Cristiano Amon, presidente Qualcomm ci propone alcune riflessioni circa l’anno fiscale che si è appena concluso ed evidenzia l’importanza del 5G.
Per iniziare, vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i nostri dipendenti per l’incredibile anno fiscale appena concluso. Posso affermare che sono stati 12 mesi fantastici per Qualcomm, contraddistinti dal lancio del 5G. Il 5G rientra in quella vision che vede nel wireless la connettività del futuro, che avrà il potere di trasformare interi settori e migliorare le nostre vite.
La transizione è un’impresa notevole che noi in Qualcomm vogliamo abbracciare con prontezza. Prima di guardare al futuro, però, facciamo un bilancio dell’anno e vediamo a che punto siamo esattamente per ciò che riguarda il 5G.
Il 5G è qui, senza ombra di dubbio. Più di 20 OEM, oltre 20 operatori e 150 design Snapdragon per 5G a cui si sono aggiunti un gran numero di telefoni e servizi e l’avvio di nuovi servizi wireless. Davvero un gran risultato.
Ora che l’anno fiscale è volto al termine, colgo l’occasione per riesaminare il 5G, considerando fatti e miti da sfatare. Le previsioni parlavano di telefoni ingombranti, dispositivi non competitivi, lanci irrilevanti e batterie di scarsa durata. E poi la mia preferita, secondo cui il mmWave non avrebbe funzionato, specialmente nel caso di dispositivi mobili.
Il mercato e il 5G
Il 2019 ha visto il lancio di prodotti innovativi come il Galaxy S10 5G, e proseguendo con altri eccellenti dispositivi, pronti ancora prima della rete. Questo significa che i consumatori possono disporre di un telefono 5G anche senza copertura, poiché i dispositivi assolvono a tutte le funzioni di rete 4G, con qualche funzionalità aggiuntiva.
Alcuni test effettuati da Signal Research, a titolo esemplificativo, mostrano nei pressi di Verizon, a Minneapolis, picchi di velocità di 1,5-1,6 Gigabit al secondo. Gli smartphone con capacità 5G funzionano con una velocità 2,6 volte superiore a quelli con rete LTE e la batteria dura un’intera giornata. Senza dubbio, quindi, possiamo dirci estremamente soddisfatti del percorso del 5G nel 2019.
E ora che si apre un nuovo anno fiscale è tempo di analizzare quelli che saranno i fatti e i miti del 5G nei mesi a venire. Gli scettici affermano che non ci sarà copertura, che sarà impossibile trovare il segnale. Che i telefoni 5G saranno sì degli ottimi dispositivi in teoria, ma ben poco utilizzabili in pratica. La realtà dei fatti, però, delinea già un’immagine ben diversa.
Il mercato e il 5G
Inizierò quindi presentando una funzionalità chiave, un po’ tecnica ma di fondamentale importanza in questa transizione dal 4G al 5G. Si chiama Dynamic Spectrum Sharing, o DSS, e sarà introdotta in tutti i mercati nel corso del 2020. La tecnologia consentirà agli operatori di implementare un’infrastruttura 5G sull’esistente rete 4G, senza la necessità di liberare lo spettro o migrare gli utenti dalla banda.
Grazie a questa funzionalità i dispositivi 5G coesisteranno, quindi, con l’infrastruttura e con i dispositivi 4G. Per gli operatori sarà possibile appoggiarsi inizialmente all’attuale copertura 4G, realizzandovi poi dei canali 5G e accelerando l’implementazione della copertura con le onde sub-6 e mid-band. Ciò permetterà di accelerare la transizione dei servizi da 4G a 5G. Il 2020, quindi, si prospetta un grande anno per il DSS e per la diffusione del 5G.
Il mercato e il 5G: abbiamo annunciato che nel 2020 porteremo il 5G alle nostre serie Snapdragon 600 e 700, così che il 5G possa raggiungere una capillarità importante e scalare non rappresentando più solo un appannaggio del mondo degli smartphone premium ma andando a raggiungere tutti quei mercati molto più sensibili al prezzo dei device. Perché crediamo fermamente che il 2020 sia l’anno dell’affermazione del 5G.
Oltre a questo, inoltre, ci saranno nuovi tipi di applicazioni 5G che permetteranno di estendere la copertura ad aree che tradizionalmente non dispongono di banda larga, come le zone rurali o suburbane con connettività fixed wireless. E ora possiamo contare oltre 30 OEM che hanno selezionato il modem Snapdragon 5G per il fixed wireless access, non esclusivamente sub-6 ma anche mmWave, pronti a lanciare il 5G all’inizio del 2020.
Oltre a questo, i casi di impiego del 5G stanno evolvendo molto rapidamente.
Il mercato e il 5G
In Corea il traffico dati è pressoché duplicato in particolare per il consumo di video 4K e l’incremento di user generated content e stiamo iniziando a vedere l’utilizzo del 5G per il gaming non professionale. Oltre a un impiego puramente consumer, poi, anche il mondo industriale sta cominciando a implementare questa tecnologia e siamo solo all’inizio.
Il 5G, infatti, sta creando importanti opportunità di crescita e gli studi lo confermano, anzi aggiornano le proiezioni. Un’analisi condotta da IHS stima che, entro il 2035, si potrà contare un trilione di beni e servizi addizionali abilitati dal 5G che portano il valore di quest’ultimo a superare i 13 milioni di dollari.
Ma non siamo solo ottimisti circa l’ascesa del 5G, siamo convinti che questa tecnologia possa davvero superare le aspettative. Solo in Cina, ad esempio, sono più di 9 milioni gli utenti che si sono già pre-registrati al 5G.
Noi siamo chiaramente molto orgogliosi, non solo di Qualcomm, ma dell’intero ecosistema wireless che siamo riusciti a creare grazie all’importante sostegno dei nostri partner. Da soli non saremmo riusciti a realizzare tutto questo, è il chiaro frutto di uno sforzo congiunto. È stato un anno importante per noi e vorrei ringraziare tutti per il supporto. L’anno fiscale 2020 sarà l’anno della scalata del 5G in cui questa tecnologia pervaderà un numero sempre maggiore di mercati ma anche di segmenti industriali.
Infine, da segnare in agenda il 19 novembre, la nostra giornata dedicata agli analisti in cui parleremo del futuro di Qualcomm ma anche del futuro del 5G. Sarà un’occasione importante per saperne di più sulle nostre strategie di investimento e sulle opportunità che offre il mercato mobile e non solo. L’analist day verrà trasmesso da New York.