Colpi di scena e acquisizioni. Canalys Channels Forum 2019 ha dato il via alla macchina che, mai come questa volta, ha messo benzina nel motore degli annunci o meglio delle previsioni. Steve Brazier, ceo di Canalys, ha subito buttato una ‘bomba’ affermando che Google Cloud acquisirà entro i prossimi 12 mesi una società di software o hardware.
Perchè questo? Secondo il ceo di Canalys, Google Cloud, nell’ambito delle realtà cosiddette Hyperscaler (AWS e Microsoft Azure) che puntano a rafforzarsi in ambito cloud pubblico, è rimasta un po’ indietro e deve assolutamente recuperare terreno. Lo stesso Brazier lo ha ricordato sottolineando che Google Cloud si colloca al terzo posto tra le società americane in ambito cloud.
Voci, non confermate, ma che sono circolate nella due giorni, hanno parlato di Nutanix, come candidata, ma prontamente Sammy Zoghlami, SVP di EMEA di Nutanix, ha smentito sottolineando che, se fosse così, Google Cloud metterebbe a repentaglio altri fornitori cloud.
Colpi di scena e acquisizioni, Canalys dà il buongiorno al mercato IT
Zoghlami ha snocciolato dati sottolineando come in dieci anni la società abbia prodotto 15 mila clienti. Un percorso a lungo termine che evidenza come l’essere aperti a diversi fornitori di cloud abbia fatto la differenza. Non è ancora tempo di pensare a un legame con un unico fornitore di cloud.
Tornando a Google Cloud, Brazier si lascia andare a una affermazione: “Google è ricca, ha molti soldi, ne ha investiti altrettanti ma ora per recuperare terreno serve un’azione ancora più forte. Serve acquisire una più ampia base installata e avere un rapporto più forte col canale, sempre per stare al passo con le prime due società americane”.
Il secondo tasto toccato da Brazier è Amazon Outposts, che porterà la stessa infrastruttura, strumenti e Api ai clienti in ogni sede il cui il cliente opera, purché utilizzino AWS. Il servizio è stato annunciato a fine 2018 con l’indicazione che sarebbe stato lanciato entro la fine di questo anno.
Secondo Brazier, entro tre anni, questo sarà tra i primi quattro fornitori di server on premise. Le premesse perché questa ‘previsione’ possa essere concreta sta nella considerazione che i principali fornitori di cloud pubblico si riverseranno nello spazio dei rivenditori tradizionali, lasciando spazio ad Amazon di piazzarsi tra i quattro fornitori di server on premise.
Colpi di scena e acquisizioni, Canalys dà il buongiorno al mercato IT
A dicembre 2018, infatti, VMware affermò di essere pronto a innovare gli ambienti hybrid cloud con soluzioni che combinassero architetture di classe enterprise a funzionalità avanzate e ambienti nativi AWS. VMware Cloud on AWS Outposts e VMware Cloud Foundation per Amazon Elastic Compute Cloud (Amazon EC2), che sarà eseguito su AWS Outposts consentirà agli utenti di creare e implementare direttamente all’interno dei propri data center un modello “as a service” con funzionalità avanzate di classe enterprise.
Colpi di scena e acquisizioni, Canalys dà il buongiorno al mercato IT
Un ulteriore tassello riguarda i numeri uno di Vmware e Cisco, Pat Gelsimger e Chuck Robbins. Secondo Brazier, i due non condivideranno lo stesso palco entro la fine del 2021. Concorrenza sfrenata e sempre più accesa quella tra i due colossi tanto che il primo lavora profondamente per arrivare a racimolare sempre più quote sul mercato Wan.
Se solo si considera che attualmente Cisco detiene il 50% del mercato SD-Wan, secondo Brazier Vmware sta avanzando. Cisco e Vmware erano partner prima che Dell acquisisse Emc. Poco tempo fa, sullo stesso palco, Satya Nadella con Michael Dell e Pat Gelsinger. “L’unica previsione di cui siamo sicuri è che non si vedranno Pat Gelsinger e Chuck Robbins insieme in pubblico perché lo spazio del mercato del software è un campo di battaglia e continuerà ad esserlo fino al 2021”.