Mauro Mordini, Country Manager di Regus Italia, spiega l’importanza del recruitment e offre alcuni spunti interessanti per i professionisti dell’HR.
Man mano che le aziende si espandono verso nuovi mercati, i professionisti del recruitment devono essere in grado di raggiungere talenti nuovi e sempre più specializzati. Trovare i candidati giusti per questi ruoli può essere un processo complesso. Questo è vero se si pensa alle sfide poste dalle barriere linguistiche, dalle differenze tra le qualifiche professionali e dalla mancanza di contatti locali da coinvolgere nel processo di assunzione. Anche per questo, secondo una ricerca di The Conference Board, stiamo assistendo alla più grande mancanza di talenti dal 2007.
La tecnologia può contribuire a superare alcune difficoltà del recruitment globale. Lo scorso anno sono stati investiti 4 miliardi di dollari in tecnologia per l’HR.
Come? È possibile, per esempio, creare portali aziendali in lingue diverse, così che i candidati possano leggere la job description nella loro lingua madre. Anche i chat bot che sfruttano l’Intelligenza Artificiale sono uno strumento molto utile. Possono chiarire i dubbi e fornire informazioni sull’azienda o su un ruolo specifico tramite smartphone 24/7. Possono inoltre per instaurare un rapporto con i candidati fin da quando identificano la posizione la prima volta.
Recruitment globale
I dipartimenti HR si stanno rendendo conto dell’importanza di monitorare l’efficacia del processo di recruiting per identificare criticità e mettere a punto una strategia che non dimentichi i trend locali. Per riuscirci, adottare un approccio data-driven sembra essere la strada migliore. Le più recenti tecnologie in ambito HR offrono la possibilità di raccogliere e analizzare feedback da candidati in tutto il mondo. Ciò permette di capire dove il processo di recruitment aziendale può essere migliorato e identificare trend locali significativi. Se l’azienda, ad esempio, sta riscuotendo un particolare successo nell’assunzione di candidati di una determinata zona, potrebbe valere la pena di investire di più nel recruiting in quell’area.
I software più recenti sono in grado di monitorare metriche come la quantità di tempo necessaria a compilare i form per la candidatura, i tassi di accettazione delle offerte di lavoro o il time-to-hire. Adottare un approccio più tecnico e sistematico contribuisce a identificare eventuali colli di bottiglia. Crea inoltre la giusta struttura per un processo che possa funzionare su una scala globale invece che semplicemente locale.
Recruitment globale
Per i professionisti dell’HR che si rivolgono a nuovi mercati, anche trovare il luogo giusto dove svolgere i colloqui può essere una sfida. Fortunatamente, sono disponibili soluzioni per prenotare sale riunioni in location strategiche nei centri città. Ad esempio, è possibile evitare la scocciatura di navigare alla cieca su Internet, optando invece per soluzioni come l’app Regus. Essa consente di prenotare sale in oltre 3.000 location in tutto il mondo e di presentarsi poi comodamente al momento della riunione.
Per mettere a punto strategie efficaci a livello internazionale si applicano gli stessi principi adottati per quelle locali: renderle il più semplici, orientate al servizio e veloci possibile.
Innovazioni tecnologiche e soluzioni locali efficaci sono la base per portare il recruiting a un livello davvero globale e andare alla ricerca della prossima rising star aziendale.