette in contatto grazie a un semplice click.
Oggi Kite si arricchisce con la Sms notification, una nuova feature che, in caso il cliente contattato non risponda al telefono cellulare, invia in automatico un sms di notifica, con il link Kite per essere ricontattati.